Come prendere un’auto: le diverse formule di Noleggio
di Marco Castelli
“Come prendere un’auto?” è un quesito che, come abbiamo già visto nelle settimane scorse, si pone spesso nella vita dei driver italiani. Quando si parla di flotte aziendali, invece, ormai il quesito sta diventando: “Come prendere un’auto a noleggio?”.
Solo il mondo del renting, infatti, oggi offre una vasta possibilità di scelta ai Fleet Manager, alle pmi, ai professionisti e ai privati. E, fatto ancora più rilevante, le differenze tra il noleggio a breve e il lungo termine (le due categorie in cui tradizionalmente viene diviso), sono sempre più sfumati.
COME NOLEGGIARE UN’AUTO: DA POCHI MINUTI A MOLTI ANNI
Come sottolineato dall’ex presidente di Aniasa Fabrizio Ruggiero in un’intervista di qualche settimana fa, oggi si va sempre più verso il medio termine. Ovvero formule intermedie tra il Rac e il Nlt, che soddisfano maggiormente le esigenze di mobilità.
In generale, anche grazie al boom vissuto dal car sharing negli ultimi anni, le soluzioni disponibili possono spaziare da pochi minuti fino a cinque anni.
COME FUNZIONA IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE
Secondo la regolamentazione legislativa vigente, nella nozione di noleggio a breve termine rientra il possesso o l’uso ininterrotto del mezzo di trasporto per un periodo non superiore a 30 giorni; conseguentemente sono a ‘lungo termine’ le prestazioni di locazione che determinano un utilizzo superiore a 30 giorni, come spiega Pietro Teofilatto, direttore della sezione Nlt di Aniasa.
Oggi, però, come detto, questi confini stanno scomparendo, per andare a soddisfare una rosa più vasta di esigenze. Cominciando dall’inizio, chi ha necessità di un’auto per un breve spostamento (massimo un giorno) oggi può scegliere il car sharing (pubblico o aziendale), chi ha necessità di un veicolo da uno a trenta giorni (per vacanza o per lavoro) ha invece a disposizione la tradizionale formula del Rent a Car, anche nelle sue versioni Low-Cost.
FORMULE PLURIMENSILI
Varcato l’arco temporale del mese, troviamo poi un “panel” di soluzioni diverse entrate in voga negli ultimi tempi. In primis, i noleggi plurimensili, che mediamente hanno una durata da 1 a 3 mesi: una formula offerta soprattutto dalle società di Rac, che però, ad oggi, impone ancora dei vincoli piuttosto marcati (l’arco temporale, per fare un esempio, può essere solo di 1, 2, o 3 mesi, e non esistono durate intermedie).
IL NOLEGGIO A MEDIO TERMINE
Il cosiddetto Noleggio a Medio Termine è invece la formula più trendy e, allo stesso tempo, ancora da esplorare. L’hanno lanciata recentemente sia Arval, con il “Mid Term”, sia Leasys, con alcuni pacchetti del “Be-Free”, il prodotto dedicato alla clientela dei privati.
Leggi Anche: qualche consiglio per migliorare il settore in Italia
Mediamente, si tratta di soluzioni di noleggio che spaziano tra i 6, i 12, i 18 e i 24 mesi. I due anni, di solito, rappresentano il tetto massimo. La loro caratteristica principale è la flessibilità: è infatti possibile apportare proroghe o modifiche contrattuali anche di mese in mese. Con un indubbio vantaggio per il cliente.
COME FUNZIONA IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
Infine, il Noleggio a Lungo Termine è, secondo l’accezione tradizionale, la formula di noleggio che dura 36 mesi e oltre. L’arco temporale può arrivare, specie nel caso dei veicoli commerciali, che hanno un ciclo di vita più lungo rispetto alle vetture, anche a 60 mesi.
Generalmente, però, la durata dei contratti di noleggio a lungo termine è compresa tra i 36 e i 48 mesi, con una soglia di chilometraggio che si aggira in questo periodo, in media, tra i 48 mila e i 90 mila chilometri.
“Si tratta di termini correlati a vari fattori, tra cui il valore residuo del veicolo (molto importante per la rivendita al termine del contratto), il restyling o la presentazione di nuovo modello, e l’uscita di nuove motorizzazioni” spiega Teofilatto.
VERSO IL FUTURO
“Le esigenze di mobilità sono in aumento, sono differenti e, soprattutto, cambiano spesso” conclude Teofilatto.
La sfida lanciata nel periodo più recente dai vari player del settore, quindi è proprio quella di soddisfare necessità che mutano nel tempo. Dallo stagista che si trasferisce per pochi mesi nella grande città per imparare un mestiere, alla mamma che prende un periodo di aspettativa per trascorrere un periodo al mare con il suo bimbo piccolo. Con una flessibilità di questo genere, raggiungere il cliente privato non è più un miraggio.
Articolo da: Fleet Magazine