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Mercato dell’auto: la crisi si placa, ad agosto -0,4%

di Marco Castelli

Gli incentivi risollevano il mercato dell'auto: ad agosto, il settore rimane stabile rispetto a un anno fa. Il vero boost della ripartenza sono le auto elettriche e ibride che, guarda caso, sono quelle maggiormente premiate dalle agevolazioni.

Dopo mesi di profondo rosso, il mercato dell’auto respira finalmente una boccata d’ossigeno. Agosto 2020 si è chiuso sostanzialmente con un pareggio rispetto ad agosto 2019: 88.801 auto immatricolate, con un leggerissimo calo, -0,4%, in confronto a dodici mesi fa. 

Vero è che agosto è tradizionalmente il mese meno caldo per il settore automotive, ma si tratta comunque di una buona notizia dopo i crolli a doppia cifra che si sono verificati dall’avvento del Covid in poi. Da inizio anno, comunque, il calo rimane pesante: -39%, con poco più di 809mila vetture immatricolate.

MERCATO DELL’AUTO: IL RUOLO DECISIVO DEGLI INCENTIVI

Il merito della frenata della crisi va certamente agli incentivi in vigore, che hanno contribuito, nella prima parte del mese, a sbloccare le vendite. Peccato che poi, dopo il rifinanziamento di Ferragostoper oltre 15 giorni la piattaforma di prenotazione è rimasta inattiva (fino a oggi). 

Il ruolo importante degli incentivi è testimoniato dalla crescita evidente del target dei privatiquest’ultimi sono cresciuti del 27%, con una quota di penetrazione ad agosto del 70,8% del totale (fonte Unrae). Meno brillante il noleggio, che segna una leggera flessione del 2,4% rispetto ad un anno fa.

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IBRIDO E ELETTRICO: IL BOOST DEL MERCATO

Mentre le alimentazioni tradizionali faticano (-17,7 per le auto a benzina e -8,1% per le auto diesel), l’ecobonus ha determinato una crescita importante delle auto ibride e delle auto elettrichele prime, addirittura, con un +227% rispetto a dodici mesi fa, salgono in agosto al 15% di quota, mentre le ibride plug-in (+420%) crescono all’1,8  e le elettriche (+250%)  fino al 2,1% (fonte: Unrae). 

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“Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto (-0,4%), si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni” spiega Michele Crisci, presidente di Unrae. 

IL PROBLEMA DEI FONDI

“Il mercato ha reagito positivamente grazie ai recenti innesti normativi che hanno accompagnato molti consumatori alla sostituzione della propria vettura. Questo, nonostante il cambio repentino delle norme in vigore (con la recente approvazione del Decreto-Legge Agosto) e oltre 15 giorni di inoperatività della piattaforma di Invitalia per i nuovi incentivi abbiano creato inevitabili disagi alla clientela e agli operatori del settore” continua Crisci. 

Le perplessità di Unrae e di tutto il settore riguardano “la suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori”.

“E’ infatti verosimile pensare che il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si esaurirà anzitempo (forse già nelle prossime settimane) creando inevitabili distorsioni di mercato. Riteniamo, pertanto, fondamentale che le Istituzioni competenti rivedano le disposizioni suddette prevedendo la possibilità di riallocare le risorse in eventuale esubero, verso i fondi prematuramente esauriti” conclude Crisci. 

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Fonte: FleetMagazine