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Nissan Switch, l'abbonamento per auto in stile Netflix

La mobilità sta cambiando radicalmente e in un futuro l'auto di proprietà potrebbe diventare un qualcosa di sempre più raro. Nissan ha deciso di iniziare a sperimentare un servizio di abbonamento per i suoi veicoli nell'area di Houston, in Texas. Il suo nome è "Nissan Switch" e metterà a disposizione diversi tipi di veicoli del costruttore giapponese tra cui la Nissan Leaf e il pickup Titan. Proprio come altri popolari servizi di abbonamento per la televisione e la musica, come Netflix o Spotify, non esiste un impegno contrattuale a lungo termine.

NISSAN SWITCH, COME FUNZIONA

La struttura di questo servizio di abbonamento per auto è molto semplice. Nissan Switch offre due livelli che i clienti potranno cambiare ogni mese: Select e Premium. Il primo prevede un costo mensile di 699 dollari, il secondo di 899 dollari. Chi sceglierà il livello Select potrà optare tra i seguenti veicoli: Altima, Rogue, Pathfinder e Frontier. Chi opterà, invece, per il livello Premium potrà scegliere tra Leaf Plus (Qui la nostra prova), Maxima, Murano, Armada, Titan e 370Z.

La sportiva GT-R è disponibile sia per i clienti Select che Premium a 899 dollari al mese, ma include un costo aggiuntivo di 100 dollari al giorno e può essere utilizzata per un massimo di sette giorni consecutivi. Oltre a questi costi, chi deciderà si scegliere la formula di Nissan Switch dovrà pagare una quota di iscrizione di 495 dollari. L'abbonamento mensile include il cambio della vettura anche quotidiano, la consegna, la pulizia, l'assicurazione, l'assistenza stradale e la manutenzione. Il tutto si può gestire anche attraverso una comoda applicazione per smartphone.

In breve, si paga e si può partire senza ulteriori preoccupazioni. Nissan non è certamente il primo costruttore a sperimentare questa formula nel tentativo di avvicinare le persone, soprattutto quelle più giovani, che sono sempre meno propense ad acquistare un veicolo. Queste tipologie di abbonamenti, però, non sono ben viste dai concessionari di auto che vedono erodere una loro fetta di mercato.


Fonte: HDMotori