Fast2drive

View Original

Passaggio all’auto elettrica: spazio al noleggio, opzione ancora più green

Nell’ultimo decennio, le tematiche legate alla mobilità sostenibile hanno iniziato a occupare uno spazio sempre maggiore nell’opinione pubblica, richiamando l’attenzione degli organi di stampa. Questo successo è indubbiamente imputabile ai vantaggi riscontrabili con l’uso di veicoli a propulsione elettrica.

Tali benefici possono essere di natura ambientale ed economica. Soffermandoci momentaneamente sui primi, è vero che le auto elettriche possono contribuire a ridurre le alterazioni ambientali ma, perché ciò accada, è indispensabile che vengano soddisfatti taluni criteri.

Perché scegliere un’auto elettrica

Incredibile a dirsi, ma i prototipi delle auto elettriche comparvero durante gli anni trenta dell’Ottocento. Da quel momento in avanti, la locomozione elettrica ha subito continue e profonde trasformazioni, fino alla messa a punto di automobili che utilizzano come fonte di energia esclusiva le note batterie ricaricabili che alimentano un motore elettrico.

Le automobili elettriche attualmente in commercio montano batterie con un’autonomia media stimata intorno ai 400 km. Questo valore, però, può arrivare a sfiorare anche i 600 km, nei casi di automobili elettriche con sistema di recupero dell’energia cinetica (KERS), che permette di risparmiare energia durante il rallentamento o le fasi di discesa e frenata.

In passato, si utilizzavano accumulatori a piombo-acido ma, recentemente, si è passati a batterie a litio, mentre sono in fase di sviluppo le pile a zinco-aria. Questi generatori vanno ricaricati periodicamente mediante collegamento alla rete elettrica. Ed è questo il nodo principale da tenere a mente per affrontare seriamente il discorso della sostenibilità delle automotive.

Vantaggi e svantaggi dell’auto elettrica

La questione relativa alle emissioni inquinanti è fondamentale quando si tratta delle auto elettriche. Prendendo in considerazione il veicolo in sé, il suo impatto sull’inquinamento atmosferico è praticamente nullo. Più interessante, invece, ragionare in termini di efficienza energetica, ovvero quel parametro energetico-ingegneristico in base al quale a minore energia corrisponde più rendimento.

motori a combustione interna hanno un’efficienza energetica compresa tra il 25 e il 45%, mentre lo stesso valore di quelli elettrici è compreso tra il 77 e il 93%. Questa percentuale, però, deve tener conto del fatto che l’energia elettrica è ottenuta mediante conversione di fonti fossili.

Al netto della trasformazione del petrolio, del carbone e dei gas naturali in energia elettrica impiegata per caricare le batterie delle auto elettriche, la percentuale dell’efficienza energetica si assesta intono al 50%. Questa diminuzione, invece, non ha luogo se l’energia utilizzata per la ricarica proviene da fonti rinnovabili.

Un dato del genere basta da sé a confermare che occorre percorrere la strada delle forme energetiche generate dalla natura per salvare l’ambiente che ci circonda.
Basti pensare che un’auto a propulsione elettrica con una percorrenza annua di 10.000 km, necessita di poco meno di 15 metri quadri di pannelli fotovoltaici. Una soluzione ottimale per ridurre quasi a 0 l’impatto ambientale dell’auto.

Nonostante l’impiego di fonti rinnovabili agisca direttamente sull’efficienza energetica, il problema fondamentale delle auto elettriche resta il comparto dell’alimentazione. Infatti, per realizzare una batteria al litio, l’azienda produttrice rilascia mediamente 170 kg di CO2 per chilowattora di batteria assemblata.

Questo significa che, per produrre una batteria da 100 kWh, vengono rilasciate all’incirca 17 tonnellate di anidride carbonica nell’aria. Tale soglia, nei mezzi a benzina e diesel, viene mediamente rilasciata in circa 5 anni.

Tuttavia, questo dato non è oggettivo, perché tiene conto solo del chilometraggio in percorrenza ma non del tempo di utilizzo. Infatti, il traffico delle città congestionate da veicoli di ogni tipo obbliga a lunghe e continue soste, oltre a un’andatura ridotta. In queste condizioni, l’auto elettrica apporta certamente vantaggi. Viceversa, questi benefici si riducono in situazioni di andatura costante e traffico scorrevole.

La soluzione agli svantaggi della mobilità sostenibile: il noleggio a lungo termine

Come già osservato, a gravare sull’ambiente è la produzione delle batterie delle auto elettriche. Questo significa che, limitando la creazione di generatori elettrici, la natura ne beneficerà in modo considerevole.

Il modo migliore per agire su questa produzione intensiva è appellarsi a una recente forma contrattuale. Si parla del noleggio a lungo termine (NLT), un sistema di locazione cui si ricorre per utilizzare mezzi di trasporto. Nasce alla fine degli anni Ottanta nell’alveo delle grandi realtà industriali, che dal noleggio a lungo termine ricevevano vantaggi fiscali e permetteva loro di ampliare la flotta aziendale.

Le parti coinvolte nella forma di locazione a NLT sono tre:

  • cliente;

  • società di noleggio a lungo termine;

  • concessionaria

Al cliente spetta il compito di scegliere il modello di auto elettrica che preferisce e configurarla in base alle proprie esigenze, dotandola dei comfort e degli optional ritenuti utili.
La società di NLT acquista l’auto dalla concessionaria e provvede a profilare ogni aspetto burocratico.

Nello specifico, la società di noleggio a lungo termine provvede ad adempiere ai servizi tipici di questa forma di locazione, ovvero:

  • imposta provinciale di trascrizione;

  • messa su strada;

  • tassa di possesso;

  • assicurazione RCA;

  • assicurazione incendio e furto;

  • kasko integrale;

  • tagliandi;

  • manutenzione straordinaria;

  • soccorso stradale.

Tali elementi contribuiscono a stabilire una parte del canone mensile che il cliente dovrà versare alla società. La parte principale del versamento è, invece, calcolata sulla base degli elementi puramente contrattuali:

  • veicolo richiesto;

  • durata del contratto di NLT;

  • percorrenza stimata in termini chilometrici;

  • servizi accessori (cambio pneumatici, auto sostitutiva in caso di guasti o furti);

  • assicurazione;

  • eventuale anticipo.

Con la messa a punto del contratto, il cliente potrà iniziare da subito a utilizzare l’auto elettrica a noleggio e, al termine del periodo contrattuale, decidere se rinnovare il NLT o cessarlo e aprirne uno nuovo.

I vantaggi economici di un’auto elettrica con noleggio a lungo termine

Scegliere di noleggiare a lungo termine un’auto elettrica non apporta benefici solo in termini ambientali ma anche economici. Per cominciare, questa forma di locazione è quella che presenta maggiori possibilità di risparmio. Per onorare il contratto, sarà il cliente a decidere se versare o meno l’anticipo, non sarà necessario accendere alcun mutuo e pagherà solo i servizi erogati.

È in campo assicurativo che, però, si riscontrano i risultati migliori. Recenti stime hanno tolto ogni ombra di dubbio e le assicurazioni sulle auto elettriche permettono un risparmio tra il 30 e il 50% rispetto ai veicoli tradizionali. Merito dei motori elettrici, con un’autonomia inferiore rispetto ai concorrenti termici e, quindi, meno soggetti a sinistri.

Al netto di quanto detto fin ora, occorre affermare che conviene investire in auto elettriche, a patto che ci sia la disponibilità a sottoscrivere un contratto di noleggio a lungo termine.


Fonte: Casilina News