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Quali vantaggi può portare la robotica al settore auto?

di Marco Castelli

La robotica e l’intelligenza artificiale stanno salendo a bordo delle auto. Quali vantaggi potranno portare al mondo della mobilità? A spiegarcelo sono Valeria Cagnina e Francesco Baldassarre, due giovani che hanno fondato un’azienda di robotica educativa.

Il settore auto è notoriamente il campo di applicazione storico della robotica: dalla geniale idea di Henry Ford, inventore della moderna catena di montaggio, all’introduzione dei primi robot di saldatura e verniciatura, fino alle auto a guida autonoma, nuova frontiera delle quattro ruote del Ventunesimo secolo.

Questo tema così affascinante è stato affrontato nel corso dell’evento “La mobilità di fa in 4”, organizzato da Arval Italia per presentare il suo progetto di educazione stradale nelle scuole.

Ne abbiamo parlato a margine della conferenza con Valeria Cagnina, riconosciuta all’unanimità come la giovane italiana più promettente nel campo della tecnologia dell’innovazione e della robotica, già individuata a 18 anni appena compiuti come una delle 50 donne più influenti del mondo tech, e Francesco Baldassarre, che insieme a lei è Founder and Mentor di OFpassiON S.n.c., un’azienda di robotica educativa che si rivolge anche e soprattutto ai bambini.

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I VANTAGGI DELLA ROBOTICA NEL SETTORE AUTO

La cosiddetta AI (artificial intelligence) si sta diffondendo a vista d’occhio a bordo delle vetture. “La robotica – spiega Valeria Cagnina – può dare tantissimo al mondo della mobilità perché in futuro robotica e intelligenza artificiale saranno ovunque nelle nostre città. Tutto ciò permetterà la nascita delle smart city e lo sviluppo della smart mobility”.

La robotica consentirà di ottenere un maggiore livello di sicurezza, ma anche e soprattutto di far dialogare tra loro i veicoli e i driver a bordo. Una vera e propria rivoluzione.

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In questo nuovo universo, ci saranno anche e soprattutto le auto autonome, ma, spiega la nostra intervistata, “bisognerà capire come introdurle”, in particolare come gestire la convivenza tra le vetture tradizionali e quelle a guida autonoma“Le citta devono cambiare per riuscire ad accogliere questa rivoluzione” conclude Valeria.

IL RUOLO DELLE NUOVE GENERAZIONI

Il cambiamento, questo è certo, parte dai più giovani. “Raccontare la mobilità oggi ai bambini è il primo passo per creare i futuri cittadini delle smart city” aggiunge Francesco Baldassarre.  E’ chiaro che un’evoluzione di questo genere comporterà una riorganizzazione delle infrastrutture e nuovi modelli di sviluppo e gestione delle città.

La robotica educativa promossa da OFpassiON si rivolge, quindi, soprattutto alle nuove generazioni. L’auspicio è uno solo: “avviare un percorso che porterà l’Italia ad avere una mobilità davvero al passo con i tempi”.

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Fonte: Fleet Magazine