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Sicurezza a 5 stelle anche per le auto elettriche

di Marco Di Pietro

Il tema del rispetto ambientale e dell’abbattimento delle emissioni inquinanti non deve far dimenticare la sicurezza attiva e passiva. Nel corso degli ultimi test EuroNCAP la Nissan Leaf della nuova generazione ha ottenuto le cinque stelle, con un punteggio lusinghiero per le quattro voci che compongono le tabelle di valutazione: 93 punti su 100 nella sicurezza attiva degli adulti, 86/100 nella sicurezza passiva dei bambini, 71/100 nella protezione dei pedoni e un risultato identico nella sicurezza attiva.

E’ la prima volta che un’auto elettrica raggiunge un punteggio così elevato. Tanto più che i regolamenti EuroNCAP contengono importanti novità  nei protocolli di valutazione. La Nissan Leaf è anche la prima automobile sottoposta ai test Euro NCAP 2018, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove. La nuova Leaf ha confermato il risultato del modello precedente, che nel 2011 – primo veicolo completamente elettrico testato da EuroNCAP – ottenne il massimo della valutazione, anche se le regole erano meno sofisticate e quindi permettevano il raggiungimento della massima valutazione (le cinque stelle) più facilmente.

In uno scenario in cui i costruttori affiancano, ai classici motori a combustione, propulsori ibridi o completamente elettrici, è fondamentale che i progressi in tema di sicurezza stradale siano garantiti anche per le forme di alimentazione sostenibili e rispettose dell’ambiente. Molto brillanti le valutazioni per la nuova Leaf: massimo punteggio nei due test di urto contro la barriera laterale, lievi criticità nello scontro frontale pieno, per l’inadeguata protezione del bacino del conducente e del costato del passeggero posteriore. Ottimi i risultati nelle prestazioni dei sistemi di assistenza alla guida presenti di serie.

La novità più importante del primo test 2018 di Euro NCAP, però, è l’introduzione, nel protocollo di valutazione, del freno automatico di emergenza in una prova che simula l’incidente con un ciclista, la sigla è AEBVRU, che significa “Autonomous Emergency Breaking Vulnerable Road Users”. Si tratta di una nuova sfida per le Case automobilistiche, sia dal punto di vista hardware che software, che, per rilevare la bicicletta, devono realizzare sensori con un ampio angolo di visuale.

“Finalmente una tecnologia per contrastare il fenomeno dilagante degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti – afferma il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani (l’Aci è il partner italiano dell’EuroNCAP), – aumentati di oltre il 35% dal 2000 ad oggi. Auspichiamo che i costruttori investano in questi dispositivi che Aci vorrebbe da subito obbligatori su tutti i nuovi veicoli”.