IN UN MONDO TUTTO GREEN

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La sostenibilità del trasporto non è solo motori a emissioni zero. Bisogna pensare a tutto tondo.

Non vedo nel prossimo futuro un cielo pieno di droni che consegnano pacchi. Vedo invece passi concreti verso soluzioni più sostenibili. Nel campo dei trasporti i filoni di sviluppo sono tre: la connettività, l’assistenza alla guida e la propulsione sostenibile. Partiamo da quest’ultima. La sostenibilità deve essere ambientale, vero, ma anche economica e funzionale. L’ecosistema è minacciato dalla CO2 in eccesso, prodotta dalla combustione dei fossili: centrali elettriche, fabbriche, navi, riscaldamenti domestici, camion e anche auto. I trasporti possono passare alla propulsione elettrica, a patto che questa sia da fonti rinnovabili o nucleari.

Ma c’è anche l’inquinamento dei centri urbani, dove sta crescendo la circolazione del trasporto merci a seguito dell’e-commerce. CO2 a parte, questi mezzi potrebbero e dovrebbero passare subito al motore elettrico, visto che non soffrono di quei limiti che incontrano le auto per la ricarica. Proprio in vista di questi impieghi del cosiddetto “ultimo miglio” il Gruppo Volkswagen ha appena lanciato il nuovo e-Crafter, con oltre 170 km di autonomia. Che arriva al momento giusto – afferma Luca Bedin, direttore di Volkswagen Veicoli Commerciali – perché ormai è diventata un’esigenza, soprattutto per certi clienti, avere in gamma un furgone elettrico. Sia per entrare e girare nei centri storici, senza neanche pagare pedaggi, sia perché a conti fatti conviene, visto che il costo iniziale più elevato è ampiamente bilanciato dai costi di manutenzione quasi azzerati e dal valore residuo che beneficia di una garanzia di 8 anni e 160.000 chilometri (anche sulla capacità di ricarica delle batterie fino al 70%).

Anche i mezzi pesanti potrebbero passare alla propulsione elettrica. La ricarica sarebbe un incentivo a fare quelle soste che tanti evitano in tutti i modi, con deficit di sicurezza per tutti e concorrenza sleale verso i trasportatori onesti. Ma non c’è solo questo nel prossimo futuro. La svedese Scania, ad esempio, sta anche puntando sul pantografo (tipo filobus). “Siamo pronti a collaborare con A35 Brebemi per dare vita alla prima autostrada elettrificata in Italia, un progetto estremamente rivoluzionario destinato a cambiare per sempre la concezione del trasporto su gomma”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. Il progetto riguarderà inizialmente 6 chilometri della A35 Brebemi, l’autostrada che collega Brescia con Milano.

Ma la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente. Il sistema dei trasporti italiano, dal punto di vista economico, soffre la competizione dei paesi dell’est, che hanno un costo del lavoro e un carico fiscale decisamente inferiori. Non potendo abbassare questi costi, l’unica per noi è competere sul loro valore aggiunto, che dunque deve essere maggiore degli altri. In questo, le tecnologie possono senz’altro aiutare. Anche grazie alla telematica, i camion moderni sono dotati di sistemi di assistenza sempre più sofisticati, che aiutano il driver nelle funzioni di guida. Ciò consente di liberargli, in prospettiva, tempo e attenzione da dedicare ad altre funzioni del trasporto, a cominciare dal rapporto con il punto di consegna, che richiedono anche una professionalità diversa, più formata e più evoluta. Un nuovo lavoro, quello del camionista, per persone moderne, che ovviamente non intendono rinunciare a stare bene mentre svolgono il proprio compito.

A questo punta la Pyxis, una nuova start-up che promuove la cultura del benessere sul lavoro, per quelle aziende che guardano al futuro con lungimiranza e intendono competere sul mercato non sul piano dei prezzi, ma della qualità delle persone e del servizio che da loro inevitabilmente dipende. “Il metodo molto innovativo – come ci spiega la fondatrice Tiziana Pregliasco – prevede lo studio e l’implementazione di protocolli specifici per le modalità di lavoro tipiche degli autisti, quali l’esercizio fisico adattato, una nutrizione adeguata e la rigenerazione e qualità del sonno e del recupero dalla stanchezza e dallo stress.”


IL NOLEGGIO AUTO LUNGO TERMINE SENZA ANTICIPO PER PRIVATI: QUANDO CONVIENE?

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Sono sempre più numerosi i clienti che ricorrono al noleggio auto lungo termine senza anticipo, privati o professionisti che siano.

Abbiamo recentemente pubblicato un articolo su quanto può essere vantaggioso il ‘full rent’ per i professionisti e per le aziende, che possono godere anche di importanti agevolazioni fiscali; ciò non deve, però, far pensare a quei nostri lettori che la macchina la utilizzano per portare i figli a scuola o per andare al mare che a loro sia precluso l’ingresso nel magico mondo del NLT, perché così non è. Anzi, molto probabilmente, è vero il contrario, soprattutto da quando la maggior parte delle società che operano nel settore hanno cominciato a creare pacchetti specifici per i clienti privati, come, del resto, vi abbiamo già raccontato.

Ciò che, però, oggi vogliamo approfondire è il noleggio auto a lungo termine senza anticipo, per privati soprattutto, perché proprio per questi ultimi questa particolare opzione del full rent può rivelarsi molto interessante.

Vediamo insieme perché.

Noleggio auto lungo termine senza anticipo per privati: cos’è

Come la definizione facilmente evoca, il noleggio auto lungo termine senza anticipo consente di poter avere a disposizione un’automobile pagando solo la rata mensile. Come è risaputo, infatti, la formula standard del NLT prevede il versamento di una quota, a volte anche consistente, nel momento in cui si stipula il contratto, quota che permette di tenere bassi gli importi delle rate.

Tale obbligo, però, può risultare ostativo per chi non ha un capitale da investire nel progetto ed è costretto, quindi, a rinunciare al noleggio; non sono pochi, infatti, gli italiani potenzialmente interessati al noleggio ma che non possono permetterselo.

Questo è il motivo principale per cui la maggior parte delle società operanti nel settore hanno introdotto questa nuova opzione, in modo da poter offrire l’opportunità anche a chi preferisce pagare mensilmente rate più alte e non vuole, o non può, versare l’anticipo.

NLT anticipo zero: vantaggi per i privati

Ovviamente il noleggio a lungo termine senza anticipo conviene sicuramente alle aziende e ai professionisti, che potranno evitare di immobilizzare denaro e utilizzarlo per altri investimenti professionali, ma va sottolineato che esistono vantaggi notevoli anche per i privati.

Il primo l’abbiamo già sottolineato nel paragrafo precedente – la possibilità di non dover intaccare il saldo del proprio conto corrente per il versamento dell’anticipo -. Gli altri sono gli stessi che vi abbiamo già illustrato più volte, ossia vedere ricomprese in un’unica rata mensilequelle antipatiche spese che ogni automobilista si trova a dover affrontare ogni anno, come l’assicurazione, il bollo e i costi relativi alle manutenzioni ordinarie e straordinarie.

Un servizio “chiavi in mano”, in pratica, che permette a chiunque di guidare sempre automobile nuove, efficienti e performanti senza doversi sobbarcare spese inaffrontabili.

Le automobili più richieste per il noleggio a lungo termine senza anticipo per privati

Quali sono le automobili più richieste dai privati per il NLT ad anticipo zero? Indubbiamente fra le più gettonate troviamo le big di casa FIAT, con la Panda e la 500, declinata in tutte e sue versioni, che la fanno fanno padrone, anche se tra le citycar spopolano degne concorrenti, come l’immarcescibile Lancia Ypsilon, stilosa e risparmiosa sulle strade, la Renault Twingo, la modernissima Citroën C1, tra le più economiche, e la Toyota Aygo, che con i suoi occhi a mandorla, e il prezzo decisamente appetibile, sembra piacere molto.

Tra i SUV troviamo in pole position il papà di tutti i crossover compatti, quel Nissan Qashqai che da quando è entrato in scena nel 2004 ha saputo mantenere sempre alta l’attenzione su di sé, la quasi ovvia 500X, il piccolo e amatissimo SUV italiano che sa adattarsi a qualsiasi esigenza di guida, lo sportivo e scattante Alfa Romeo Stelvio, un po’ più caro dei suoi compagni di podio, e, sorpresa sorpresa, la bella ed economica Opel Mokka X, compattissima ma grintosa.

In ordine assolutamente sparso meritano un accenno anche la Fiat Tipo, la storica berlina del Lingotto, la Renault Clio, regina tra le berline compatte, la celeberrima Smart ForTwo, che con il suo cuore green e le dimensioni da miniatura è perfetta per chi va in città, e la bella, anzi bellissima, Audi A4, la lussuosa ed elegantissima “pantera” della Casa degli Anelli.

Che dire, la scelta è ricca e adatta a tutte le tasche.

Provate per credere!


Noleggio a lungo termine: i perché del boom

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Non è un segreto che in una realtà mutevole e rapida come quella in cui viviamo, l’autorappresenta uno strumento indispensabile per tutti, dalla famiglia numerosa al libero professionista. Per questo sono nate nuove forme di acquisto e utilizzo delle auto che permettono un risparmio notevole pur avendo un mezzo sempre nuovo e funzionante.

Il noleggio a lungo termine si propone come una delle soluzioni migliori e più convenienti, per questo si può affermare che abbia registrato un vero e proprio boom. A renderlo possibile è la formula che prevede il pagamento di un canone mensile che dipende dal modello di auto scelto (utilitaria, berlina, ammiraglia), dal chilometraggio, dalla durata del noleggio (può essere compreso tra un minimo di 24 mesi a un massimo di 60) e dai servizi aggiuntivi che il cliente decide di attivare in base a quelle che sono le proprie esigenze.

Principalmente è per la convenienza che il long rent viene preferito da molti tipi di automobilisti, non è azzardato dire che rappresenta il degno sostituto del tradizionale acquisto dei mezzi, che sempre meno riesce a resistere nell’universo delle novità per l’utilizzo delle quattro ruote sia per motivi personali che professionali. Motivo per cui negli ultimi anni sono nate società di autonoleggio, tra cui Go Car, che con serietà e competenza permettono a chi sogna di guidare con serenità, la possibilità di avere un’auto sempre nuova senza dover pensare a scadenze di bolli, assicurazioni e tagliandi a cui pensa la realtà a cui ci si affida.

Cosa comprende il noleggio a lungo termine

Il canone mensile del noleggio a lungo termine comprende delle voci che sono fisse e dei servizi che invece sono a scelta del cliente, per questo si tratta di una soluzione particolarmente versatile e flessibile.

Nella somma pattuita sono comprese le spese per assicurazione, la tassa di proprietà, il bollo, il soccorso e l’assistenza stradale e la manutenzione ordinaria e straordinaria, quindi tagliandi che solitamente si effettuano ai 20mila chilometri così come danni e guasti improvvisi. La comodità del long rent è anche legata al fatto che sarà direttamente la società di autonoleggio a contattare il cliente per qualsiasi scadenza da rispettare. Senza contare che con il tradizionale acquisto si dovrebbe pagare tutto ciò che è escluso dal prezzo di vendita.

Tipologie del noleggio a lungo termine

Quello che c’è da sapere sul noleggio a lungo termine oltre al canone mensile e a ciò che comprende sono le due principali tipologie che si possono scegliere.

Il long rent con anticipo prevede, come è semplice intuire dal nome, il versamento di una somma di anticipo che dipende dal modello e dagli altri servizi scelti. Risulta più comoda perché in questo caso il canone da sostenere ogni mese sarà più basso.

L’altra opzione è quella del noleggio senza anticipo che invece prevede il pagamento dell’intera somma all’interno del canone mensile che così sarà più elevato. La scelta tra le due tipologie dipende dal cliente e dalle sue esigenze.


Fonte CitizenPost

Noleggio auto aziendale: tutti i vantaggi da conoscere

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Se state pensando che per la vostra attività vi serva un’auto, dovreste considerare la possibilità di rivolgervi a una società di autonoleggio. Il noleggio auto vi solleverà da molti oneri, che caratterizzano, invece, l’acquisto.

Perché il noleggio auto

Noleggiare l’auto aziendale ha sicuramente il vantaggio di farvi risparmiare in termini di tempo, soldi e preoccupazioni. Normalmente, infatti, quando si noleggia un’auto si può optare per un un servizio tutto incluso, il quale consiste nel pagamento di un canone mensile a fronte del quale viene consegnata un’automobile fornita di assicurazione e del bolloprevisto per circolare.

Inoltre, non ci si dovrà porre neanche il problema della svalutazione del veicolo che avviene nel corso degli anni. Infine, alcune compagnie, offrono ai loro clienti la possibilità di cambiare modello o marca di auto ad ogni noleggio. Senza trascurare il fatto che per le aziende ci sono dei vantaggiriguardanti la detraibilità di alcuni costi, sia che si parli di canone mensile sia che si voglia optare per un canone annuale.

Auto aziendale: differenze tra acquisto e noleggio

Avere a disposizione una o più auto aziendali risulta molto utile, specialmente per quelle aziende che hanno necessità di far viaggiare i propri collaboratori.

L’auto aziendale può essere utilizzata tutti i giorni, oppure sporadicamente. In entrambi i casi, affidarsi a una compagnia di autonoleggio dà la certezza di avere a disposizione nel momento del bisogno un’automobile, per la quale è sufficiente pagare un canone e il carburante.

Inoltre, optando per il noleggio auto, non si avrà il pensiero di dover pagare le spese relative alla mobilità delle auto anche quando queste stanno a lungo ferme, a causa di un calo del flusso lavorativo. Senza contare che negli anni le auto perdono valore ed hanno bisogno di una maggiore manutenzione.

La gestione di una o più auto aziendali può risultare piuttosto stressante. Affidandosi a una società di autonoleggio si è certi che i mezzi sono dei modelli recenti, a norma e in sicurezza e che alla fine del periodo di noleggio, la restituzione avviene senza costi aggiuntivi.

Può essere conveniente l’acquisto dell’auto aziendale nei casi in cui si prospetta un utilizzo quotidiano del mezzo e protratto per molti anni. Oppure, un’altra soluzione potrebbe essere quella di stipulare un contratto di leasing, per il quale alla fine del periodo stabilito in cui si paga un canone, equivalente a una rata del costo complessivo dell’auto, la si può riscattare, ciò significa saldare il resto delle rate che rimarrebbero.

Quest’ultima formula è una sorta di noleggio con possibilità, al termine, di acquistare l’auto che si ha utilizzato per il periodo concordato.


Facciamo bene i conti con l’auto Boom del noleggio a lungo termine

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di Giuseppe Frangi

Da gennaio ad oggi lo hanno scelto in trentamila automobilisti: è il noleggio a lungo termine. Anziché comperare una vettura, prenderla a tempo, pagando una quota mensile che ovviamente varia a secondo dei modelli. Secondo i dati resi noti da Aniasa, l’Associazione che raccoglie le imprese dei servizi alla mobilità, nel primo semestre 2018 il settore del noleggio a lungo termine ha registrato un incremento delle immatricolazioni (161.644 vetture, +10 per cento vs lo stesso periodo del 2017) e della flotta che ha toccato le 881.000 unità (+16 per cento). La novità è che orientarsi verso questa scelta non sono solo le imprese o le partite Iva, ma anche i semplici automobilisti privati: secondo un’indagine di mercato commissionata dalla stessa Aniasa a Bai&Company il cinque per cento dei privati ha dichiarato di aver già deciso di passare al noleggio a lungo termine, mentre il quaranta per cento si dice interessato e pronto a valutare le offerte.

 

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 Che cosa in particolare attira l’automobilista? L’auto viene pagata in rate mensili, che includono tutto o quasi tutto. Infatti la rata comprende assicurazione (una Kasko), manutenzione completa, la tassa di circolazione. A chi guida resta in carico ovviamente il carburante, le eventuali franchigie in casi di incidenti, le multe e soprattutto le penali in caso di sforamento del numero massimo di chilometri. Questo è infatti il punto a cui prestare attenzione nel momento in cui si sottoscrive un noleggio: quasi tutte le proposte infatti bloccano il tetto ai quindicimila chilometri e a tre anni di noleggio. Passati i tre anni l’auto torna al concessionario e l’automobilista deve sottoscrivere un nuovo rapporto, perché nella gran parte dei casi non c’è possibilità di riscatto.

 

 

Proviamo a fare qualche esempio. Una Fiat 500 (modello 1.2 pop benzina) se acquistata costa 14.350 euro. La si può noleggiare a 299 euro al mese. Può essere restituita dopo 60 mesi con un massimo di quindicimila chilometri l’anno. In questo caso l’automobilista ha speso alla fine 17.940 euro, quindi più dell’acquisto, ma in quei 3590 euro sono comprese tutte le spese assicurative e di manutenzione di cinque anni. Chiaramente c’è da considerare che l’auto a quel punto non vale come usato…

 

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Se si passa invece ad un’auto di un segmento alto come l’Audi Q2 1.6 TDI, che sul mercato ha un prezzo di listino di 31.400 euro, viene proposta a 503 euro mensili per 48 mesi e quindicimila chilometri annui. Nel pacchetto ci sono anche le gomme invernali e l’eventuale sostitutiva. Al termine dei quattro anni avrete speso 24.144 euro. Conveniente quindi. Ma quanto varrebbe un’auto usata con soli sessantamila chilometri fatti? Spesso le auto di fascia medio alta vengono proposte con un anticipo sul canone di qualche migliaia di euro: un escamotage per permettere a chi passa al noleggio a lungo termine di vendere l’usato e di mettere il ricavato nel nuovo contratto.

 

Quindi conviene fare bene i calcoli e stare attenti al tetto dei chilometri, perché sono sempre sotto la media di quelli che un automobilista in media fa ogni anno (circa venticinquemila). Il vantaggio vero è avere tra le mani un’auto modello nuovo, magari di un livello superiore a quella che ci si potrebbe permettere comperandola, che ha consumi bassi e che inquina meno. Oltre al fatto di liberarsi da tutti i pensieri sulle varie scadenze legate alla vita di un’auto.


Fonte BergamoPost