Noleggio delle flotte aziendali: novità in vista per il 2019?

Per i servizi di leasing e di noleggio a lungo termine delle flotte aziendali sono entrati in vigore di recente dei criteri di contabilizzazione nuovi. I parametri in questione saranno validi a partire dal prossimo anno, e terranno conto di quanto previsto dalle nuove norme in materia di bilancio e di contabilità. A essere coinvolti sono aspetti contabili che da lungo tempo necessitavano di un aggiornamento, soprattutto in considerazione dell’evoluzione dei servizi di noleggio auto per aziende e della loro diffusione. Nel 2016 sono stati introdotti da due Standard Setter molto importanti (una americana e una internazionale) degli standard di contabilizzazione nuovi: proprio quelli che saranno operativi dal prossimo 1° gennaio.

I nuovi standard

L’IFR16 è stato sviluppato dallo Iasb, vale a dire l’International Accounting Standards Board, mentre lo US GAAP è stato messo a punto dal Fasb, il Financial Accounting Standards Board. Tutti e due i principi contabili hanno modificato gli standard che riguardano la registrazione degli oneri dei servizi di noleggio auto e, di conseguenza, le iscrizioni a bilancio relative. Questo tipo di modifica, per altro, coinvolgerà in modo particolare le società che adottano i principi contabili internazionali e quelle quotate.

Che cosa cambia

Ma dal punto di vista pratico quali sono i cambiamenti che si prospettano a partire dal 2019? In pratica, tutte le aziende coinvolte saranno tenute a contabilizzare quello che viene definito diritto d’uso, in relazione ai veicoli concessi a noleggio, nei propri bilanci. Dovranno essere contabilizzati anche i pagamenti previsti per questi servizi, di cui sarà modificata la classificazione, la quale non potrà non prendere in considerazione l’ammortamento e gli interessi – cioè la quota finanziaria – per i noleggi. Fino ad ora, invece, si doveva tenere conto solo del costo del contratto (di leasing o di noleggio, a seconda dei casi). Le aziende avranno la possibilità di contabilizzare le transazioni facendo sì che la rappresentazione del contratto si fondi sul principio di utilizzo del bene e non si basi sulla forma per ciò che riguarda la titolarità del soggetto giuridico a cui spetta la proprietà del bene. Ciò non toglie che i rischi di mercato sulla rivendita del bene continuino a insistere sul soggetto proprietario.

Quali sono i contratti coinvolti?

Il principio contabile che diventerà operativo dal prossimo anno sarà applicato a tutti i contratti di leasing e di noleggio che durano non meno di 12 mesi, purché il valore del bene sottostante non sia inferiore ai 5mila dollari: da questo computo devono essere esclusi i low value assets. Dal prossimo mese di gennaio, di conseguenza, i locatari avranno l’obbligo di contabilizzare il debito per i canoni di noleggio a scadere tra le passività, corrispondente al valore attuale dei canoni che il contratto prevede. Tra le attività, invece, dovrà essere contabilizzato il diritto di uso del bene, corrispondente al valore iniziale della passività sommato ai canoni di locazione e ai costi diretti.

I nuovi parametri finanziari

Cambiando le modalità di contabilizzazione, ci saranno anche delle modifiche dal punto di vista della struttura dei bilanci delle società coinvolte, così come cambierà la rappresentazione dei più importanti indicatori finanziari ed economici. Ci si aspetta, tra l’altro, un aumento dell’Ebitda, e cioè della redditività operativa, dal momento che il margine operativo lordo non terrà più conto della componente di interessi dei canoni iscritti a conto economico e i ammortamenti. Al tempo stesso, per le aziende ci saranno attivi maggiori, ma questo comporterà anche un indebitamento maggiore. Ciò che è certo è che per le imprese la mole di lavoro imposta dai nuovi criteri di contabilizzazione sarà molto consistente, anche perché tutte le registrazioni dei contratti di noleggio dovranno essere riviste.


BOOM DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: PERCHÉ PIACE COSÌ TANTO

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Tutti pazzi per il noleggio a lungo termine: un italiano su quattro sa cos’è, uno su otto si dichiara interessato a provarlo e il 2018 verrà ricordato come l’anno della consacrazione di questa formula; possiamo dirlo a voce alta: è boom del noleggio a lungo termine.

I numeri, del resto, parlano chiaro: il 2017 ha registrato oltre il 15% in più di immatricolazioni riconducibili al NLT e la percentuale del 2018, ancora non concluso, è già arrivata a superare il 22%

Ormai tutti, sia i professionisti che i privati, hanno il desiderio di capire cosa si prova ad avere a disposizione una macchina sempre nuova ed efficiente pagando solo una rata mensile onnicomprensiva. Sono 30.000 gli automobilisti italiani che hanno abbandonato l’auto di proprietà e si sono lasciati conquistare dal long rent ed una ricerca dell’ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici – ha rilevato che sono molti gli italiani che sono in procinto di lanciarsi nell’avventura del long rent.

Cerchiamo di capire insieme il perché di tanto successo.

La formula tutto compreso del noleggio lungo termine

Fino a non molto tempo fa il noleggio a lungo termine era una formula riservata esclusivamente ai professionisti e alle aziende; i costi, infatti, erano ancora troppo elevati per i privati, i quali non potevano usufruire degli sgravi fiscali dedicati ai possessori di partita IVA e alle società.

Gli ultimi 8 mesi di quest’anno, però, dimostrano che qualcosa è cambiato e gli automobilisti italiani hanno cominciato a dimostrare interesse verso il long rent, complice anche una rinnovata mentalità economica generalizzata che basa i suoi capisaldi sui principi della sharing economy in diversi settori; le società operanti nel settore hanno colto l’occasione al balzo e hanno messo sul mercato pacchetti vantaggiosi dedicati nello specifico al segmento dei privati.

La formula è conosciuta. A fronte di  una rata mensile onnicomprensiva si può noleggiare un’automobile per un periodo compreso tra i 12 e i 60 mesi. Il boom del noleggio a lungo termine è riconducibile, però, dalla formula “all inclusive” che prevede siano compresi nella rata mensile tutte le pratiche burocratiche connesse e le manutenzioni ordinarie e, la maggior parte delle volte, straordinarie che si dovranno affrontare nel periodo prescelto.

Il canone ovviamente varia, a seconda delle caratteristiche del contratto, della lunghezza dello stesso, del chilometraggio annuale, dei servizi accessori e del modello di auto che si scelgono.

Noleggio a lungo termine: a chi è rivolto

Come abbiamo già accennato il long rent è ormai conveniente per tutti.

Se da una parte, infatti, i professionisti e le aziende possono usufruire di maggiori vantaggi economici, in quanto quelli fiscali si sommano a quelli offerti dalla formula in sé, anche per i privati comincia ad essere conveniente.

Bisogna considerare che quando si acquista un’automobile questa si svaluta del 50% nel giro di due anni; se a ciò si aggiungono le spese di assicurazione, di bollo e quelle relative alle varie manutenzioni, basta ricordare il cambio degli pneumatici stagionali, si capisce che il NLT diventa conveniente anche per gli automobilisti privati, soprattutto se prolungato nel tempo.

Da non sottovalutare, infine, che in questo modo si acquisisce anche la possibilità di avere a disposizione, proprio come se fosse propria, un’automobile nuova, da poco uscita sul mercato.

Concludiamo sottolineando che la scelta è vasta e si possono noleggiare tutti i tipi di veicoli: city-car, berline, crossover, SUV di ultima generazione e furgoni commerciali; ovviamente tutto dipende dalle necessità del cliente e dal budget che può investire.

Fleet management in crescita: NLT con gestione in conto terzi

Altra tendenza che contribuisce non poco al boom del noleggio a lungo termine è la costante crescita del cosiddetto fleet management in conto terzi.

Di cosa si tratta esattamente? In pratica quelle aziende che hanno la necessità di utilizzare più di un veicolo affidano la gestione della propria flotta aziendale a soggetti terzi, specializzati nel settore. I mezzi di trasporto possono essere di proprietà del cliente che richiede la gestione, ma sempre più spesso il fleet management coesiste con i servizi del noleggio a lungo termine; in pratica la società che fornisce i mezzi di trasporto a noleggio si occupa anche di gestirli. Ciò si traduce, per il cliente finale, in un abbattimento notevole dei costi – deve preoccuparsi di pagare solo le rate mensili – e in un risparmio di tempo che può essere impiegato per altro.

I dati testimoniano la costante crescita del fleet management, con un fatturato salito, dal 2016 a oggi, da 54,4 milioni a 65 milioni di Euro. La formula del noleggio a lungo termine è scelta dal 100% delle aziende di grosse dimensioni che si affidano al fleet management, ma anche le imprese più piccole cominciano a segnare percentuali ragguardevoli.


Noleggio e flotte: un trampolino per la crescita delle auto elettriche

di Marco Castelli

Il noleggio a lungo termine e le flotte aziendali sono un volàno per la crescita delle auto elettriche in Italia. La conferma arriva da Pietro Teofilatto, direttore della sezione Nlt di Aniasa.

Il noleggio a lungo termine e, in generale, le flotte aziendali spingono verso l’alto leimmatricolazioni delle auto elettriche. Nei primi otto mesi dell’anno, non a caso, sono state vendute al canale fleet 2.795 vetture a zero emissioni, con una crescita di 1.551 unità rispetto al 2017.



Il noleggio e le flotte, dunque, sono un volàno importante per la diffusione degli EV“Quest’anno ci sarà un notevole aumento di immatricolazioni di auto elettriche: da 2.000 si passerà a 4.000” spiega Pietro Teofilatto, direttore della sezione Nlt di Aniasa, che abbiamo incontrato a Citytech 2018 nelle scorse settimane.

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NOLEGGIO E AUTO ELETTRICHE: UN BINOMIO VINCENTE

Il noleggio a lungo termine e la clientela corporate sono senza dubbio i principali fautori di questo sviluppo. “Il noleggio ha una posizione importante: oltre il 50% dei veicoli elettrici che saranno immatricolati quest’anno sono acquisiti con la formula del renting.

Approfondisci: quali sono gli EV più noleggiati nel 2018?

Con le aziende, ovviamente, a recitare un ruolo da protagoniste assolute. Specie quelle che operano nei contesti cittadini. “C’è da rilevare che il noleggio può essere identificato come un ottimo trampolino per la mobilità elettrica, per la sua rete e per la sua connotazione sul territorio” osserva Teofilatto.

Leggi anche: le 6 nuove vetture a zero emissioni esposte al Salone di Parigi 2018

LA VISIONE DI ANIASA

Secondo Aniasa, ovviamente, serve un intervento da parte delle istituzioni per far decollare definitivamente l’e-Mobility, ad oggi penalizzata dalla mancanza di incentivi, oltre che dalla carenza delle infrastrutture di ricarica“Quello che auspichiamo è che da parte dell’amministrazione ci sia un interesse sempre più concreto per promuovere questo tipo di mobilità”.

In concreto, questo significa mettere in campo “agevolazioni tali da indurre un maggior numero di potenziali clienti a spostarsi sulle auto elettriche”. Il futuro, comunque, sembra parlare il linguaggio delle zero emissioni. E le flotte aziendali sono pronte a guidare il trend.



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Fonte: FleetMagazine

Speciale noleggio a lungo termine – Il futuro della mobilità è adesso. Pt. 3

Quella del noleggio a lungo termine è una soluzione che negli ultimi anni sta riscuotendo un progressivo successo nel mercato automotive. A raccontarcela i principali protagonisti del settore.

Il noleggio a lungo termine rappresenta oggi una delle soluzioni più innovative per la mobilità di imprese, professionisti e privati. Per approfondire questo nuovo sistema abbiamo contattato quattro professionisti del settore. Massimiliano Archiapatti, Presidente Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici), Andrea Castronovo, CEO di Alphabet, Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia e Fabrizio Quinti, Head of Fleet, Rental & Remarketing Division presso Ford Motor Company ci raccontano presente e futuro del noleggio a lungo termine.

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“Vogliamo essere promotori di un cambio di mentalità”

Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia

Rispetto al leasing e all’acquisto, quali vantaggi (economici e non) offre il noleggio a lungo termine?
Negli ultimi anni il bisogno di muoversi da un posto ad un altro, da una città all’altra non è più legato ad un singolo mezzo o ad un unico modo di spostarsi. È in questo contesto che si stanno affermando nuove formule di mobilità slegate dalla proprietà e orientate sempre più al possesso, anche temporaneo, di uno o più veicoli (auto, moto, motorini o minicar). L’evoluzione tecnologica ha dato una forte spinta a questo processo evolutivo. L’introduzione di piattaforme e app che permettono la gestione semplice e in tempo reale dei propri spostamenti ha permesso la rapida diffusione di servizi di mobilità avanzata che permettono agli utenti di muoversi ottimizzando i costi e il tempo scegliendo di volta in volta il veicolo più indicato in base alle proprie esigenze.

Per i privati, quali sono le novità in casa ALD?
Oggi circa il 40% dei nuovi contratti sottoscritti da ALD proviene da clienti individuali o piccole imprese che stanno dimostrando particolare interesse verso i nostri prodotti e il nostro brand: lavorare quotidianamente sulla Customer Experience, renderla sempre più rilevante e consistente, è per noi il modo di porci realmente al loro servizio, consapevoli di avere la responsabilità di offrire risposte e soluzioni che si differenziano per tipologia e natura dal tradizionale perimetro delle grandi flotte. E proprio pensando a questi clienti, tra le formule che continuano a ricevere i riscontri più positivi merita di essere ricordato il nostro servizio ALD Permuta, con il quale diamo una risposta concreta e vantaggiosa a chi pensa al noleggio ma ancora non sa come liberarsi del proprio usato. Tra i nostri servizi, la formula che senza dubbio nasce per i clienti privati è Ricaricar. Si tratta di una soluzione di mobilità totalmente pay per drive che permette di scegliere il pacchetto chilometrico mensile che più risponde alle proprie esigenze di mobilità e abbinarlo ad un’auto nuova, con tutti i servizi inclusi pagando un canone mai visto senza versare nessun anticipo. Per andare incontro alle molteplici esigenze dei nostri clienti, abbiamo sviluppato anche un prodotto di noleggio a lungo termine di auto usate, ALD 2life, una formula che parla ad un pubblico trasversale; pensiamo si tratti di una ulteriore leva per abbattere ulteriormente le barriere di ingresso al noleggio a lungo termine per il pubblico dei privati e dei clienti individuali in generale. ALD Automotive è di fatto anche l’unico grande operatore NLT nel settore delle due ruote. L’offerta è completa: contempla tutti i top brand ed è orientata sia al mercato B2B sia a quello B2C. ALD Automotive opera nelle due ruote con il marchio 2W e di anno in anno sta registrando una forte crescita di contratti sottoscritti da chi vuole provare l’emozione della moto evitando i relativi “pensieri”.

C’è sempre più necessità e attenzione alla sostenibilità. Qual è la strategia di ALD in questo ambito?
Siamo molto attenti all’innovazione tecnologica e quindi alle alimentazioni alternative. Nel 2017 abbiamo sottoscritto una partnership con Enel X per la promozione e diffusione della mobilità elettrica attraverso il marchio E-go, con una serie di offerte dedicate che combinano la guida dei veicoli elettrici con la possibilità di utilizzare le infrastrutture di ricarica. Il progetto lanciato da ALD ed Enel X è composto da tre pacchetti pensati per rispondere alle esigenze di un pubblico vasto, dalle grandi realtà corporate alle Pmi, dai professionisti alle partite iva, fino ai clienti privati. Questo accordo rappresenta bene una delle prospettive più innovative: vogliamo infatti contribuire alla costruzione e diffusione sul territorio di un nuovo modello di mobilità, che favorisca una reale evoluzione del tessuto socio-economico del nostro Paese e un cambiamento in ottica di sostenibilità ambientale. Vogliamo essere promotori di un cambio di mentalità senza trascurare la qualità del servizio che da sempre ci contraddistingue.

Le aziende hanno esigenze di mobilità sempre più customizzate. In che modo vi adeguate a queste necessità?
Quello delle PMI rappresenta un mercato ancora largamente di conquista per il NLT dove la prossimità e chiarezza delle proposte sono i driver principali di successo. Nell’ultimo periodo si registra un focus importante verso la digitalizzazione dei processi di accesso e gestione dei contratti. Molto importante è lo sviluppo di servizi e dispositivi legati alla telematica. Si tratta di elementi che, più o meno mediati, sono in grado di offrire ai clienti una serie di benefici sia di ordine economico, sia funzionale grazie in primis alla disponibilità tempestiva e puntuale di pacchetti informativi legati in modo specifico al business del cliente. Digitalizzazione che permette altresì di migliorare l’esperienza del cliente nell’interagire con ALD riducendo errori, tempi di esecuzione e ampliando la flessibilità del nostro servizio.

Lo speciale sul noleggio a lungo termine proseguirà nei prossimi giorni con l’intervista a Fabrizio Quinti, Fleet, Rental & Remarketing Manager di Ford Italia


Boom della mobilità intelligente con leasing e noleggi

Lo rende noto Confindustria, attraverso dati che dimostrano come il noleggio a lungo termine e il car sharing siano in rapida crescita in Italia, con vetture aggiornate e meno inquinanti

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Nei giorni contrassegnati dai primi blocchi alla circolazione degli autoveicoli più inquinanti in diverse Regioni del nostro Paese, ANIASA, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, rende noti i nuovi dati di crescita delle soluzioni di smart mobility in Italia.

Dopo il boom dello scorso anno, anche nel primo semestre 2018 il settore del noleggio a lungo termine ha registrato un incremento delle immatricolazioni (161.644 vetture, +10% vs lo stesso periodo del 2017) e della flotta che ha toccato le 881mila unità (+16%); un dato, quest’ultimo, che, se sommato ai 140mila veicoli del breve termine e ai circa 7mila del car sharing, porta la flotta complessiva dei veicoli condivisi nel nostro Paese ben oltre il milione.

La crescita delle immatricolazioni di vetture in long term nel primo semestre mette in evidenza l’aumento delle alimentazioni diesel di ultima generazione (+12%, per un’incidenza sul totale immatricolato che sale al 75%), il boom delle ibride, arrivate a 7.634 unità (+155%), del metano (1.545 vetture, +112%) e delle elettriche, tornate a crescere in modo significativo (+344%) con oltre 1.000 veicoli.

Oggi la complessiva flotta a noleggio è composta da veicoli Euro6 per l’87% ed Euro5 per il restante 13%. Entro la fine dell’anno la quasi totalità delle vetture sarà Euro6. Secondo uno studio condotto dall’Associazione con il Centro Studi Fleet&Mobility “Outlook emissioni 2018”, le auto a noleggio oggi emettono meno della metà (se a benzina) e due terzi in meno (se diesel) di monossido di carbonio, mentre le emissioni di ossido di azoto sono addirittura dimezzate rispetto alla media del parco circolante. Inoltre, il particolato emesso dalle vetture diesel a noleggio è inferiore dell’85% rispetto al parco circolante, mentre gli idrocarburi incombusti sono inferiori del 70%.

FP | Marco Caligari