U-Go by Leasys: la nuova piattaforma di mobilità integrata

Soluzioni di car sharing da utente ad utente

di Fabio Cavagnera

Una nuova piattaforma U-Go by Leasys dedicata alla mobilità integrata, con soluzioni di car sharing peer to peer (da utente ad utente) ed alcune formule di autonoleggio anche a breve termine.


Il noleggio a lungo termine è una delle formule in maggiore crescita per l’acquisto delle auto ed il Gruppo FCA ha realizzato la piattaforma U-Go by Leasys, dedicata ai clienti privati italiani. Tramite questo servizio sarà possibile attuare delle soluzioni di car sharing peer to peer, cioè da utente ad utente, e vantaggiose ed esclusive formule di autonoleggio Winrent.

Come funziona la piattaforma U-Go by Leasys

Tramite questa piattaforma, vengono incrociate ricerche e disponibilità delle vetture, con due profili, entrambi con registrazione gratuita: lo U Go Player, cioè colui che vorrebbe condividere la propria auto, e lo U Go User, colui che vuole noleggiare la vettura.

Lo U Go Player indica le caratteristiche della propria auto e il periodo di disponibilità (da un minimo di un’ora a qualche giorno), così lo U Go User potrà individuare il veicolo più adatto alle proprie necessità effettuando la ricerca per città e periodo d’interesse, concordando con il Player le modalità per il ritiro e per il pagamento delle spese.

Al termine del periodo di condivisione, entrambi si dovranno recensire vicendevolmente, formando così una vera e propria community, tramite sistemi di feedback diretto e recenziosi che attivano meccanismi virtuosi di ricompensa e online reputation.

U-Go by Leasys ed il noleggio a breve termine

Quella appena descritta è la funzionalità principale della piattaforma U-Go by Leasys, però sono disponibili anche alcune formule di autonoleggio a breve termine firmate Winrent, l’operatore di questo servizio recentemente acquisito da Leasys.

Le auto disponibili di WinRent sono inserite con vantaggiose tariffe dedicate e permettono a U-Go di rispondere in maniera capillare, e con veicoli diversi, alla domanda di mobilità sul territorio.


Fonte: Motori Online

Noleggio auto a lungo termine, i servizi offerti inclusi di solito

La lista dei servizi inclusi del noleggio auto a lungo termine è piuttosto lungo perché comprende anche interventi accessori e quasi tutte le pratiche burocratiche.

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Noleggio auto a lungo termine, quali servizi

Uno dei principali vantaggi nel noleggio auto a lungo termine è l'azzeramento dei pensieri. La formula è decisamente semplice perché con il pagamento di un canone mensile ci si mette al riparo da tutte le spese periodiche e sono inclusi tantissimi servizi di base. L'unico costo aggiuntivo non può che essere quello del carburante, variabile in base ai chilometri percorsi e alla modalità di guida. L'importante è individuare in via preliminare l'occasione o l'auto più adatta alle proprie esigenze, sia essa nuova o usata, con o senza anticipo da versare, accordarsi sul prezzo mensile da versare con le migliori agenzie di noleggio auto a lungo termine e salire a bordo.

Noleggio auto a lungo termine, quali servizi comprende

Cerchiamo, dunque, di capire come funziona il noleggio a lungo termine per i privati e perchè spesso conviene. La lista dei servizi inclusi del noleggio auto a lungo termine è piuttosto lungo perché comprende anche interventi accessori e quasi tutte le pratiche amministrative e burocratiche. Nella maggior parte dei casi, il pacchetto base comprende il bollo auto, cui importo varia in base alla regione di residenza; l'assicurazione (sia Rc auto e quasi sempre anche la copertura assicurativa supplementare incendio e furto); l'assistenza telefonica per la compilazione dei moduli della Constatazione amichevole di incidente in caso di incidente; molte volte anche la polizza Kasko ovvero la più completa, quella che copre i danni subiti dall'auto in caso di incedente, anche se la responsabilità è da ricondurre all'assicurato.

E a proposito di incidente, nell'elenco dei servizi compresi del noleggio auto a lungo termine rientrano anche l'assistenza stradale dopo il sinistro e l'auto sostitutiva prima che il meccanico metta a posto quella originaria. E oltre al soccorso e all'assistenza stradale, occorre aggiungere la sostituzione di pneumatici estivi e invernali due volte all'anno con tanto di servizi supplementari ma essenziali, come l'equilibratura e la convergenza delle gomme. Infine, ma non di minore importanza dal punto di vista economico, soprattutto se il noleggio auto a lungo termine si prolunga per più tempo ovvero più di un anno. sono compresi anche i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Si tratta in particolare del tagliando, in genere ogni 20.000 chilometri e di guasti inattesi.

Spese extra noleggio auto a lungo termine

Si potrebbe insomma sintetizzare che la sola spesa extra rispetto a quanto pattuito nella fase di definizione del canone mensile è quella del carburante. Alla fine del percorso del noleggio auto a lungo termine, il conducente si trova nelle comoda situazione di non essere mai passato dalla cassa per tutte queste operazione e, sempre dal punto di vista economico, di ritrovarsi in garage un'auto svalutata. La vettura finisce infatti per perdere valore fino al 50% dopo solo due anni, e fino al 75% in cinque anni. Si tratta evidentemente di un problema nel caso di volontà di rivendita della vettura. E poi ci sono i vantaggi operativi, come la possibilità di sapere sempre quanto si spende perché i costi sono fissi e predeterminati così come quello di guidare sempre un'auto in ottime condizioni.

A questo punto, nonostante, le tante variabili è interessante anche capire quanto il noleggio di un auto a lungo termine può costare ad un privato con i costi e prezzi medi applicati.


LA CITTÀ DEL FUTURO: GLI INCROCI SENZA SEMAFORI SONO QUASI UNA REALTÀ

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Mai più in coda ad un semaforo rosso, mai più incidenti e traffico scorrevole anche nelle ore di punta. Quanti di voi ci metterebbero la firma? Bene, sappiate che presto tutto ciò potrebbe essere una realtà; grazie infatti all’Intersection Priority Management, la nuova tecnologia a cui gli ingegneri di casa Ford stanno lavorando, gli incroci senza semafori non saranno più solo argomento da film di fantascienza.

Le strade delle nostre città diventeranno “intelligenti”, insomma, e noi potremo viaggiare – stando magari comodamente seduti sui sedili di un’automobile a guida autonoma – senza il minimo intoppo. Il dispositivo in fase di progettazione, infatti, farà in modo che l’autovettura freni in prossimità di strade e incroci, con l’obiettivo di raggiungere proprio quella velocità che serve per oltrepassare l’ostacolo senza problemi, sincronizzandosi automaticamente con le altre auto impegnate nell’attraversamento.

Vediamo meglio insieme come funziona la tecnologia che la casa di Detroit sta mettendo a punto e a che punto sono le sperimentazioni in questo settore.

Intersection Priority Management: come funziona

Lo stimolo che ha permesso ai cervelloni dell’Ovale Blu di buttarsi in questo progetto è partito dall’osservazione di come i pedoni regolano il loro passo quando attraversano una strada. Fateci caso: non si fermano completamente, ma osservano le condizioni del traffico e accelerano o rallentano la loro andatura a seconda della necessità.

In pratica, attraverso un’analisi visiva del campo d’azione riescono velocemente ad individuare il loro “slot” di strada libero che può essere impegnato per l’attraversamento.

Con lo sviluppo dell’Intersection Priority Management, Ford mira a progettare qualcosa di simile, che permetta alle varie automobili che si avvicinano all’incrocio di potersi coordinare e di poter occupare ognuna una slot temporale prestabilito, in modo da affrontare l’attraversamento in modo fluido, senza fermarsi.

L’intelligenza degli incroci senza semafori

Ovviamente perché tutto ciò diventi possibile i veicoli devono essere in grado non solo di comunicare tra di loro, attraverso la tecnologia V2V, ma anche con le infrastrutture, attraverso dispositivi V2X. Come? Attraverso la misteriose “nube”, la rete pWLAN per mezzo della quale è possibile connettersi tutti ad un unico cloud e condividere le informazioni utili per potersi scambiare agli incroci in modo sinergico, senza dover accelerare o frenare improvvisamente.

Dai dati di una recente indagine emergono due cose interessanti; più del 60% degli incidenti in città avviene durante l’attraversamento di un incrocio e ogni anno ognuno di noi trascorre almeno due giorni fermo davanti ad un semaforo rosso.

Tutto ciò, con gli incroci senza semafori, verrebbe felicemente archiviato.

I vantaggi degli incroci senza semafori

Meno incidenti, tempo risparmiato e stress da imbottigliamento sconfitto, dunque.

Non solo, però.

Già queste tre prospettive potrebbero risultare più che sufficienti per spronare la Ford e tutte le altre case automobilistiche che stanno contribuendo allo sviluppo del progetto a proseguire. Tuttavia i vantaggi non finiscono qui.

Il flusso continuo che verrebbe generato, infatti, consentirebbe un abbattimento notevole dei consumi, in quanto frenate brusche, macchine ferme con il motore acceso e accelerate improvvise sparirebbero dal nostro quotidiano e si consumerebbe tutti meno carburante. Per un risparmio economico non indifferente e grandi benefici per l’ambiente.

Le altre tecnologie in fase di sviluppo

Gli incroci senza semafori piacciono a tutti e rappresentano una delle novità più interessanti del settore dell’automotive 2.0. L’Intersection Priority Management è, però, solo uno dei tanti progetti che sono stati portati avanti dalla Casa dell’Ovale Blu, la quale ha potuto approfittare anche dell’aiuto di Sua Maestà e, soprattutto, dei 20 milioni di sterline messi a disposizione dal Governo britannico per sperimentare nuove tecnologie volte tutte a automatizzare i sistemi di guida dei veicoli e a rendere più sicura la vita degli automobilisti di tutto il mondo.

Qualche esempio?

L’Intersection Collision Warning avverte se ci sono incidenti in prossimità dell’incrocio che si sta per raggiungere, il Green Light Optimal Speed Advisory (GLOSA) sa quando scatterà il semaforo verde e consiglia al conducente la giusta velocità di crociera e il Collaborative Parking aiuta a cercare posteggio, tanto per citare i più importanti.

Da aggiungere, per concludere, che non solo Ford sta facendo passi in questa direzione, anche se resta la casa automobilistica che più ha investito in sistemi V2V e V2X. L’interesse per l’automazione delle automobili, come abbiamo avuto modo di illustrarvi in un nostro recente articolo, è ormai trasversale e sono molte le aziende che stanno lavorando alacremente per apportare il loro importante contributo.


Dove noleggiare un’auto: dalle banche al web, i canali sono in aumento

di Marco Castelli

A chi mi posso rivolgere per noleggiare un’auto? Le possibilità per privati e aziende si stanno allargando. Ai tradizionali canali diretti, si stanno aggiungendo quelli indiretti. E internet, che merita un discorso a parte.



Noleggiare un’auto
 è sempre più facile. I canali del noleggio per privati e aziende si stanno infatti allargando in maniera esponenziale, di pari passo con la crescita di popolarità della formula. Ai tradizionali canali diretti, costituiti dalle società di noleggio e, sempre più, dalle Case auto, si aggiungono infatti i cosiddetti canali indiretti, ovvero  i broker, i concessionari e le banche. Un mondo, quindi, molto variegato, che vede sempre più protagonista anche il web, con la sua forza prorompente. 

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A chi mi posso rivolgere, dunque, per noleggiare un’auto? In questo articolo cercheremo di fare una carrellata completa sull’argomento. Partendo da una premessa necessaria: la crescente diffusione del noleggio, testimoniata anche dai dati del Rapporto Aniasa 2017

UN MONDO DELL’AUTO CHE CAMBIA

Un fatto è certo. Il mondo dell’auto e della distribuzione automobilistica stanno attraversando una vera rivoluzione, figlia del cambio delle abitudini d’acquisto della clientela. Abbiamo vissuto tanti decenni nell’era della cultura della proprietà: privati e aziende acquistavano la vettura e la consideravano uno status symbol.

Oggi invece siamo ufficialmente entrati nell’era della cultura del possesso. Un’era in cui il noleggio a lungo termine sta diventando sempre più protagonista della scena. Con la crescita dell’interesse nei confronti della formula, naturalmente, i canali di vendita si moltiplicano. Ecco quali sono i principali. 

Approfondisci: scopri quali sono le 5 formule del noleggio 

NOLEGGIARE UN’AUTO: I CANALI DIRETTI

Partiamo dai canali diretti del noleggio, ovvero le società di renting e le Case auto, quelli da sempre preferiti dalle grandi aziende. Canali che, tradizionalmente, offrono contratti all inclusive, della durata di 3-4 anni. Oggi, però, la proposta si sta evolvendo: noleggiatori e Case auto si rivolgono in maniera importante anche alle piccole e medie imprese e, soprattutto ai privati

In questo caso, i contratti sono più “light”, modulari e offrono solamente i servizi che il cliente chiede. Una dimostrazione di questo trend è il noleggio a medio termine, sempre più in voga in Italia e in Europa. Come abbiamo visto, infatti, già oltre 71mila veicoli sono acquisiti con questa formula, che – peraltro – è talmente flessibile da consentire di restituire l’auto quando si vuole e senza penali.

NOLEGGIARE UN’AUTO: I CANALI INDIRETTI

Ai canali diretti, si aggiungono diversi canali indiretti del noleggio, nati proprio con l’obiettivo di rivolgersi ai target che le Case e i noleggiatori fanno maggiormente fatica a raggiungere, ovvero le piccole e medie imprese e i privati. Un bacino d’utenza molto grande, che ovviamente fa gola agli attori di questo business. Vediamo quali sono i principali canali indiretti. 

CONCESSIONARI

Se fino a qualche tempo fa i concessionari non vedevano di buon occhio la formula del noleggio, oggi la situazione è radicalmente cambiata. Noleggiare un’auto dal concessionario è una possibilità concreta. Anche perchè le società di noleggio forniscono ai dealer gli strumenti per farlo.


Alcuni concessionari, poi, come dimostra il caso di Rent2Go, l’azienda di renting nata dalla joint venture tra il Gruppo Barchetti, Autotorino e la Banca Popolare di Sondrio, si stanno organizzando per fornire direttamente il servizio. Gli ultimi numeri di Aniasa, non a caso, testimoniano che nel 2018 il canale dei dealer ha immatricolato quasi 35mila veicoli a uso noleggio.

Leggi anche: perchè il noleggio può essere un’opportunità di business per i concessionari

BROKER

Parallelamente, cresce anche il canale dei broker. Ovvero società/professionisti che, per conto dei principali noleggiatori, si rivolgono ai clienti sul territorio (in particolare pmi) per offrire la formula del noleggio. 

Per la piccola e media impresa, rivolgersi a un broker significa poter contare un un interlocutore unico, facilmente raggiungibile e in grado di fornire la giusta consulenza per gestire la flotta a noleggio

BANCHE 

Fino a qualche anno fa, il noleggio allo sportello sembrava essere una strada abbandonata. Oggi, invece, il renting in banca è tornato in voga. Qualche esempio concreto? Le partnership tra Bper Banca e Sifà, tra UBI e ALD Automotive, tra Arval e BNL, tra LeasePlan e Unicredit

Anche la già menzionata joint venture tra i top dealer e la Banca Popolare di Sondrio è una dimostrazione lampante del trend. A partire dal prossimo anno, infatti, Rent2Go distribuirà la sua offerta anche tramite gli sportelli bancari. Il vantaggio per il privato e la piccola e media aziende? Avere un interlocutore, la banca, che conosce già e, che, quindi può supportarlo nel conoscere a fondo i benefit del noleggio a lungo termine

Leggi anche: scopri quali sono i servizi del noleggio a lungo termine per i privati

IL CANALE INTERNET

Infine, non possiamo non spendere qualche parola sul canale di internet. Le recenti offerte del Black Friday testimoniano che il noleggio sta diventando un prodotto sempre più smart, vendibile anche e direttamente attraverso il web.

Negli USA, la pratica è già consolidata: si sceglie e si configura l’auto sul divano di casa, attraverso un tablet o un’app per cellulare, si conclude il contratto di noleggio e, successivamente, l’auto viene consegnata, lucida e pronta da guidare. Gradualmente ci stiamo arrivando anche qui in Italia. In attesa di un futuro non molto lontano, internet e le app sono già utilizzabili durante la fase successiva alla stipula del contratto, ovvero come supporto indispensabile nella gestione del veicolo a noleggio.

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Dati mercato auto: novembre ancora in calo, ma in lieve miglioramento

di Marina Marzulli

A novembre il mercato auto italiano continua a rallentare (-6,3%) ma è in lieve miglioramento rispetto ai mesi precedenti. A incidere sulla flessione di quest’ultimo periodo l’entrata in vigore del nuovo standard Wltp

Secondo i dati appena pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a novembre 2018 il mercato italiano dell’auto totalizza 146.991 immatricolazioni, in calo del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2017.

I volumi immatricolati nei primi undici mesi del 2018 ammontano a 1.785.722 unità, il 3,5% in meno rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2017.  “Ricordiamo che ha inciso sulla flessione di quest’ultimo periodo l’entrata in vigore dei nuovi standard sulla misurazione delle emissioni”, commenta Aurelio Nervo, Presidente di Anfia.

Il MERCATO PER ALIMENTAZIONE

CHI SALE

  • Auto a benzina: +27%  nel mese e +6% nel cumulato. La quota di mercato ha raggiunto il 41%.

  • Ibride: + 18% a novembre e + 32% nei primi 11 mesi del 2018. La quota di mercato delle auto ibride, a novembre, è del 5,4%. 

  • Elettriche: + 192% a novembre e + 154% nel cumulato. La quota di mercato di queste autovetture è dello 0,3%. 

CHI SCENDE

  • Auto diesel: -25% nel mese di novembre, con una quota del 44,8%. Da inizio anno il calo delle autovetture diesel si attesta a -12%.

  • Gpl: in calo sia a novembre (-6,5%), sia nei primi 11 mesi del 2018 (-3,5%), con una quota di mercato del 7,1%.

  • Metano: -41%, a novembre, con una variazione positiva nel cumulato da inizio anno (+20%). La quota di mercato delle autovetture a metano è dell’1,3%.  

Leggi anche: Il calo delle immatricolazioni diesel fa salire le emissioni di CO2 in Europa

LE AUTO PIÙ VENDUTE PER SEGMENTO

A novembre 2018, Fiat Panda e Fiat 500 sono le auto più vendute del segmento delle superutilitarie. I due modelli, insieme, hanno una quota di mercato, nel segmento, del 54%.

Lancia Ypsilon è l’auto più venduta del segmento delle utilitarie, di cui rappresenta il 14% del mercato del mese di novembre.

Jeep Renegade e Fiat 500X sono i due Suv piccoli più venduti e rappresentano il 30% di tale mercato, mentre Jeep Compass è il più venduto dei Suv compatti. I modelli del Gruppo FCA rappresentano il 20% del mercato dei Suv di tutte le dimensioni.

Le italiane più vendute

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Sono cinque, a novembre, i modelli italiani nella top ten delle vendite, con Fiat Panda (12.277 unità) ancora in prima posizione, seguita, al secondo posto, da Lancia Ypsilon (4.463), che si mantiene stabile, e da Jeep Renegade (3.608), che sale di ben sette posizioni. Al sesto posto troviamo Fiat 500X (3.334), seguita, al settimo, da Jeep Compass (3.093).

IL MERCATO DELL’USATO

Il mercato dell’usato totalizza 374.356 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a novembre 2018, registrando un calo del 3,6% rispetto a novembre 2017. Nei primi undici mesi del 2018, i trasferimenti di proprietà sono 4.088.999, il 3,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.

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Fonte: FleetMagazine