Nlt. non si ferma più, almeno per un po’.

By Redazione

Un balzo di mezzo milione di euro è il segnale che il NLT ha mandato nel 2016.

Per fornire una chiave di valutazione, basti osservare che nei tre anni precedenti il settore era cresciuto di 400 milioni, passando dai 3,9 miliardi del 2012 ai 4,3 del 2015. Il 2016 ha registrato un +12%, mentre dal 2012 al 2015 l’apprezzamento era stato in totale del +10%.

Complessivamente il giro d’affari è anche di più. Se si tiene conto anche della rivendita dei veicoli usati (un by-product che però pone i noleggiatori come dei grandissimi operatori del mercato dell’usato), il fatturato lo scorso anno è arrivato a 6,5 miliardi, con oltre 600 milioni di crescita sul 2015.

Anche la flotta gestita a fine anno è risultata incrementata di 90.000 unità sull’anno precedente. Anche qui, vale la pena evidenziare come nel triennio precedente la crescita sia stata di 58.000 veicoli.

È un nuovo ciclo di sviluppo che potrebbe continuare per anni su ritmi sostenuti, alimentato da PMI e professionisti e, in prospettiva, dai privati con codice fiscale.

Puoi trovare l'articolo originale al:: http://www.fleetandmobility.it/nlt-non-si-ferma-piu-almeno-un-po/

Noleggio lungo termine senza anticipo: quanto conviene?

BY AUTONOPROBLEM

Anche nel mondo dell’automotive e del noleggio a lungo termine l’innovazione e la tecnologia avanzano a passo spedito, ricordandoci che il futuro è già oggi. Ed il futuro potrebbe essere il noleggio lungo termine senza anticipo, concetto già studiato dalle società di NLT, e divenuto realtà, seppur ancora poco conosciuta dalle aziende e dai privati.

Ma andiamo per ordine, prima di analizzare nello specifico la modalità del noleggio lungo termine senza anticipo, ripercorriamo velocemente gli aspetti principali di un noleggio a lungo termine classico.

Una panoramica generale sul noleggio

ANIASAche si occupa di rappresentare le società di noleggio, ci ricorda le differenze sostanziali tra il comprare un’auto di proprietà e noleggiarla: principalmente, con il noleggio, si può avere l’auto che vogliamo senza investire subito un patrimonio, tutti i servizi come manutenzioni, bollo, assicurazione ecc. sono inclusi nel canone mensile, e quindi si ha anche una certezza dei costi fissi. Tutti i processi sono seguiti dalla società di noleggio, e se a volte il risparmio economico non è strabiliante, dobbiamo ricordarci di quanti pensieri, scadenze e responsabilità ci toglie questa opzione, che lascia solo il piacere della guida. L’unico vero limite del noleggio a lungo termine è l’obbligo di dover rispettare il contratto iniziale fino alla fine (solitamente la soluzione per 3-4 anni è quella più richiesta), con la possibilità in ogni caso, di ricalcolare i contratti con dei conguagli economici.

Ovviamente questa è un’idea non facile da digerire, in un mondo e in una società come la nostra nella quale l’auto è sempre stata vista come un bene di culto, uno status symbol, anche per sottolineare le differenze “di classe” tra una persona e l’altra. Ma fortunatamente in tanti paesi l’auto è concepita solo come uno strumento di mobilità, un mezzo di trasporto, non personale, e se questa ideologia continuerà ad attecchire anche nel nostro territorio, il noleggio diventerà naturalmente l’opzione più vantaggiosa da seguire.

Noleggio a Lungo Termine

Noleggio a Lungo Termine

Il noleggio lungo termine senza anticipo: l’opzione nuova e flessibile

Ora che abbiamo rispolverato velocemente le modalità di un noleggio classico, passiamo ad analizzare le nuove possibilità nate con il noleggio lungo termine senza anticipo. Scopriamo così che tra i vari servizi per utilizzare un’auto non di proprietà, ne è nato uno nuovo chiamato “Ricaricar”, si, proprio come per un telefono, solo che anziché acquistare minuti per parlare, si acquistano chilometri per viaggiare. Ricaricar è a tutti gli effetti un noleggio lungo termine senza anticipo, con il quale si può avere un’auto, oltre che senza anticipo, anche senza maxi rata finale e con IVA, bollo, assicurazione e manutenzioni comprese nella rata mensile. Il prezzo di partenza è di 99€, ma, oltre ai benefici sopra citati, si possono comprare “in corsa” altri pacchetti di km in più se necessario.

Una novità questa introdotta da ALD Automotive, colosso del noleggio a lungo termine, che ha allargato il servizio Ricaricar non solo alle aziende ma anche ai privati, ed i primi riscontri sono stati stupefacenti per le tante richieste arrivate. Ciò fa pensare che potrebbe aprirsi un nuovo capitolo, nella mobilità pay per use, che renderebbe tutto più semplice e accessibile a chiunque.

Ma ALD non è l’unica società ad essersi attivata per creare qualcosa di nuovo, infatti anche LeasePlan, altro colosso del noleggio, ha introdotto il servizio FlexiPlan per aumentare la flessibilità del noleggio lungo termine senza anticipo, dando la possibilità di noleggiare un’auto anche solo per un mese, e di restituirla quando si vuole senza problemi.  E ancora, anche Leasys, concorrente di ALD e LeasePlan, ha introdotto, in collaborazione con Fiat, il servizio Be Free, un noleggio lungo termine senza anticipo, che si può restituire senza problemi dopo un anno e che può essere interamente gestito dallo smartphone scaricando la app dedicata. Unica limitazione, la scelta ristretta, per adesso, a 3 auto:  Fiat 500, Fiat 500 X e Fiat Tipo.

Le prospettive sul futuro

Lo scenario futuro ipotizzabile è che l’auto diventerà definitivamente uno strumento della società, del sistema mobilità, che sarà fondato sul noleggio a lungo e breve termine, il car-sharing, il noleggio lungo termine senza anticipo e su tutti gli altri mezzi di trasporto. Inoltre, il fatto cheoltre alle Case automobilistiche e alle società di noleggio, anche compagnie tecnologiche a livello mondiale come Google ed Uber si stiano interessando e stiano entrando in questo mercato, è un segnale che qualcosa di importante è stato fatto, e qualcosa di altrettanto importante arriverà. Una visione a primo impatto futuristica e a tratti utopistica, ma alla quale ci stiamo progressivamente avvicinando, volenti o nolenti.

Noleggio con il vento in poppa bus e taxi la nuova frontiera per abbattere l’ultimo record

IL 2016 SI È CHIUSO CON GIRO D’AFFARI DI 6 MILIARDI, MAI FATTO MEGLIO PRIMA D’ORA SUCCESSO FAVORITO DALLA RIVOLUZIONE CULTURALE PORTATA DALLA SHARING ECONOMY. IL SETTORE ASPETTA IL VIA LIBERA NORMATIVO PER PUNTARE ALTRI SEGMENTI DI BUSINESS

Marco Frojo

Milano - Il concetto di auto di proprietà, tanto caro agli italiani, oggi non è più sentito come una volta. I servizi di noleggio e car sharing si stanno rapidamente diffondendo, perché i vantaggi di un’automobile “condivisa” sono tali da risultare molto convincenti per un crescente numero di persone. Sul fronte dei parchi macchine aziendali, l’idea di affidare la gestione della flotta a uno specialista dell’autonoleggio si è già fatta largo da parecchi anni: le imprese, costrette a tagliare i costi, hanno individuato nelle autovetture un grande capitolo di spesa che poteva essere facilmente ridimensionato attraverso una migliore gestione del parco auto di proprietà, affidandolo a operatori specializzati. Con queste premesse, che coinvolgono sia il lato consumer che quello business, non stupisce che il settore dell’autonoleggio viaggi da diversi anni con il vento in poppa: i fattori che ne determinano la crescita sono strutturali e destinati a far sentire i propri effetti ancora per molti anni. Senza dimenticare che presto potrebbero aggiungersene altri come, per esempio, la possibilità da parte delle aziende pubbliche di trasporti di noleggiare gli autobus. Il divieto di noleggio, previsto dal Codice della strada, è stato di recente rimosso e c’è da scommettere che molte città vi faranno ricorso, se non altro perché il loro parco veicoli è così vecchio da essere estremamente costoso in termini di riparazioni (i soldi

per l’acquisto di nuovi autobus ovviamente mancano a causa dell’austerity). In un futuro non troppo lontano potrebbe poi essere la volta dei taxi che, almeno per ora, devono essere di proprietà dei tassisti. Secondo i dati raccolti da Aniasa, l’associazione di categoria, l’autonoleggio in Italia ha chiuso il 2016 con un giro d’affari di 6 miliardi di euro (+10,2% rispetto al 2016), un valore che rappresenta il nuovo record di sempre, aggiornando così quello dell’anno scorso. Al raggiungimento di questo risultato hanno contribuito sia il noleggio a breve termine (+4,9% a 1,17 miliardi) che quello a lungo (+11,7% a 4,8 miliardi). Sul fronte delle immatricolazioni la crescita è stata addirittura più decisa: complessivamente sono cresciute del 18,1% a 374.716 unità. Anche in questo caso è stato il lungo termine a fare la parte del leone (+23,4% a 274.877 unità), mentre il breve termine ha fatto registrare un comunque significativo +5,9% (a 99.839 unità). Al 31 dicembre scorso la flotta del lungo termine era composta da ben 674.117 veicoli (+15,2%), mentre la flotta media del breve termine lo scorso anno ha raggiunto quota 161.513 unità (+11,6%). Nel 2016 l’incidenza dell’autonoleggio sulle nuove immatricolazioni ha superato la soglia del 20%. Se il 2016 è stato brillante, il 2017 è iniziato ancora meglio. Nei primi tre mesi dell’anno il giro d’affari è cresciuto del 15,6% a 1,48 miliardi di euro, mentre le immatricolazioni sono balzate addirittura del 20,3% (a 154.000 unità). Oggi ben un’auto ogni quattro è immatricolata da un’azienda di autonoleggio. «I risultati non lasciano spazio a dubbi: qualunque parametro considerato è positivo, la maggior parte, addirittura, è cresciuta a doppia cifra rispetto all’anno precedente; non mi vengono in mente settori, eccetto forse il digitale, che registrano una crescita così forte in maniera costante — ha affermato Andrea Cardinali, il presidente di Aniasa, in occasione della presentazione del Rapporto 2016 — Non siamo più solo l’associazione dei noleggiatori ma, più in generale, della mobilità. Basti pensare che la sezione dedicata al car sharing, costituita recentemente, rappresenta oggi il 95% del mercato e che alla fine dello scorso anno le nostre associate hanno registrato ben 1 milioni di tessere di iscrizione ai servizi di auto condivisa». Nel suo complesso Aniasa ha toccato quota 49 aziende associate. Secondo il numero uno di Aniasa il trend in crescita del settore del noleggio veicoli «è frutto di varie dinamiche convergenti: la crescente domanda di mobilità turistica e di business, il rinnovo e l’ampliamento delle flotte aziendali, la spinta dei veicoli commerciali trainati dal boom dell’e-commerce, la nuova clientela nell’area delle micro-imprese, dei professionisti e dei consumatori privati, cui si è aggiunto il noleggio mid-term e i benefici effetti determinati dalla misura del superammortamento». Proprio il superammortamento, la norma che consente alle aziende di usufruire di un ammortamento pari al 140% del costo sostenuto per l’acquisto di beni strumentali (le auto nel caso dell’autonoleggio), è stata probabilmente la misura per l’approvazione della quale Aniasa si è più spesa negli anni scorsi. Oggi l’associazione guidata da Cardinali chiede che venga resa strutturale e non rinnovata di anno in anno, come sta accadendo. «Le aziende hanno bisogno di prospettive di lungo periodo per investire e crescere — afferma Cardinali — Inoltre, il superammortamento, ha innescato investimenti che altrimenti non sarebbero stati effettuati e ha fatto lievitare gli introiti dell’Erario, a partire dalla maggiore Iva incassata». L’altra grande richiesta di Aniasa è quella di aggiornare il Codice della strada che ha visto la luce nel 1992 dopo una gestazione durata quasi un decennio: «La mobilità sta cambiando rapidamente e un Codice della strada vecchio di un quarto di secolo non è in grado di rispondere alle problematiche di oggi, evidenzia il presidente dell’associazione degli autonoleggi ». Senza contare che in casa Aniasa sta addirittura venendo meno la divisione fra noleggio a lungo e breve periodo; «stiamo ormai procedendo verso servizi innovativi di mobilità integrata», conclude Cardinali. “La crescita è forte e costante” hadetto Andrea Cardinali (nella foto sopra), presidente di Aniasa, in occasione della presentazione del Rapporto 2016

Link all'articolo originale: http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/06/05/news/noleggio_con_il_vento_in_poppa_bus_e_taxi_la_nuova_frontiera_per_abbattere_lultimo_record-167368656/