Noleggio a lungo termine, ALD leader del mercato

Nei primi 9 mesi del 2017 il noleggio a lungo termine ha immatricolato 224.920 veicoli (Passenger Cars più Light Commercial Vehicles), con una crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 del 11,1%

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E' l'ALD Automotive il nuovo leader del mercato del noleggio a lungo termine: da settembre la società controllata da Société Générale è in testa alle vendite. "Il comparto del long rent, però, lo scorso mese - spiegano gli analisti della Datforce - ha rallentato la sua corsa: continua la crescita, ma a ritmo più blando. Nel noleggio a breve termine, invece, più che la domanda è la pressione commerciale del Costruttori a far impennare le immatricolazioni, che a settembre sono cresciute del 70%. Così come nei mesi scorsi le forzature erano state fatte soprattutto sui concessionari per targare km zero, a settembre il canale di spinta è stato il Rent-a-Car.

In ogni caso il mercato del noleggio a lungo termine vola perché nei primi 9 mesi del 2017 il noleggio a lungo termine ha immatricolato 224.920 veicoli (Passenger Cars più Light Commercial Vehicles), con una crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 del 11,1% (sono oltre 22.000 unità in più). Alla chiusura del terzo trimestre, però, il tasso di crescita del comparto è stato inferiore a quello degli scorsi mesi: solamente +3,2%. A crescere di volume sono state le società NLT Top, cioè i player “generalisti”, mentre gli operatori “captive” hanno segnato il passo: -3,6%.

La vera novità di settembre, però, è come dicevamo la leadership di ALD Automotive grazie alla crescita di immatricolazioni durante tutto il 2017 (oltre 10.000 veicoli in più, per una crescita del 27,1%): è passata in testa alla graduatoria, conquistando una market share del 21,8% (era del 19,1% nel 2016, quando occupava la terza piazza.

 
Nel frattempo, con lo slogan "il futuro si può vedere, testare, guidare. Il brivido dell’esperienza di una mobilità innovativa, accessibile ed ecologica" sbarca a Verona, seconda tappa, dopo quella di Monza, del progetto BASE ALD, la famiglia di nuovi strategici “experience point” sparsi sul territorio nazionale e dedicati ai servizi e ai prodotti del mondo degli spostamenti su due o quattro ruote.

"BASE ALD - spiegano all'Ald - è un punto di contatto con la clientela e con il territorio, una vetrina tangibile sui prodotti più innovativi dal punto di vista tecnico ed ecologico e sulle offerte più convenienti per guidare un veicolo, in particolare quelle relative al noleggio, che consente di avere un mezzo nuovo senza doverlo acquistare, risparmiando così sia sull'investimento iniziale sia sui vari oneri di manutenzione, assicurazione e bollo. E' un vero e proprio "portale fisico" quello che apre a Verona, un polo multiservizio che fornisce assistenza completa in tutte le fasi della mobilità: test drive e scelta del veicolo; consulenza sull'offerta; contrattualizzazione; servizi postvendita; consegna, sostituzione e restituzione mezzo; cambi gomme e olio; carrozzeria; ricarica elettrica. BASE ALD è il luogo simbolo della “rivoluzione” della mobilità che ha portato anche i privati - dopo i professionisti e le aziende - a preferire il noleggio di un veicolo rispetto alla proprietà dello stesso".

I broker conquistano spazi

di Rossana Malacart

Il noleggio a lungo termine (Nlt) sta evolvendo rapidamente. A dirlo non sono soltanto i numeri (179.042 veicoli immatricolati nei primi 8 mesi del 2017; più di 10 mila vetture soltanto nello scorso mese di agosto, con un aumento del 20,24%, pari a 30mila veicoli in più, rispetto allo stesso periodo del 2016) ma anche le modalità organizzative di un settore che per intercettare il segmento dei privati, delle piccole e medie imprese e degli artigiani e titolari di Partita Iva utilizza sempre più il canale indiretto, ovvero agenti e broker sul territorio che distribuiscono, in esclusiva o con plurimandato, il noleggio di alcune delle società del settore.

Leasys, Ald, Alphabet, Arval e Leaseplan, per esempio, con modalità differenti, si servono di intermediari commerciali esterni, focalizzando le reti di vendita interne verso il segmento corporate, cioè quello delle grandi aziende. Se solo alcuni anni fa la scelta di una rete quasi inevitabilmente privilegiava dealer e concessionari, oggi il settore del Nlt annovera aziende commerciali specializzate e strutturate al loro interno, in grado di assicurare ai propri mandanti non soltanto il presidio del territorio e del tessuto delle piccole e medie imprese, ma anche la possibilità di sviluppare, relativamente a questo target di clientela, volumi importanti. Tutto questo è possibile grazie all’utilizzo della tecnologia, internet al primo posto, ma anche grazie a investimenti realizzati da agenti e broker che sono titolari di imprese commerciali specializzate nella vendita del noleggio e che grazie alle società mandanti stanno acquisendo un know-how sempre più sofisticato, in grado di conquistare una fascia ampia di utenza e portafogli clienti di tutto rispetto.

In un futuro nemmeno troppo lontano, se dovessero cambiare i rapporti di forza tra società di Nlt e broker, il mercato potrebbe mutare radicalmente: il tessuto oggi frammentato di tante realtà indipendenti potrebbe trasformarsi. Oggi le società di Nlt hanno politiche commerciali che riconoscono agli intermediari, oltre a commissioni su quanto realizzato, anche incentivi e bonus sulla base del raggiungimento dei target di vendita assegnati. Si tratta di somme che permettono agli agenti e broker di gestire le proprie imprese e fare investimenti in innovazione e tecnologie, ma a livello di piccole e medie società. Se agenti e broker arrivassero a consorziarsi, per fare massa critica al fine di ottenere i finanziamenti che il noleggio richiede, potrebbero aumentare il proprio peso contrattuale.

A oggi il mercato vede da una parte i top player, dall’altra un tessuto frammentato di realtà di medie dimensioni, ma in costante aumento, attirate da una crescita della domanda che, soprattutto da parte di privati e piccole imprese sembra senza sosta.

Per capire come si muove il mondo dei broker del noleggio a lungo termine, Arval ed Econometrica hanno messo a punto un osservatorio che ha l'obiettivo di monitorare le caratteristiche fondamentali del mondo dei broker. «L’idea alla base di questa indagine - spiega Dario Casiraghi, direttore di Sme Solutions di Arval (la divisione specializzata nelle piccole e medie imprese e privati) - è capire in che direzione stanno andando i player di questo segmento del mercato, che vede affacciarsi un numero sempre maggiore di operatori, con caratteristiche e professionalità differenti».

La segmentazione di base messa a punto per l’osservatorio, tradotta in una rilevazione destinata a un numero significativo di broker, è basata prima di tutto su una analisi organizzativa. Modalità societarie prevalente, tipo di mandato, modalità distributiva, utilizzo del canale digitale, volume dei portafogli, dimensioni aziendali sono alcune delle variabili necessarie per avere una fotografia attuale di una parte di mercato particolarmente rilevante ed in evoluzione.


Articolo originale su Il Sole 24Ore

Il Noleggio a Lungo e Breve Termine a settembre 2017: ALD leader del “lungo”, il “breve” cresce con le forzature

di Salvatore Saladino

 

Si è conclusa con successo la rincorsa di ALD Automotive verso la leadership del mercato del noleggio a lungo termine: da settembre la società controllata da Société Générale ha sorpassato Leasys. Il comparto del long rent, però, lo scorso mese ha rallentato la sua corsa: continua la crescita, ma a ritmo più blando. Nel noleggio a breve termine, invece, più che la domanda è la pressione commerciale del Costruttori a far impennare le immatricolazioni, che a settembre sono cresciute del 70%. Così come nei mesi scorsi le forzature erano state fatte soprattutto sui concessionari per targare km zero, a settembre il canale di spinta è stato il Rent-a-Car.

IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Nei primi 9 mesi del 2017 il noleggio a lungo termine ha immatricolato 224.920 veicoli (Passenger Cars più Light Commercial Vehicles), con una crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 del 11,1% (sono oltre 22.000 unità in più). Alla chiusura del terzo trimestre, però, il tasso di crescita del comparto è stato inferiore a quello degli scorsi mesi: solamente +3,2%. A crescere di volume sono state le società NLT Top, cioè i player “generalisti”, mentre gli operatori “captive” hanno segnato il passo: -3,6%.

La vera novità di settembre, però, è stato il sorpasso di ALD Automotive nei confronti di Leasys per la prima posizione assoluta nella classifica dei noleggiatori preferiti dai clienti italiani del noleggio a lungo termine. Con il formidabile incremento di immatricolazioni durante tutto il 2017 (oltre 10.000 veicoli in più, per una crescita del 27,1%), ALD Automotive è passata in testa alla graduatoria, conquistando una market share del 21,8% (era del 19,1% nel 2016, quando occupava la terza piazza dietro ad Arval, che era prima ma tallonata da Leasys). Da gennaio a settembre ALD ha targato 49.023 autoveicoli contro i 46.775 di Leasys e i 38.702 di Arval, che mantiene la terza piazza, una posizione che occupa da inizio anno. Ma se per Leasys la piazza d’onore non è una sconfitta assoluta, perché le vendite sono comunque in crescita (+3,8% rispetto al 2016), Arval ha invece fatto segnare un significativo decremento delle nuove targhe: -11% rispetto ai primi nove mesi del 2016.

In termini di market share, ALD ha ora una quota di mercato del 21,8% (+2,7 punti), Leasys del 20,8 (-1,5), Arval del 17,2% (-4,3). Al quarto posto LeasePlan, che finora ha targato 31.238 veicoli e occupa una quota di mercato del 13,9% (+0,3 punti). Complessivamente le “fab4” del noleggio a lungo termine detengono una quota del 73,7%, come a dire che tre noleggi su quattro sono appannaggio di ALD, Leasys, Arval e LeasePlan. Nel restante quarto abbondante del mercato, la battaglia tra i player è assoluta: Volkswagen occupa saldamente la quinta piazza, grazie a una crescita di volumi importante: +23,6%, più del doppio del mercato NLT nel suo complesso; Mercedes(sesta assoluta), invece, arretra del 12,1%, ma si consola con l’ottima performance di Athlon (nona in classifica), società del lungo termine controllata da Daimler, che quest’anno fa registrare un tasso di crescita del 43,5%. Alle spalle di Mercedes c’è Car Server: l’azienda di Reggio Emilia cresce più della media del mercato: +14,9%. Alphabet, controllata da BMW, sale di 8,8 punti percentuali. Nelle posizioni di rincalzo Renault-Nissan, Sifà e PSA, tutte e tre con tassi di aumento delle vendite di forte entità: Renault-Nissan +105,5% (quindi ha più che raddoppiato le immatricolazioni), Sifà +107,3% (è passata da 1.310 a 2.716 targhe), e PSA +248,2%.

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La graduatoria del NLT relativa alle sole Passenger Cars vede una situazione simile a quella del comparto nel suo complesso, mentre nella classifica dei soli Light Commercial Vehicles ALD Automotive mantiene la leadership, ma al secondo posto c’è Arval, azienda tradizionalmente forte nel comparto dei veicoli da lavoro. Leasys è terza, ma questo terzetto è piuttosto ravvicinato (6.468 unità per ALD, 6.049 per Arval e 5.826 per Leasys): non è detto che alla fine dell’anno il podio debba subire qualche cambiamento di posizione.

A tre quarti del cammino del 2017, è giunto il momento di fare delle previsioni per la chiusura dell’anno. A dicembre è molto probabile che il comparto del noleggio a lungo termine superi le 300.000 targhe (lo scorso anno furono 267.000). La leadership dovrebbe essere una lotta a due tra ALD e Leasys, con Arval che dovrebbe recuperare quota negli ultimi mesi, ma senza poter aspirare a posizioni migliori del gradino più basso del podio. Per LeasePlan il quarto posto, consolidato, sarà un buon risultato soprattutto per l’eccellente tasso di crescita fatto segnare rispetto allo scorso anno. LeasePlan, infatti, già a settembre è a sole 5.000 unità in meno rispetto a tutto il 2016.

IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE

A settembre il comparto dei rent-a-car ha fatto segnare un incredibile +70,9% di crescita, passando dalle 5.948 targhe del nono mese dell’anno scorso alle 10.163 di quest’anno. Un formidabile aumento della domanda di noleggio da parte dei clienti leisure e business? Nient’affatto. Si tratta in gran parte di immatricolazioni aggiuntive che alcuni player del mercato hanno fatto per rispondere alle esigenze dei costruttori, che a settembre hanno nuovamente forzato la mano proprio sul canale noleggio a breve termine.

Se a settembre le auto-immatricolazioni di Case e Concessionarie sono un po’ calate rispetto alla media dell’anno (che sono rispettivamente al +78% e +52% nel complesso del 2017), le nuove targhe dello scorso mese prodotte dai noleggiatori a breve termine segnalano un andamento anomalo, in un mese che non è per tradizione uno dei migliori dell’anno. Il confronto sui numeri è inesorabile, a sostegno della tesi di Dataforce: a settembre le Case hanno aumentato le auto-immatricolazioni solo del 18%, mentre il RAC è cresciuto di quasi 71 punti percentuali (contro la media annua del 18,7%). La pressione sul noleggio a breve è confermata anche dai risultati di settembre fatti registrare dai RAC controllati dai concessionari, come vedremo tra breve.

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Leader di mercato è sempre Avis, i cui numeri inglobano anche le immatricolazioni di Maggiore. Con una quota del 29,4%, pari a 46.393 veicoli targati da gennaio a settembre, Avis è cresciuta di 3.792 unità (+8,9%), ma ha perso il 2,7% di market share. Seconda è Hertz, che si mantiene sui livelli di immatricolazioni del 2016 (32.810 nuove targhe contro le 33.216 dello scorso anno). Hertz, ovviamente, scende di quota (-4,2%, passando da una market share del 25 a una del 20,8%). Al terzo posto Europcar, che ha aumentato le immatricolazioni del 3,2%, ma ha anch’essa perso in market share (passa infatti dal 9,9 all’8,6%). Al quarto posto Goldcar (controllata da Europcar), che cresce più della media del mercato (+19,7%).

Nelle posizioni di rincalzo, troviamo invece operatori che hanno fatto segnare aumenti importanti: in ordine di classifica, Rent a Car Italy (+64,6%), Locauto (+20,6%) e Sixt (+87,7%). Tra i noleggiatori di medie dimensioni, Noleggiare e Autovia hanno targato molto di più (rispettivamente +94,7 e +86,4%), mentre De Montis si è mantenuto sui livelli del 2016.

Come accennavamo in precedenza, anche le concessionarie automobilistiche che immatricolano anche a uso noleggio hanno seguito le “indicazioni” delle loro case auto: è evidente la crescita delle immatricolazioni di settembre che hanno fatto registrare un’impennata dell’84,4%. Impossibile che tutte queste vetture siano utilizzate come demo.


Post originale pubblicato su Dataforce.

Namirent: un noleggio a lungo termine per lo Small Business

di Marco Castelli

l noleggio a lungo termine per pmi e privati è un settore dalle enormi potenzialità. Le società di renting ci credono sempre più e nascono nuove realtà sul territorio: proprio al cosiddetto “Small Business” si rivolge Namirent Srl, neocostituita agenzia di noleggio nata da un’iniziativa di Maurizio Bottari, ex direttore B2B e remarketing del Gruppo PSA.

“Negli ultimi sette anni ho affrontato il mondo del noleggio e, in generale, quello delle flotte aziendali da diversi punti di vista – sottolinea Bottari -: in primis, attraverso il supporto alla rete dei concessionari nell’approccio al B2B, quindi tramite lo sviluppo di un prodotto ‘captive’ di noleggio, ed infine, con l’offerta diretta alle aziende”.

L’OFFERTA DI NAMIRENT

Dal giugno scorso, Namirent, tramite il suo sito, si occupa del noleggio a lungo termine per pmi, Partite Iva e privati di auto, moto e veicoli commerciali per conto delle principali aziende di noleggio.

La strada scelta da Bottari è quella della professionalità. “Per questo, da una parte, siamo nati come un’agenzia di noleggio che lavora attraverso il web, ma dall’altra abbiamo già instaurato e stiamo instaurando partnership con alcuni player del mondo retail, come Autouno di Napoli, che hanno un ruolo importantissimo nel loro territorio di competenza” spiega il manager.

Approfondisci: renting ai privati, ecco la formula per scoprire se conviene

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE PER PMI: I NUMERI DI NAMIRENT

L’impatto sul mercato è stato ottimo: parlando solo del canale diretto, il sito di Namirent, nel primo mese di vita (settembre), ha ricevuto oltre 3mila visite, più di 150 contatti, alcuni dei quali si sono già tramutati in contratti.

I veicoli commerciali hanno già un peso importante all’interno di questi volumi. “Ad oggi i veicoli commerciali incidono per il 25% sul totale dei nostri contratti – sottolinea Bottari -: si tratta di un settore in forte espansione, caratterizzato da una clientela che sta mostrando un sempre maggiore interesse per il noleggio. Un comparto che, in aggiunta, richiede davvero una professionalità al 120%”.


Post originale pubblicato su Fleet Magazine

Fiat Tipo S-Design, il tocco in più

Arriva la versione di vertice della gamma

Un pizzico di esclusività su una gamma decisamente popolare. Fiat Tipo sta rinverdendo la tradizione di auto a misura di famiglia della Casa torinese, ma in questʼera di personalizzazioni spinte (perseguita anche in famiglia, vedi Lapo Elkann e le sue creazioni automobilistiche), un poʼ di distinzione ci vuole. Nasce così la Tipo S-Design, sia berlina 5 porte che Station Wagon, la versione più raffinata della gamma.

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Lʼallestimento S-Design aveva già fatto capolino sulla gamma 500 e ora approda su due carrozzerie completamente differenti, che fanno della spaziosità e della versatilità i loro asset principali. Fiat Tipo S-Design vanta di serie i proiettori anteriori Bi-Xeno, più efficienti del 30% rispetti ai fari tradizionali; gli esclusivi cerchi in lega da 17 o da 18 pollici; i vetri posteriori oscurati e le maniglie in tinta carrozzeria. Inedito è il colore di carrozzeria Grigio Metropoli, che si aggiunge agli altri della gamma. Allʼinterno spiccano i sedili in pelle e tessuto tecnico Airtex, con cuciture a doppia ribattitura ed esclusivi di questa versione. Di serie il sistema dʼinfotainment UConnect HD Live con schermo da 7 pollici, che si integra coi sistemi operativi Apple Car Play e Android Auto.

La nuova Fiat Tipo S-Design è offerta con motori a benzina, diesel e doppia alimentazione benzina-Gpl, tutti da 120 CV ed Euro 6. I prezzi partono da 19.840 euro per la versione a benzina, 20.640 per quella a gpl e 21.840 per la diesel. La carrozzeria SW costa 1.400 euro in più, il cambio a doppia frizione DCT 1.500 euro in più. Per il mercato Fiat ha previsto anche le nuove formule di noleggio a lungo termine Leasys e il nuovo leasing per clienti privati Be Lease by FCA Bank, che include la polizza RCA nel canone.


Post originale pubblicato su TGcom24