Il sogno di un noleggio a lungo termine totalmente elettrico sta per diventare realtà e la svolta arriva dal Giappone.
Toyota ha fatto dell’elettrificazione il suo fiore all’occhiello. Pioniera del settore, dopo aver imposto l’ibrido, punta ad una mobilità senza rischi e senza compromessi, una mobilità al 100% elettrica. La multinazionale giapponese ha annunciato che nel 2020, in occasione delle olimpiadi di Tokio, lancerà sul mercato un’auto 100% elettrificata, basata sul modello C-HR ed alimentata da batterie al litio. Il SUV garantirà un range di 300 chilometri reali a ogni ricarica e affiancherà la gamma delle ibride e la berlina a idrogeno “Mirai”. Cruciale, per la riuscita del progetto, sarà il passaggio dalle attuali celle al nichel-metallo idruro agli accumulatori agli ioni di litio più moderni e performanti, presentati sotto coperta della Toyota Prius Hybrid Plug-In, in occasione del Salone dell’auto di Parigi.
La possibilità di una gamma di veicoli totalmente elettrica è la priorità nell’ambito della sperimentazione nipponica ma, di certo, non priva di ostacoli. Il principale problema da affrontare è la batteria. Le attuali batterie ricaricabili agli ioni di litio – quelle presenti su tutti i dispositivi elettronici – utilizzano elettroliti liquidi per regolare il passaggio della corrente elettrica e per permettere il trasporto della corrente tra il catodo e l’anodo. Tale sistema comporta 2 svantaggi:
- la perdita di autonomia, ad ogni ricarica la batteria perde una percentuale della capacità di carica
- l’instabilità, le batterie sono suscettibili alle variazioni climatiche.
Nonostante le migliorie apportate, le batterie al litio rappresentano un vero e proprio limite.
Gli ingegneri Toyota promettono, in tempi relativamente brevi, un salto di qualità. In che modo? Probabilmente con lo sviluppo delle batterie allo stato solido.
Batterie allo stato solido: Cosa sono e come funzionano
Non ci sono stati annunci ufficiali, ma sembra che l’obiettivo della Toyota sia quello di presentare, entro il 2022, un’auto dotata di tali batterie innovative. Si tratta di un progetto piuttosto ambizioso, che prevede dunque la sostituzione delle tradizionali batterie con quelle allo stato solido, al fine di migliorare le prestazioni delle vetture e risolvere, in modo definitivo, le problematiche definite in precedenza.
Le batterie allo stato solido sono attualmente oggetto di una ricerca capeggiata da John B. Goodenough, co – inventore delle batterie agli ioni di litio, e di Maria Helena Braga, senior research alla Cockrell School. L’obiettivo di tale ricerca è quello di riuscire nella realizzazione di tali batterie al fine di migliorare lo stoccaggio dell’energia.
A differenza delle batterie impiegate attualmente, che fanno uso di elettroliti liquidi per trasportare gli ioni di litio dall’anodo al catodo e generare, di conseguenza, energia, le batterie allo stato solido farebbero invece uso del vetro come elettrolita, impiegando così un catodo in metallo alcalino (sodio o potassio).
I vantaggi delle batterie allo stato solido sarebbero davvero notevoli: innanzitutto, richiederebbero un costo di realizzazione inferiore rispetto alle altre tipologie di batterie. Sarebbero poi in grado di accumulare 3 volte più energia rispetto alle batterie agli ioni di litio, con una durata del ciclo di scarica molto più lunga; ciò significa che i dispositivi dotati di questa batteria possono essere utilizzati più a lungo, che la ricarica può essere effettuata in pochi minuti e soprattutto che potranno essere effettuati un maggior numero di cicli di carica e scarica. Ciò risolve dunque uno dei problemi principali delle classiche batterie, che detengono poca autonomia e soprattutto tendono a consumarsi man mano che sono caricate. Infine, le batterie allo stato solido non presentano rischi di autocombustione, problema avuto ad esempio da Samsung per lo smartphone Galaxy Note 7, con un consequenziale e decisivo aumento della sicurezza. Queste nuove ed innovative batterie, infatti, non solo potranno essere utilizzate nell’ambito delle autovetture elettriche, ma potranno essere impiegate anche nella realizzazione degli smartphone.
Si apre così la strada ad un Noleggio a Lungo Termine ecosostenibile, e nonostante l’attesa, le novità dal Giappone fanno ben sperare in una maggiore sperimentazione e più investimenti sull’elettrico in Italia. Magari i nostri ingegneri non resteranno indifferenti al vento d’Oriente.
Post originale pubblicato su Padovanews