Il mercato dell'auto 2018 ha fatto segnare un saldo negativo, ma il noleggio ha totalizzato 435mila immatricolazioni. Un record storico. Il settore, dunque, nonostante il calo verificatosi dopo l'estate, si conferma un pilastro per il comparto delle quattro ruote.
Il mercato dell’auto 2018 ci lascia in eredità due dati di fatto. Primo: complessivamente, nel corso dell’anno, il settore è calato. Secondo: il noleggio, pur con una netta flessione dopo l’estate dovuta a diversi fattori (in primis l’entrata in vigore del WLTP), ha fatto segnare un altro record, 435mila immatricolazioni.
Luci e ombre, dunque. In linea di massima è stato un anno a due velocità: fortissima prima di settembre, lenta nell’ultima parte dell’anno. In questo contesto, però, il noleggio si è confermato ancora una volta indiscutibilmente un vero e proprio pilastro del mercato dell’auto 2018.
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MERCATO DELL’AUTO: LE RAGIONI DEL CALO
Nonostante dicembre abbia fatto segnare un buon +2%, il calo consistente verificatosi trasettembre e novembre ha inciso sul risultato finale del mercato dell’auto 2018: 1.910.000 immatricolazioni, 60mila in meno rispetto al 2017 (-3,1%). Un saldo negativo che un anno fa pochi si sarebbero aspettati, ma che trova la sua ragion d’essere in diversi fattori.
L’entrata in vigore del WLTP, innanzitutto, ha determinato una forte tendenza ad anticipare gli acquisti nei primi otto mesi dell’anno. In più, il rallentamento è stato determinato anche dai ritardi nelle consegne e dalla minore disponibilità di prodotto dovuta proprio alla necessità da parte delle Case di riallineare le gamme alla nuova normativa. C’è poi stato il calo importante delle auto diesel, che analizzeremo meglio nel prossimo paragrafo. Infine, anche la ripresa economica ha subito una battuta d’arresto. Tutti questi elementi, sommati, hanno sicuramente inciso sul settore automotive.
IL TREND DELLE ALIMENTAZIONI
Il 2018 sarà ricordato come un fondamentale momento di svolta per le alimentazioni: le auto diesel, infatti, sono calate del 12,3% in termini di volumi e, in termini di rappresentatività, di 5 punti percentuali rispetto al 2017. Oggi, il loro peso sul totale del mercato è sceso al 51,5%. Non si è verificato, quindi, un crollo come in altri Paesi europei, ma il calo è stato comunque significativo.
Crescono invece benzina (35,5% di rappresentatività) e metano (1,9% di quota), ma soprattutto crescono le auto elettriche – grazie in particolare al noleggio -, che hanno superato quota 5.000 unità, con una crescita del +148%. Chiaro è però che le alimentazioni alternativeda sole non bastano a sopperire il “vuoto di mercato” e le incertezze legate alla situazione del diesel.
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IL NOLEGGIO AUTO PROSEGUE LA CRESCITA
Forte di un trend positivo che prosegue ininterrottamente dal 2014, il noleggio auto non si è fermato. Anzi, ha ottenuto un nuovo record storico di immatricolazioni: 435mila unità (fonte: Aniasa). A dire il vero, dopo l’estate ci attendevamo numeri ancora più roboanti, ma i fattori precedentemente menzionati, su tutti i ritardi nelle consegne dei veicoli, hanno inciso negativamente (scopri perché il noleggio è calato da settembre in poi).
Dicembre, comunque, ha fatto segnare un incremento del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2017 (fonte: Aniasa), e non è un caso che questa ripresa sia coincisa con un saldo positivo del mercato negli ultimi trenta giorni dell’anno. Finalmente, infatti, l’allineamento delle gamme alla normativa WLTP sembra essere cosa fatta e questo aspetto influirà positivamente sul nostro comparto di riferimento già da questo mese. Ci sono i presupporti, dunque, per un 2019 più che positivo.
LE PREVISIONI PER IL 2019
Come sarà, quindi, il mercato dell’auto del 2019? Beh, le associazioni del mondo delle quattro ruote ritengono che non ci saranno grossi scossoni. I numeri rimarranno in linea con quelli ottenuti negli ultimi anni.
Dataforce prevede 1.920.000 immatricolazioni, con una quota dei privati in leggera crescita e una performance positiva del noleggio al lungo termine. Il noleggio a breve termine, invece, è destinato a una leggera flessione, complice un minore ricorso al Rent to Rent (ovvero il noleggio delle auto dalle società del lungo termine), che negli anni scorsi si è rivelato una vera e propria risorsa per il settore.
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Fonte: FleetMagazine