Mobilità in ripresa, mercato in attesa

DI FABRIZIO ROMANO · GIUGNO 2020

Auto in vetta alle preferenze nella fase di ripresa della mobilità post Covid. Il mercato è però ancora frenato dalla crisi economica. Per l’acquisto di un nuovo veicolo molti attendono mosse del governo o incentivi. 2 italiani su 10 pensano al noleggio dell’auto per le prossime vacanze.

Gli italiani stanno ancora limitando i propri spostamenti per lavoro e convivialità. Il “lavoro agile” e la crisi economica influenzano sia gli scenari della mobilità sia quelli del mercato. Molte situazioni e realtà di settore mutano e stanno modificandosi.

Il trasporto pubblico locale, poi, è spesso l’ultima opzione considerata, e di fatto l’auto si conferma protagonista nella nuova mobilità.

Cambiano abitudini e mobilità

Il noleggio, specie a breve termine, e la domanda di car sharing (auto condivisa), sono stati duramente colpiti dall’emergenza Covid negli ultimi mesi. Ma per vari motivi proprio questi settori potrebbero ricevere una spinta positiva nel prossimo periodo. Per le nuove esigenze di mobilità, per l’adozione di protocolli di igienizzazione e la voglia di una “nuova normalità. Per le mutate situazioni sociali, o per i “punti di domanda” che perseverano sul mercato automotive.

Per l’auto condivisa sembra potrà avere un ruolo strategico per le città. Mentre un 20% degli italiani è pronto a noleggiare una vettura per le proprie vacanze. Invece, oltre 8 su 10 avrebbero rinunciato o rinviato l’acquisto dell’auto in attesa di incentivi o di ricorrere a nuove formule.

Indagando tra le previsioni

Sono questi i tempi trattati oggi nel corso di una conferenza stampa voluta da ANIASA. L’Associazione, che in Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, ha voluto dibattere sulla ricerca condotta con la società di consulenza strategica Bain & Company.

L’indagine su un campione rappresentativo di 1.000 residenti nelle città di Roma, Milano, Torino, dice qualcosa. Le abitudini di mobilità dalla fine del lockdown stanno cambiando.

Meno propensione ai bus e ripercussioni dello smart working

Del resto il COVID ha decisamente lasciato il segno. Più della metà delle persone coinvolte ritiene di poter tornare ai precedenti standard di spostamenti pre pandemia solo tra più di 6 mesi. Un quarto non prima di un anno. La maggiore cautela (o timore) riguarda il Trasporto Pubblico Locale. Quasi il 70% del campione dichiara di volerlo utilizzare meno di prima. Il 47% pensa di servirsi di meno anche dei taxi.

3 italiani su 4 pensano di frequentare meno di prima il ristorante e di darsi allo shopping. La metà ritiene di avere meno necessità di spostarsi per il tragitto casa-lavoro nel medio termine. Un altro segnale evidente delle influenze sociali derivate delle soluzioni di telelavoro e smart working.

Car sharing frenato cerca riscossa

Il car sharing, che prima del COVID stava vedendo crescere la base clienti, ha subito una improvvisa battuta d’arresto nei mesi di lockdown. Il 46% degli italiani intenderebbe però utilizzarlo come o più di prima. Altri evidenziano preoccupazioni di carattere sanitario o minori necessità a muoversi per motivi lavorativi (ancora effetto del telelavoro).

Le previsioni sono che il car sharing (auto condivisa) potrà recuperare rapidamente fette di mercato perse negli ultimi mesi. Persino che vada ad ampliare la propria clientela, anche a compensazione delle problematiche relative ai mezzi pubblici.

Chi pensa di noleggiare un’auto per le vacanze

Il noleggio a breve termine si caratterizza in Italia per una forte componente di clientela leisure oltre a quella business. Il 50% degli intervistati dichiara di volerlo utilizzare come o più di prima. Ci sono da superare barriere tipo la variazione delle abitudini lavorative (remote working) o le difficoltà economiche.

Il 72% degli italiani afferma che andrà in vacanza (in 7 casi su 10 in Italia) e il 20% si dice pronto a farlo con una vettura in noleggio.

Acquisti auto in stand-by

L ’84% degli italiani ha rinunciato o posticipato l’acquisto dell’auto in attesa di incentivi o di ricorrere a nuove formule

Chi ha rinunciato o posticipato lo ha fatto per motivi economici (47%) o in attesa di un imminente calo dei prezzi (23%). La decisione dell’acquisto è infatti spesso legato a incentivi e promozioni (70%) e allo sviluppo di strumenti flessibili. In quest’ottica la formula del noleggio a medio e lungo termine, che consente un impegno economico certo nel tempo, rappresenta una opportunità concreta anche per i privati.


Fonte: MotorAge