Automotive

Bonus rottamazione auto e moto 2020: come funzionerà, importo, novità Decreto

Il Bonus scende a 1.500 euro per le auto e 500 euro per motocicli rottamati entro il 31 dicembre 2021

Da Giuseppe Moschella

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Bonus rottamazione auto 2020. Le problematiche connesse ai cambiamenti climatici, sono come non mai nell’ultimo periodo, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, della stampa e dei governi. Il Governo italiano ed in particolare il Ministero dell’ambiente, sta lavorano alla stesura di un decreto legge che dovrebbe prevedere una serie di bonus fiscali, incentivi e detrazioni, per cittadini, aziende e istituzioni pubbliche sensibilizzati verso la causa ambientale.

Ancora non vi è niente di definitivo, vi sono molte proposte, e vi è anche una bozza del provvedimento – Decreto Ambiente o Decreto Clima – che contiene diverse misure, per il contrasto dei cambiamenti climatici. Al 9 ottobre siamo giunti alla quarta bozza, che modifica quanto indicato nelle versioni precedenti.

Il Ministero dell’ambiente sta lavorando, di concerto con il Mef, in quanto il decreto legge “sul clima”, sarà collegato alla prossima Legge di bilancio, attraverso vincoli di spesa e vincoli normativi. La tematica green è infatti uno dei cardini della stagione riformatrice annunciata dal Governo Conte bis, che prevede oltre all’ambiente tutta una serie di nuove misure, tra cui: novità su famiglie e welfare, stop all’aumento Iva, taglio del cuneo fiscale, salario minimo, ecc.

Il testo del decreto, che fino alla fine subirà sicuramente modifiche, contiene proposte e iniziative favorevoli all’ambiente, intervenendo con misure anche urgenti in settori considerati più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di incentivare comportamenti e azioni virtuose nel breve periodo.

Vi sono una serie di proposte che puntano a promuovere lo sviluppo di un’”economia green” per il contrasto dei cambiamenti climatici.

Tra le misure che sono presenti nella bozza del provvedimento, vi sono anche incentivi alla mobilità sostenibile nelle aree metropolitane.

Viene in particolare istituto il programma sperimentale di incentivazione del trasporto sostenibile per la promozione dei servizi di trasporto pubblico locale, e di altri servizi ad essi integrativi, finanziato con le risorse riassegnate nel 2020 al Ministero dell’ambiente, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 30 del 13 marzo 2013.

Scarica qui la bozza del Decreto Ambiente clima 

Bonus rottamazione auto 2020: come funzionerà

Ai cittadini che risiedono nelle città metropolitane (come Roma, Milano, Torino, Catania, Genova, ecc.) le quali sono interessate dalle procedure di infrazione comunitaria (n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015) per la non ottemperanza agli obblighi previsti dalla Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria (superamento dei livelli massimi di concentrazione di sostanze inquinanti nell’aria), e che rottamano autovetture omologate fino alla classe Euro 3 sarà corrisposto un bonus fiscale che si configurerà in un titolo di spesa pari a 1500 euro. (Inizialmente l’importo previsto era di 2.000 euro). Inoltre un bonus di 500 euro spetterà per motocicli fino a euro 2 ed euro 3, sempre rottamati entro il 31 dicembre 2021. 

L’importo di 2.000 euro, previsto all’inizio, è dunque stato ridimensionato.

In particolare, questa la norma contenuta all’Articolo 2 – Misure per incentivare la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane – della quarta bozza del Decreto Clima:

“Al fine di ridurre le emissioni climalteranti, a valere sul suddetto programma sperimentale, i residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla Direttiva 2008/50/CE che rottamanoentro il 31 dicembre 2021autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi, ottengono, nel limite di spesa di cui al comma 1 e fino ad esaurimento delle risorse, un “buono mobilità” pari ad euro 1.500 per le autovetture ed euro 500 per i motocicli rottamati per essere utilizzato, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, nonché di biciclette anche a pedalata assistita. Il “buono mobilità” non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente.

In sostanza il bonus rottamazione – o bonus mobilità – funziona così:

  • credito di 1.500 euro per auto omologate fino a euro 3

  • credito di 500 euro per motocicli omologati fino a euro 2 ed euro 3

in entrambi i casi il bonus vale per chi rottama entro il 31 dicembre 2021.

Bonus rottamazione auto 2020: come utilizzare il credito

Secondo quanto previsto dall’attuale testo, il credito può essere utilizzato dagli interessati, entro i successivi 5 anni, ai fini dell’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, e di altri servizi ad esso integrativi, inclusi i servizi di “sharing mobility” con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi.

> Ecobonus auto 2019: regole, incentivi, quali auto, come chiederlo <

Bonus rottamazione auto 2020: la revoca 

Il beneficio è revocato se lo stesso soggetto, o anche un familiare convivente, provveda all’acquisto, tramite leasing o con noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi.

Bonus rottamazione per taxi e autotrasportatori

Le novità si applicheranno anche ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza, e agli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane che rottamano veicoli Euro 3 o inferiori.

In particolare è riconosciuto per ciascun veicolo, il credito di 1500 euro, utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte.

Anche in questo caso la rottamazione si applica solo nelle citta metropolitane, dove i livelli di emissione di CO2 risultano superiori al consentito, e dunque interessate dalle procedure di infrazione prima citate.

Riduzione sussidi ambientali dannosi

A partire dall’anno 2020, le spese fiscali “dannose” per l’ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi, e ambientalmente favorevoli, istituito presso il Ministero dell’ambiente ai sensi dell’articolo 68 della legge n. 221 del 28 dicembre 2015, sono ridotte nella misura almeno pari al 10% annuo a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040.

Il Ministero deve predisporre tale catalogo annualmente, entro il 30 giugno, avvalendosi anche delle informazioni rese dall’Ispra, dalla Banca d’Italia, dagli altri ministeri, Regioni, enti locali e gli altri centri di ricerca.

I sussidi presenti nel catalogo, sono intesi nella loro definizione più ampia, e comprendono, tra gli altri, gli incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni.

Il documento ha un fine conoscitivo, l’obiettivo è sostenere il Parlamento e il Governo nella definizione delle politiche ambientali tese ad accogliere le raccomandazioni comunitarie e internazionali.

L’ultima edizione del catalogo identifica sussidi favorevoli stimati per il 2017 in 15,2 miliardi di euro, mentre quelli dannosi sono stimati in 19,3 miliardi.

All’individuazione dei sussidi da eliminare gradualmente, si provvederà in sede di legge di bilancio annuale e gli importi che risulteranno, saranno destinati nella misura del 50%, ad uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio, e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili.


Fonte: LeggiOggi

La cultura del noleggio al Congresso nazionale Assodimi – Assonolo

Al Congresso nazionale Assodimi – Assonolo si parla di rental community e delle radici che uniscono tutti i membri di questa comunità.

“La comunità del noleggio – ha aperto i lavori Martina Maltagliati, giornalista Mediaset  si deve fondare su comuni radici tra aziende, non importa se grandi o piccole. Facendo parte della stessa comunità le radici devono essere le medesime. Sono le radici di un albero che, in primavera (diamoci del tempo) porterà dei fiori di sviluppo strategico”.

Tre le radici messe al centro dell’evento:

  • parco

    1. servizi

    2. clienti

L’evento si aperto con i saluti della presidenza. Sul palco Mauro Brunelli, Presidente Assodimi; Marco Prosperi, Direttore Assodimi; Lorenzo Moretti, Responsabile Comunicazione Assodimi; Piero Prenna, Presidente Comunità di San Patrignano.

Vediamo cos’hanno detto all’assemblea.

Mauro Brunelli, Presidente Assodimi

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“Sono agitato, contento e soddisfatto di vedervi così numerosi e vi ringrazio per la vostra presenza.
Il mio desiderio è che stasera tutti ve ne possiate andare con un seme di consapevolezza, che vi possa far capire di potervi mettere in discussione e confrontare con i vostri colleghi per crescere. Quando ho iniziato il mio mandato, 3 anni fa, l’ho fatto chiedendovi di trasmettere cultura. Se siamo qui è perché lo stiamo facendo, vogliamo diventare dei noleggiatori professionali e abbiamo capito quindi l’importanza di mettere cultura nella nostra attività.
Colgo l’occasione per ricordarvi i prossimi appuntamenti che ci attendono: Fiera Ecomondo a Rimini; Fidec (Forum Italiano delle Costruzioni a Milano) e SaMoTer nella mia amata Verona. Assodimi Assonolo significa crescere insieme”.

Marco Prosperi, Direttore Assodimi

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“Dopo il successo dello scorso anno ad H-farm, trovare una location per migliorare e sorprendervi ancora non è stato semplice. Abbiamo scelto questa sede perché comunità è sinonimo di associazione e, qui più che in altri luoghi, possiamo sentirlo. Una comunità per funzionare ha bisogno di regolecomunicazione tra i membri che ne fanno parte e collaborazione… una comunità fatta così non può che crescere e far crescere la comunità, ed è quello a cui puntiamo per la nostra Associazione”.

Lorenzo Moretti, Responsabile Comunicazione

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“Organizzare un Congresso come questo non è semplice, voglio ringraziare i nostri 30 sponsor che credono in noi, supportano le nostre iniziative e ne rendono possibile la realizzazione. Spero che tutti voi possiate apprezzare il loro supporto e accogliere la loro collaborazione”.

Piero Prenna, Presidente Comunità di San Patrignano

“Sono lieto di darvi il benvenuto, grazie per averci scelto.
La Comunità di San Partignano è nata nel 1968, fondata da Vincenzo Muccioli, uomo generoso e altruista che amava la vita. Il suo senso di responsabilità lo portò a fare questa scelta, per dare a tanti ragazzi un’opportunità di crescita personale e professionale. Da quel momento la parola Accoglienza è diventata azione“.


Fonte: ITUTTOFARE

Soluzione automobile: noleggio, sharing o acquisto?

Il mercato italiano delle automobili sta cambiando molto velocemente e offre la miglior soluzione per il proprio stile di vita -e per la propria disponibilità economica-. Infatti, oltre al classico acquisto di auto nuove o usate, ad oggi si possono trovare soluzioni come il noleggio a lungo o breve termine, oppure, lo sharing cittadino. Vediamo quali caratteristiche li accomunano e quali li rendono unici.

Partendo dal noleggio a breve termine, è, forse, quello più adatto a esigenze di breve durata, che vanno da un giorno a più settimane, a una gita fuori porta, a una vacanza o semplicemente alla voglia di togliersi uno sfizio guidando un’auto di lusso per poche ore. I principali vantaggi di questa soluzione sono sicuramente i costi di manutenzione, ridotti al minimo e l’assistenza 24/7. D’altra parte, lo svantaggio più grande riguarda i costi aggiuntivi in caso di superamento del chilometraggio prestabilito al momento della firma del contratto.

Al contrario, il noleggio a lungo termine è quello più apprezzato dai professionisti, dalle aziende e (da quando il settore automobilistico ha reso disponibile questo servizio) dai privati: adatto a chi vuole un’auto sempre nuova e performante senza sborsare grandi cifre. Come nel noleggio a breve termine, si ha il vantaggio dei costi di manutenzione della meccanica e della carrozzeria, compresi nella rata mensile. Non mancano assicurazione RCA e Kasko generalmente vantaggiose.
Il principale svantaggio di questa soluzione è sicuramente il chilometraggio consentito: di norma il limite si aggira attorno ai 12.000 chilometri l’anno. Raggiunto il termine del contratto, si hanno diverse opzioni: restituire l’auto, rinnovare il contratto, oppure acquistarla.

La soluzione più innovativa fra tutte, invece, è sicuramente il car sharing: conviene, innanzitutto. a chi abita in città, potendo sfruttare le soluzioni ecologiche che consentono di viaggiare liberamente in qualsiasi strada, senza il rischio di scontrarsi con restrizioni di vario genere o ZTL. Questa soluzione consiste nel prenotare online l’auto più vicina e pagarne solamente il reale tempo di utilizzo, soluzione estremamente comoda per chi fa brevi spostamenti in città.
I contro di questa soluzione sono, sicuramente, la scarsa disponibilità di questo servizio (disponibile solamente nelle principali città italiane) e la bassa disponibilità di veicoli condivisi; anche il metodo di pagamento non è comodo, poiché può essere effettuato solamente con carta di credito.

Infine, la soluzione più utilizzata dagli italiani (ed anche quella più classica), ovvero l’acquisto di auto nuove o usate. Per quanto riguarda le auto nuove abbiamo sicuramente la sicurezza di avere una garanzia stabile, una sicurezza iniziale di assemblaggio, ma soprattutto la proprietà.
Gli svantaggi più grossi sono sicuramente il prezzo, più alto rispetto ad un’auto usata; le tasse che sono più alte su auto nuove, ed infine il valore, che diminuisce dopo pochi mesi dall’acquisto.

Sulle auto usate, invece, il prezzo d’acquisto è più basso, come si può vedere dai modelli di auto in vendita su BrumBrum, e il valore di mercato non scende drasticamente. Le tasse, come ad esempio l’assicurazione, risultano generalmente più basse.
Gli svantaggi riguardano la sicurezza, poiché i sistemi di ritenuta non sono nuovi e l’inquinamento prodotto da modelli più obsoleti.

Nella scelta delle soluzioni di guida elencate, oltre alla soluzione più adatta per il proprio stile di vita, bisognerà sicuramente calcolare quelli che sono i costi medi, e valutare quella che conviene di più secondo gli spostamenti necessari. Fortunatamente, il mercato automobilistico è molto vasto e consente di scoprire offerte innovative ogni giorno.


Fonte: lettera43

Spese auto 2019: stimati oltre 196 miliardi di euro

di Vincenzo Bonanno

Nel 2019 gli italiani spenderanno ben 196,3 miliardi di euro per l’acquisto e l’esercizio degli autoveicoli. Al primo posto delle spese auto, i carburanti. A seguire, i costi di acquisto e manutenzione. L’incidenza sul Pil della spesa totale per l’auto sarà pari all’11,2%.

Nel 2019 gli italiani spenderanno 196,3 miliardi di euro per l’acquisto e l’utilizzo degli autoveicoli. La cifra include le auto, ma anche i veicoli commerciali

Tra il 2018 e il 2019, tutte le voci di spesa sono destinate a salire, con l’eccezione di quelle relative all’acquisto di veicoli e alle coperture assicurative. L’incidenza sul Pil della spesa globale per l’auto sarà dell’11,2%. Un contributo che certifica l’assoluta centralità del comparto automotive all’interno del sistema economico nazionale.  

Approfondisci: quanto costa possedere un’auto in Italia?

COSTI SPESE AUTO 2019 

Secondo la previsione dell’Osservatorio Autopromotec, quindi, quest’anno la spesa per l’auto sarà di 196,3 miliardi di euro. 

Analizzando le singole voci nel dettaglio, la lista è guidata dalla spesa per i carburanti, che nel 2019 sarà di 62 miliardi di euro. Rispetto al 2018, si registra una lieve crescita (+0,4%), dovuta non a un aumento dei consumi, che anzi risultano in calo, ma alla tendenza generalizzata al rialzo dei prezzi alla pompa. La bolletta petrolifera inciderà, dunque, in maniera consistente sui costi di esercizio dei veicoli. 

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La seconda voce di spesa per importanza è quella relativa agli acquisti dei veicoli, che inciderà per 48,6 miliardi di euro (contro i 50,5 del 2018). Ci si aspetta un modesto calo (-3,8%) dovuto alle previsioni di un mercato 2019 in lieve flessione rispetto all’anno precedente, in termini di immatricolazioni

Terza voce nella lista delle spese auto è quella relativa alla manutenzione e alle riparazioni. L’assistenza post vendita e il service assorbiranno nel 2019 un quinto della spesa complessiva che gli automobilisti dovranno sostenere, cioè 40,4 miliardi (contro i 39,3 del 2018).  

Tra i motivi dell’aumento, la crescita del parco circolante (aumento stimato dall’Osservatorio Autopromotec intorno all’1,1%) e anche l’impennata dei prezzi per la manutenzione e la riparazione (+1,7%). 

Leggi anche: prendere la patente costerà oltre 200 euro in più

LE ALTRE VOCI DI SPESA AUTO 

Al quarto posto della graduatoria delle spese auto ci sono i premi per l’assicurazione RC Auto, incendio e furto. Nel 2019 le famiglie e le imprese italiane pagheranno, per l’auto, 17,5 miliardi (imposte incluse) alle compagnie di assicurazione. Una cifra rilevante anche se di poco inferiore rispetto ai 17,7 miliardi del 2018 (-0,5%). La stima è stata calcolata sulla base della tendenza al calo dei premi medi per le coperture assicurative auto registrata in questi mesi del 2019. 

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Quinta voce per importanza è quella che riguarda i pedaggi autostradali: una spesa pari a 8,4 miliardi di euro, con una crescita dell’1,5% sul 2018, causata dagli adeguamenti tariffari e anche dalle previsioni di un’intensificazione del traffico.  

A seguire, le spese per autorimesse, ricoveri e parcheggi (8,1 miliardi, +1% sul 2018), le tasse automobilistiche (che produrranno un gettito di 6,9 miliardi, +1,1%) e le spese per gli pneumatici (a cui saranno destinati 4,2 miliardi, +2,8%).

INDICE DEI CONTENUTI


Fonte: FleetMagazine

Allarme sicurezza sulle strade italiane

di Ambrogio Paolini

Con un programma che si preannuncia ricco di spunti, analisi e dibattiti animati dal consueto stile provocatorio dell’iniziativa, è stato presentato il nuovo #ForumAutoMotive in agenda il prossimo 29 ottobre a Milano presso l’Enterprise Hotel in Corso Sempione 91, dalle ore 9.00.

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Il primo talk show sarà dedicato a: “Codice della Strada: i (soliti) ritardi della politica”, con la partecipazione di esponenti parlamentari e rappresentanti di Polizia Stradale, Aci, Ania e Asaps per un punto sull’allarme sicurezza che si leva con sempre maggiore forza dalle nostre strade e sulla necessità che questo tema entri con urgenza nell’agenda dei lavori del nuovo Governo, visto che nei dibattiti preliminari non se ne è ancora fatto cenno. Pierluigi Bonora, deus ex machina del Forum lancia la provocazione:

“Le cronache degli ultimi mesi restituiscono un vero e proprio bollettino di guerra con una crescita continua degli incidenti dovuti in particolare alla distrazione da smartphone, alla guida in stato di ebbrezza o in stato di alterazione da stupefacenti. Il rischio reale è che il recente cambio di Governo favorisca un nuovo allungamento dei tempi di approvazione della riforma del Codice della Strada che sembrava ormai vicino alla meta e che avrebbe dovuto imprimere un giro di vite, con sanzioni ancora più dure per i comportamenti più a rischio. Chiediamo con forza al Governo di proseguire, risentendo le parti in causa, il lavoro già impostato portando rapidamente al traguardo la riforma del Codice”.

Tra le nuove misure proposte, e decisamente condivisibili, #ForumAutoMotive ritiene strategico anche l’inserimento dell’insegnamento dell’educazione stradale sin dai banchi delle scuole dell’infanzia, passando per le elementari, medie e superiori, dove educazione civica ed educazione stradale dovrebbero essere insegnate al pari delle altre materie per produrre maggiore consapevolezza nei futuri automobilisti e generare un adeguato senso di responsabilità.platea primo talk show 2018

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Un momento che farà riflettere i presenti sarà quello che vedrà protagonista Valentina Borgongi, Presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, che racconterà la storia di suo fratello ucciso da un ubriaco alla guida di un’auto. Seguirà un approfondimento sul rapporto tra i giovani e la sicurezza stradale.

Nel talk show conclusivo, dal titolo: “L’impegno del settore automotive per contrastare i comportamenti irresponsabili”, rappresentanti del settore delle due, quattro e più ruote, della componentistica e gli stakeholder del comparto, aggiorneranno la platea sui progressi compiuti dall’industria dal punto di vista tecnologico, verso una sempre maggiore sicurezza sulle nostre strade, anche grazie al graduale progresso sul lungo cammino che porterà, in futuro, alla guida autonoma.

Per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti che si registreranno all’evento anche attraverso la piattaforma SIGeF la partecipazione darà diritto 4 crediti formativi.


Fonte: RentalBlog