Coronavirus, 7 italiani su 10 preferiscono auto per spostarsi

Solo 10% tornerà sui mezzi pubblici, cambiano modalità acquisto

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Sette italiani su dieci, superata l'emergenza Covid-19, utilizzeranno l'auto per i propri spostamenti. Solo il 10% tornerà a servirsi dei mezzi pubblici.

Per gli acquisti di nuove auto, complice la crisi economica, gli italiani sono sempre più propensi a servirsi di finanziamenti e nuove formule come il noleggio a lungo termine. Solo uno su tre è disposto ad acquistare la vettura in contanti. Nel processo d'acquisto, poi, cresce l'apertura verso le tecnologie digitali e i contatti, anche serali o di domenica, con il concessionario.

Sono questi i principali trend che emergono dalla ricerca mensile 'Come cambiano le tue abitudini', condotta a cavallo tra i mesi di aprile e maggio da Areté - azienda che si occupa della consulenza strategica - per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità.

L'emergenza Covid-19 sta producendo scenari inediti con gran parte degli italiani, ancora in attesa di riprendere a spostarsi come nei primi due mesi dell'anno, che stanno modificando le proprie intenzioni di consumo. Circa il 90% si dice pronto a muoversi, ma solo su veicoli privati, di mobilità 'individuale'. Al minimo storico la fiducia nei confronti dei mezzi pubblici, ritenuti ora anche poco sicuri sotto il profilo sanitario.

Per quanto riguarda la propensione e modalità di comprare nuove auto, la dura crisi economica e l'impossibilità di immobilizzare grandi capitali che tocca ampie fasce della popolazione portano ad un cambiamento delle formule di acquisto: solo un italiano su tre si dice intenzionato a comprare in contanti l'auto, il 57% intende farlo tramite finanziamento o leasing, l'8% è pronto ad affidarsi al noleggio a lungo termine.

Inoltre, il 70% dichiara di voler avviare da casa la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video (WhatsApp e Skype). Oltre l'80%, infine, è disponibile a ricevere una video-chiamata nella seconda metà della giornata (dalla pausa pranzo in poi), il 15% anche dopo le 20.


FONTE ANSA