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Il mercato del noleggio a lungo termine riaccelera dopo il Covid19

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Il Covid19 aveva momentaneamente frenato il boom del noleggio a lungo termine, dopo i numeri record fatti registrare nel 2019. Tuttavia i dati di Maggio, ovviamente negativi rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente causa lockdown, hanno mostrato un trend di recupero che potrebbe ulteriormente consolidarsi in estate, specie se sarà supportato da politiche di natura fiscale di cui il settore ha bisogno.

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Noleggio a lungo termine: il nuovo modello di utilizzo di un’auto

Solo in questo modo il noleggio a lungo termine, o NLT come viene spesso chiamato per far prima, potrà riprendere i livelli di crescita pre Coronavirus, quando si era imposto come nuovo modello di utilizzo di un’autovettura, cambiando le radicatissime abitudini di molti automobilisti italiani che hanno di fatto abbandonato l’auto di proprietà, scegliendo l’opzione del noleggio a lungo termine che consente di usufruire pienamente della disponibilità di un veicolo, di solito fino a 3 o 5 anni, ma senza la necessità di acquistarlo.

Come funziona il noleggio a lungo termine

Il maggior appeal del servizio NLT consiste infatti nel non dover sborsare una cifra esorbitante per entrarne in possesso, limitandosi a pagare un anticipo di poche migliaia di euro (e a volte neanche quello, visto che spesso è previsto l’anticipo zero) e poi un canone mensile bloccato, del tutto scevro da possibili fluttuazioni (e da maxi-rata finale), che comprende non solo la fruizione della vettura ma tutte le spese fisse legate all’automobile, dall’immatricolazione al bollo, fino all’assicurazione auto e alla revisione periodica. In pratica in capo al cliente restano solo i costi variabili, come carburante, parcheggi, pedaggi e così via.

Vantaggi economici e fiscali del noleggio a lungo termine

Da sottolineare inoltre che con il noleggio a lungo termine non c’è nessun pericolo di svalutazione della vettura (fenomeno invece tipico delle auto di proprietà che dopo pochi anni perdono già la metà del valore): al termine del contratto il cliente è libero di restituire l’auto, rinnovare il noleggio o, meglio ancora, cambiare modello così da averne un altro nuovo di zecca. Anche i vantaggi fiscali risultano particolarmente allettanti: ad esempio i liberi professionisti possono detrarre il 20% dei costi del noleggio, con un limite annuo di 3.615,20 euro. Mentre le società che danno l’auto in uso promiscuo ai dipendenti beneficiano di una deducibilità nella misura del 70% dei costi totali.

pubblicato da Raffaele Dambra


Fonte: Facile.it

Muoversi in auto è la scelta preferita

DI FABRIZIO ROMANO

La scelta di muoversi in auto con veicoli individuali si dimostra la preferita nei nuovi scenari della mobilità. Nel “post restrizioni” causa emergenza Covid-19, l’incertezza e i timori sembrano invece penalizzare i mezzi pubblici. Le tendenze per l’acquisto del veicolo aprono maggiormente al sistema digitale, ma anche a diversificate prospettive commerciali.

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Sondaggi e report danno un’idea sui cambiamenti in atto, come sulle preferenze delle persone per la propria mobilità.

Superata l’emergenza Covid-19, 7 italiani su 10 preferiscono utilizzare l’auto per i propri spostamenti. Solo il 10% ritiene ora di tornare a servirsi dei mezzi pubblici.

Per gli acquisti di nuove auto, complice la crisi economica, gli italiani sono sempre più inclini a servirsi di nuove formule come il noleggio a lungo termine. Solo 1 su 3 è disposto ad acquistare la vettura in contanti.
Nella modalità d’acquisto cresce l’apertura verso le tecnologie digitali e la disponibilità a contatti, anche serali o di domenica, con il concessionario.

Sono questi alcuni dei trend, o delle tendenze, che emergono dalla survey “Come cambiano le tue abitudini”, condotta a cavallo tra i mesi di aprile e maggio da Areté. I dati dell’azienda di consulenza strategica fondata da Massimo Ghenzer portano a delle riflessioni, ma ci danno anche di aggiungere risultati di ricerche dirette da parte di MotorAge e MotorAge.it. Per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità, un panorama più completo lo potete avere dai grafici nella foto gallery in fondo all’articolo.



La situazione in atto, chiamiamola “di emergenza”, sta producendo scenari nuovi o modificati per gran parte degli italiani che devono muoversi con veicoli, spostarsi, viaggiare.

Tra sondaggi e interviste

Areté, nella sua terza survey di maggio, si rifà a 509 interviste in tutte le regioni italiane. 70% uomo e 30% donna, tra 30 e 65 anni.
Circa il 90% si dice pronto a muoversi, ma solo su veicoli privati, di mobilità “individuale”. Muoversi in auto è l’opzione preferita, dunque. Al minimo storico la fiducia nei confronti dei mezzi pubblici, ritenuti ancora poco sicuri sotto il profilo sanitario. Di fatto, una percentuale da considerare nella situazione complessiva del territorio.

Dai dati di MotorAge emerge chiaro come l’affidamento ai mezzi pubblici cambi per regione e comuni. Il 10,47% complessivo tornati alla normalità, a Milano sale sensibilmente a oltre il 20%. Le scelte sono imposte anche dalla situazioni. Che piacciano o meno i mezzi pubblici. Così, Roma che offre meno opportunità all’uso di bici, avrebbe anche un dato superiore al 26%.

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Noleggio a lungo termine: alternativa in crescita

E’ una fase critica per il mercato automotive, praticamente azzerato durante il lockdown e ridotto al lumicino nelle prime settimane di riapertura. I costruttori cercano di offrire nuovi stimoli. Ma anche i clienti si adattano nei confronti delle modalità di acquisto di nuove auto.

La crisi economica è durissima. Calano le possibilità di risparmio e di immobilizzare capitali, per più ampie fasce della popolazione. Secondo gli ultimi dati il PIL del nostro Paese accuserà un +13%. Sono destinate a cambiare le formule di acquisto, o di detenere un veicolo. Si riduce la fascia intenzionata a comprare in contanti l’autovettura, il 57% intende ricorrere a finanziamento o leasing, e l’8% è pronto ad affidarsi al noleggio a lungo termine.

Quest’ultimo dato è però in via di incremento, e già sensibilmente superiore in alcune zone.. Dalle interviste e report di MotorAge , in Lombardia, Piemonte e Lazio, per esempio, va tra il 12 e 13%.

Acquisto in digitale sempre più considerato

Mutano e si adattano ai nuovi scenari anche la modalità di approccio con il venditore e il processo di acquisto dell’auto. Il 70% è ben disposto ad avviare da casa  la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video (tramite applicazione come WhatsApp e Skype). Sempre più clienti sono entrati nell’ottica che un buon uso della tecnologia faciliti la comunicazione. Oltre l’80% predilige effettuare una video-chiamata “commerciale” nella seconda metà della giornata (dalla pausa pranzo in poi), il 15% anche dopo le ore 20.

Per offrire risposte a coloro che preferiscono muoversi in auto, i grandi costruttori si sono preparati ad affrontare i cambiamenti del mercato. Quel mercato che è dettato in parte dall’offerta, ma in gran parte anche dalle “tendenze” sviluppate dalle persone, da tutti noi.


Fonte: MotorAge

Noleggio auto: la riapertura di maggio non basta, Nlt -49% e Rac -92%

di Marco Castelli

I dati di maggio 2020 testimoniano che il noleggio auto e il mercato generale, con la riapertura dopo il lockdown, provano a rialzare la testa: calo più contenuto per il Nlt, ancora consistente (oltre il 90%) per il Rac.

Inutile invocare miracoli: i numeri, anche dopo la fine del lockdown, non possono che essere negativi. Molto negativi. Il noleggio auto, però, a maggio ha leggermente rialzato la testa rispetto agli ultimi due mesi, come il mercato generalequasi 17mila unità immatricolate per il Nlt e poco più di 2.000 per il Rac (fonte: Dataforce)Poco più di 5.000, infine, gli acquisti diretti (proprietà + leasing) delle aziende, in calo del 42% rispetto ad un anno fa.

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Si evidenzia, quindi, una differenza importante tra il noleggio a lungo termine, che a maggio è calato in linea con il mercato, e il noleggio a breve termine, che sta pagando a caro prezzo l’emergenza Covid. Riuscirà il turismo domestico a risollevare il settore quest’estate? Leggi il nostro approfondimento

NOLEGGIO AUTO: I DATI DI MAGGIO 2020

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Per quanto riguarda il noleggio  a lungo terminele rilevazioni di Dataforce parlano di un -49,51% rispetto a maggio 2019. Merito del cosiddetto settore delle società “Top”, che con oltre 10mila unità perde soltanto il 38% nel confronto con lo scorso anno. Complessivamente nei primi 5 mesi le immatricolazioni del Nlt sono quasi 75.000, contro le quasi 134.000 dello scorso anno (-44,19%). 

In generale, il settore a maggio ha pesato per il 16,87% sul totale delle immatricolazioni. 

Leggi anche: le richieste di Aniasa per risollevare il mercato del renting

NOLEGGIO A BREVE TERMINE

Il noleggio a breve termine, invece, continua a soffrire: -92,28% a maggio rispetto a dodici mesi fa, con oltre 26mila immatricolazioni mancanti all’appello (fonte: Dataforce).

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Gli spostamenti limitati hanno fortemente colpito il comparto, che nei primi cinque mesi dell’anno perde il -61,98%, sfruttando peraltro le cospicue operazioni di inflottamento effettuate tra gennaio e febbraio. Nel complesso parliamo di poco più di 46.000 immatricolazioni, contro le quasi 122.000 dello scorso anno. 

NOLEGGIO DI VEICOLI COMMERCIALI 

Anche i veicoli commerciali proseguono il trend in calo, anche se alcuni settori merceologici rimasti operativi anche durante l’emergenza Covid hanno calmierato la crisi: a maggio il canale del noleggio a lungo termine di LCV ha totalizzato 2.665 immatricolazioni (-32,85%), mentre quello del Rac di LCV ha  fatto segnare poco più di 450 immatricolazioni (-70%).  

L’ANALISI DI DATAFORCE

Secondo Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia, “il risultato di maggio mostra tutta la drammaticità in cui versa il comparto automotive. Vendite dimezzate nonostante la riapertura dei concessionari e nonostante le reti avessero in giacenza le vetture da immatricolare accumulate a marzo e ad aprile. Il flusso dei nuovi ordinativi è troppo basso: a giugno il risultato potrebbe quindi essere addirittura peggiore. Più che il Covid, oggi il colpevole della peggiore crisi dell’automotive dai tempi in cui lo si riesce a ‘misurare’ è solo il Governo, che si è dimostrato sordo a qualsiasi istanza proveniente da un settore che produce oltre l’11% del Pil”.

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Coronavirus, 7 italiani su 10 preferiscono auto per spostarsi

Solo 10% tornerà sui mezzi pubblici, cambiano modalità acquisto

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Sette italiani su dieci, superata l'emergenza Covid-19, utilizzeranno l'auto per i propri spostamenti. Solo il 10% tornerà a servirsi dei mezzi pubblici.

Per gli acquisti di nuove auto, complice la crisi economica, gli italiani sono sempre più propensi a servirsi di finanziamenti e nuove formule come il noleggio a lungo termine. Solo uno su tre è disposto ad acquistare la vettura in contanti. Nel processo d'acquisto, poi, cresce l'apertura verso le tecnologie digitali e i contatti, anche serali o di domenica, con il concessionario.

Sono questi i principali trend che emergono dalla ricerca mensile 'Come cambiano le tue abitudini', condotta a cavallo tra i mesi di aprile e maggio da Areté - azienda che si occupa della consulenza strategica - per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità.

L'emergenza Covid-19 sta producendo scenari inediti con gran parte degli italiani, ancora in attesa di riprendere a spostarsi come nei primi due mesi dell'anno, che stanno modificando le proprie intenzioni di consumo. Circa il 90% si dice pronto a muoversi, ma solo su veicoli privati, di mobilità 'individuale'. Al minimo storico la fiducia nei confronti dei mezzi pubblici, ritenuti ora anche poco sicuri sotto il profilo sanitario.

Per quanto riguarda la propensione e modalità di comprare nuove auto, la dura crisi economica e l'impossibilità di immobilizzare grandi capitali che tocca ampie fasce della popolazione portano ad un cambiamento delle formule di acquisto: solo un italiano su tre si dice intenzionato a comprare in contanti l'auto, il 57% intende farlo tramite finanziamento o leasing, l'8% è pronto ad affidarsi al noleggio a lungo termine.

Inoltre, il 70% dichiara di voler avviare da casa la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video (WhatsApp e Skype). Oltre l'80%, infine, è disponibile a ricevere una video-chiamata nella seconda metà della giornata (dalla pausa pranzo in poi), il 15% anche dopo le 20.


FONTE ANSA

Coronavirus e noleggio: ecco come GOcar reagisce al Covid-19

di Vincenzo Bonanno

Per dare fiducia e ottimismo, GOcar anticipa le provvigioni ai suoi agenti, che rappresentano il vero patrimonio dell’azienda. Il noleggio a lungo termine è fondamentale in questa situazione, grazie alla sua convenienza e flessibilità. Con il Coronavirus si prevede un calo dell’utilizzo del trasporto pubblico.

GOcar nasce nel 2005 a Firenze, come società specializzata in soluzioni di mobilità e noleggio a lungo termine di veicoli. Nell’ultimo anno ha completato la propria offerta inserendo tra i servizi proposti anche il nuovo trend del mid-term.

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Una flotta di 6mila auto circolanti in Italia, 3mila clienti, 1300 ordini l’anno, 15 dipendenti e un fatturato di oltre 3 milioni: sono questi i numeri di GOcar, che, come tutto il settore automotive, deve fare i conti con le conseguenze del Coronavirus (-30%). Il suo fondatore, Piero Navone, guarda con positività al futuro: “Bisogna trasformare la crisi in opportunità. Sicuramente quest’ultima metterà in evidenza ed esalterà la professionalità solo di alcuni degli operatori del settore a scapito di qualche improvvisatore. Quindi ci sarà una torta più piccola, ma con fette più grandi”.

LA STRUTTURA DI GOCAR

Fino al 2015, l’attività di GOcar si è focalizzata soprattutto sul web, con collaboratori sparsi qua e là lungo lo stivale. Successivamente si è deciso di stringere rapporti e collaborazioni con nuovi partner che avessero un proprio portafoglio di clienti e prospect, poiché, con il passare del tempo, diventava sempre più importante e fondamentale avere un rapporto personale con i clienti, creando così una rete di vendita capillare su tutto il territorio nazionale.

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Oggi GOcar vanta 29 agenzie: 4 GOcar Point (SiciliaToscanaVeneto e Lombardia), 7 Premium Partner e 18 Partner (Point e Premium generano il 66% sul totale degli ordini).  

GOcar BusinessGOcar VanGOcar for Green e GOcar for Rent sono le quattro business-unit dell’azienda; non solo auto, ma anche veicoli commerciali e motoveicoli.

“Due anni fa abbiamo spostato il nostro focus dal cliente all’agente: lui è il nostro vero patrimonio, la figura in grado di capire ed interpretare le reali esigenze dell’utilizzatore, mettendo a frutto le proprie conoscenze e tutta la propria esperienza”, afferma Navone. 

Approfondisci: il ruolo dei broker nel noleggio auto

INIZIATIVA ANTICRISI

“In questo periodo di lockdown stiamo investendo molto sulla formazione, per migliorare la nostra preparazione ed essere pronti alla ripresa”, spiega il fondatore di GOcar, che aggiunge: “Stiamo perdendo un trimestre di fatturato ma, dopo questa fase, siamo convinti, visto le esperienze passate, che la ripartenza avrà una velocità superiore all’andamento pre-crisi e ci consentirà di recuperare una parte di quanto perso”.

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Per dare un’iniezione di fiducia ed ottimismo agli agenti, che rappresentano il patrimonio dell’azienda, GOcar ha deciso di anticipare il pagamento delle provvigioni fino al 31 luglio. Inoltre in questo periodo di difficoltà è stato anche pensato di premiare i commerciali diretti con un ulteriore bonus.

Leggi anche: chi sono e cosa fanno i broker del noleggio auto a breve termine

LA CONVENIENZA DEL NOLEGGIO

Il noleggio a lungo termine rappresenta un’ottima soluzione per la ripresa: “Consente di non anticipare e immobilizzare capitali, il primo canone viene addebitato abitualmente dopo 1/2 mesi ed è una soluzione alquanto flessibile e personalizzabile, con una durata che varia da pochi mesi fino a 5 anni. Abbiamo già stipulato accordi con costruttori e dealer, per garantire la disponibilità immediata dei veicoli. In più, proponiamo un’offerta completa, a prezzi competitivi, supportata da personale qualificato, preparato e competente”, sottolinea il fondatore di GOcar.

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“Due i trend da cavalcare: il futuro calo dell’utilizzo dei trasporti pubblici e la paura di impegnare liquidità e linee di credito per i servizi di mobilità”, evidenzia Navone.

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