Fabrizio Ruggiero (Europcar Mobility Group): come cambia il Rent a Car dopo il Covid

di Marco Castelli

Il Rent a Car è uno dei settori più colpiti a livello globale dal Covid-19. Cosa sta accadendo in Europa e nel mondo? E quali sono le prospettive di ripresa? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Ruggiero, Deputy Ceo (direttore generale) di Europcar Mobility Group

Le evoluzioni del Rent a Car e della mobilità post Covid, le prospettive di ripresa in Europa e nel mondo, lo status del turismo e del Business Travel: abbiamo parlato di questi temi con Fabrizio Ruggiero, Deputy Ceo (direttore generale) di Europcar Mobility Group ed ex presidente di Aniasa.

Dopo una lunga esperienza nel nostro Paese, da qualche anno Ruggiero ha assunto un incarico di grande rilievo a livello internazionale. In un momento così particolare per il noleggio a breve termine e, in generale, per l’economia globale, è lui l’interlocutore giusto per rivolgere lo sguardo al di fuori dell’Italia e fare il punto sulla ripresa di un settore colpito al cuore dalla pandemia. 

Approfondisci: quale sarà il futuro del noleggio a breve termine Business in Italia? 

LE EVOLUZIONI DEL RENT A CAR E DELLA MOBILITÀ

“Alcuni trend, con il Covid, hanno accelerato e ci aspettiamo che si possano consolidare in futuro – esordisce Ruggiero –: il primis c’è una grande attenzione verso la sicurezza e l’igiene. Ad esempio, per minimizzare i contatti i clienti chiedono sempre più soluzioni desk-less. Secondo: c’è una maggiore richiesta di flessibilità e di prenotazioni last minute”. 

Il terzo punto riguarda, nello specifico, il lato Leisure del Rent a Car“Il turismo, in questo momento, è molto orientato sul cliente domestico, che ha esigenze diverse rispetto al cliente proveniente dall’estero”. 

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PREVISIONI DI RIPRESA 

In tutti i Paesi europei e negli Stati Uniti l’impatto del Covid-19 è stato importante e il settore del noleggio a breve termine si è inevitabilmente fermato. “Vediamo gli stessi trend ovunque. I Paesi che hanno resistito meglio sono quelli con una più forte vocazione domestica (ovvero agli spostamenti all’interno dei confini nazionali, ndr.), come la Germania”. Anche l’Italia, oggi, “viene vista come un Paese che ha gestito bene la situazione”. 

“Per quanto riguarda la ripresa, siamo di fronte a un’estate sottotono ovunque, la flotta di tutti gli operatori del Rent a Car è inevitabilmente diminuita e vediamo una ripresa che con ogni probabilità potrà cominciare tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021“. Per il ritorno alla piena normalità, secondo Ruggiero, servirà però un orizzonte temporale più lungo, ovvero due o tre anni.

TURISMO DOMESTICO

Questa strana estate del noleggio a breve termine è caratterizzata soprattutto dal turismo domestico: secondo una recente stima di Aniasa3 italiani su 10 andranno in vacanza in queste settimane nel nostro Paese con l’auto a noleggio.

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“Lo stesso trend si registra in Europa e nel mondo, ma non è un trend sufficientemente forte per compensare i numeri che solitamente provengono dal turismo internazionale” spiega Ruggiero.

LA FORZA DEL MID TERM

Un altro fenomeno importante che si riscontra a livello europeo è quello del noleggio mid term, che sta diventando una risorsa importante per i player del settore“Per noi di Europcar Mobility Group, il tema è diventato rilevante già prima del Covid, andando a soddisfare una domanda che richiede maggiore flessibilità e vetture nuove – afferma Ruggiero – E questa esigenza esiste in tutti i Paesi del Continente”.

LA RIPARTENZA DEL BUSINESS TRAVEL

Un altro tema legato alla ripresa del Rent a Car è la ripartenza dei viaggi di lavoro“Il Business Travel era già in decrescita negli ultimi anni e il trend sarà gioco forza accelerato dal Covid, che ha spinto ad utilizzare in maniera massiccia le video-conference” risponde il manager. 

L’esigenza di vedersi di persona, comunque, rimarrà. “In Germania e in UK, ad esempio, il Business Travel è già ripartito, ma stiamo parlando ovviamente del Business Travel domestico. In generale, ci aspettiamo una ripresa lenta del settore”. Il ritorno alla normalità? “Non prima del secondo trimestre del prossimo anno” conclude Ruggiero.

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