Il mercato dell’auto ad agosto subisce una nuova battura d’arresto: oltre 3.000 unità in meno rispetto allo stesso mese del 2018. Cala anche il noleggio. E il decremento avrebbe potuto essere più pesante senza un exploit ottenuto dalle km0.
Nuovo semestre, ma il risultato non cambia. Il mercato dell’auto continua a mostrare il “segno meno”: ad agosto 2019 le immatricolazioni, rileva Dataforce, sono state 88.581, contro le 91.590 targhe dell’agosto 2018, pari al -3,29%.
Tremila unità in meno, ma il bilancio avrebbe potuto essere ancora più negativo, se le km0 non fossero tornate a crescere in maniera importante, raggiungendo addirittura il 25% di quota sul totale venduto nell’ultimo mese (oltre 21mila auto-immatricolazioni). Vero che agosto, considerato il periodo di ferie, non fa del tutto testo, ma è altrettanto vero che il trend decisamente poco brillante sta proseguendo ormai da mesi.
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MERCATO DELL’AUTO: IL TREND DEL NOLEGGIO
Dopo mesi positivi (leggi gli ultimi risultati), anche il noleggio a lungo termine ad agosto è calato del -24,26%, dato che complessivamente il settore ha immatricolato poco più di 10mila vetture contro le quasi 14mila di un anno fa (fonte: Dataforce).
Meno pesante il calo del noleggio a breve termine, che ha chiuso il mese con un sostanziale pareggio (-0,25%), sfruttando i benefici determinati dal periodo di vacanza. Fatto sta che le vetture immatricolate dal Rac sono state 3.635, contro le 3.644 dell’anno scorso.
DIESEL SEMPRE IN CALO
Il mercato dell’auto ad agosto fa segnare un altro calo a doppia cifra delle auto diesel, stavolta del -29,58%, mentre le immatricolazioni delle auto a benzina crescono del +44% (fonte: Dataforce). Ormai, come accade da qualche mese, i numeri delle due alimentazioni si avvicinano sempre più.
Tra le alimentazioni alternative, crescono le auto a GPL (+17,6%), le auto a metano (+35,28%) e le auto elettriche, che ottengono un buon +163%, pari a 356 unità in più rispetto ad agosto 2018. Merito dell’ecobonus (leggi cosa pensano i Fleet Manager del provvedimento)? No di certo. Bene anche le ibride, in aumento del +6%, anche se le ibride plug-in (guarda caso quelle incentivate dal bonus) sono calate del 34%.
PICCOLI SUV E CITYCAR AL TOP
Gli unici segmenti a esprimere numeri positivi, in un contesto di calo, sono quelli dei piccoli Suv e delle citycar: se le immatricolazioni delle citycar, sempre secondo le statistiche di Dataforce, sono aumentate del 58,04% (oltre 6mila unità in più rispetto a un anno fa), quelle dei Suv di segmento A e B sono cresciute del 6,8%, superando addirittura le 17.500 immatricolazioni in un solo mese.
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Fonte: Fleet Magazine