Noleggio lungo termine: ecco tutti i vantaggi

Fino a poco tempo fa, almeno fino al 2014, molte grandi aziende del settore dell’autonoleggio non avrebbero concesso facilmente vetture in noleggio a clienti privati.

Tuttavia proprio da quell’anno le cose sono iniziate a cambiare in questo senso: l’azione combinata di un numero di player che hanno sperimentato questa nuova idea commerciale, unito ad un interesse sempre più crescente da parte di questa nuova categoria di utenti, ha portato ad un gran numero di contratti firmati per le aziende.

Possiamo tranquillamente affermare che negli ultimi anni, il settore del noleggio a lungo termine sta diventando sempre più un settore di tendenza. Questo perché il suo bacino di utenti si è enormemente ampliato: mentre prima erano principalmente le aziende a servirsi delle agenzie che si occupavano di noleggio a lungo termine, adesso anche i privati si stanno affacciando in questo nuovo modo di intendere il mercato automotive.

Quello che attira maggiormente è il grande risparmio, questo perché nel canone mensile del contratto di noleggio è compreso tutto. Quando diciamo tutto però, non vogliamo illudervi come tutte le grandi pubblicità che usano il motto “tutto compreso” ma che poi fanno sempre saltare fuori spese non previste, accessori non inclusi e tanto altro. Quando diciamo tutto, intendiamo veramente tutte le spese relative al mantenimento auto: assicurazione, bolli e tagliandi previsti, messa su strada, manutenzione ordinaria e straordinaria, immatricolazione e tanto altro.

L’unica spesa a cui dovrà far fronte il locatore sarà il carburante.

Ma i vantaggi non sono finiti qui: oltre al vile denaro, ha un peso sulla nostra tranquillità anche la preoccupazione di tenere a mente tutte le varie scadenze relative ai pagamenti (fin troppo frequenti) del mantenimento dell’auto. Con il contratto di noleggio a lungo termine tutte le preoccupazioni relative alle incombenze e alle scadenze saranno delegate all’agenzia di noleggio: non dovrete più preoccuparvi di nulla, tutte le scadenze saranno gestite dall’agenzia, potrete dire addio all’ansia di dimenticare qualche scadenza!

Se non pensare alle scadenze è un sollievo per i clienti privati, per le aziende diventa un vero e proprio guadagno, soprattutto in termini di spesa e produttività. Le aziende, da sempre nel settore del noleggio a lungo termine, sono solite noleggiare una grande flotta di veicoli: questo significa che le singole incombenze che ha un normale proprietario di auto verrebbero moltiplicate per almeno 20, 30 veicoli se non di più. La scadenza delle varie pratiche assicurative, del rinnovo dei bolli, per non considerare poi eventuali avvenimenti accidentali sarebbero un impegno con una ripetizione fin troppo frequente. Questo perché una delle auto della flotta avrà bisogno di rinnovare il bollo a gennaio, un’altra avrà bisogno
dello stesso servizio a maggio, altre tre avranno bisogno di un tagliando a novembre e così via.

Ovviamente questo comporta una grande responsabilità ed anche la necessità di affidare tutto il lavoro ad una persona, che non potrà fare altro se non occuparsi unicamente della flotta aziendale. Se invece l’azienda decide di noleggiare un’intera flotta auto, avrebbe non solo la possibilità di ottenere una scontistica di tutto rispetto, ma anche di poter affidare tutte le incombenze e le eventuali problematiche relative ai veicoli all’agenzia di noleggio a lungo termine. Questa prassi coinciderebbe con un aumento della produttività: visto che nessun dipendente dovrà badare a queste incombenze e potranno tutti lavorare all’incremento della produttività aziendale senza distrazioni.

Tornando ai privati, oltre alla liberazione dalle preoccupazioni relative a incombenze e scadenze (che avrebbero influito anche sulle rughe), c’è un altro grande vantaggio: la svalutazione. Le auto a noleggio non sono soggette al normale processo di svalutazione.

Spieghiamoci meglio: il fatto che non siano soggette alla svalutazione non significa che sono auto speciali, semplicemente la svalutazione dell’auto a noleggio non è un vostro problema. Al termine del contratto di noleggio infatti, potrete scegliere di noleggiare un’altra auto, sempre nuova di zecca e dimenticarvi di quella vecchia.

Un altro mito da sfatare è l’idea, abbastanza diffusa, che solo certe auto possono essere noleggiate a lungo termine. Lasciateci chiarire una cosa importante: le auto prese prese con la modalità del noleggio a lungo termine sono nuove, appena uscite dal concessionario, potete scegliere quella che più vi piace, con la motorizzazione più adatta al vostro stile di vita (e di guida soprattutto).

Non lasciatevi ingannare dall’amico, che armato delle migliori intenzioni (sia chiaro), vi dice che possono essere noleggiate solo le utilitarie. Potete scegliere quello che volete, facendo sempre riferimento al budget di spesa che vi siete prefissati.

Sempre in merito a quale tipologia di auto viene noleggiata più di frequente, potete informare il vostro amico, che in realtà i segmenti più contrattualizzati sono i SUV e le auto sportive; anche le utilitarie si difendono bene tra le auto noleggiate, ma non solo quelle più gettonate.

Puoi trovare l'articolo originale al seguente link: http://www.solomotori.it/15062017/noleggio-lungo-termine/12938

JEEP COMPASS: IL NUOVO SUV OFF ROAD IDEALE PER IL NOLEGGIO LUNGO TERMINE

BY AUTONOPROBLEM

Commercializzata in 100 paesi, prodotta in Brasile e presentata al Salone di Los Angeles, è la nuova Jeep Compass, il SUV compatto della Casa americana che arriverà in Italia nel secondo semestre dell’anno intorno a settembre, pronta per il mercato del noleggio lungo termine.

Una Compass rivisitata, mix perfetto tra Renegade e Cherokee

Nuova Jeep Compass

Nuova Jeep Compass

La nuova Jeep Compass andrà ad inserirsi tra la Renegade e la Cherokee, con linee e dettagli che riprendono quelli di modelli precedenti come il frontale con i classici gruppi ottici e luci diurne a LED e l’inconfondibile mascherina a 7 feritoie con archi dei passaruota molto squadrati, tipiche del brand.

Le misure di questa nuova Compass sono leggermente cambiate, adesso è lunga 4.420 m, larga 1.800 m e alta 1.640 m, ed ha un volume di carico che va dai 410 ai 1700 litri che permette sia lunghi viaggi con la famiglia, che escursioni off road con amici. Inoltre è provvista di tetto elettrico panoramico per donare più luminosità e aria fresca, e sedili in pelle comodi ed ergonomici, configurabili nelle diverse versioni disponibili: Sport, Longitude, Limited e Trailhawk. Su quest’ultimo allestimento, c’è da dire che è stato aggiornato con una serie di contenuti per la guida fuori strada come l’assetto rialzato di 2cm, le protezioni della carrozzeria, l’inserto opaco sul cofano e modalità Pietra del sistema Terrain che va a completare la trazione integrale e ottimizzare l’aderenza su ogni tipo di fondo tra cui neve, sabbia e fango.

Il SUV dall’anima off road

Nuova Jeep Compass

Nuova Jeep Compass

Passando alle motorizzazioni, la nuova Jeep Compass ne ha previste 17 differenti a seconda del mercato. In Italia dovrebbe arriva con un motore benzina 1.4 MultiJet Turbo da 140CV con cambio manuale a 6 rapporti e trazione anteriore, o con cambio automatico a 9 rapporti e trazione 4×4; e due motori diesel, un 1.6 Multijet da 120CV con cambio manuale a 6 rapporti e trazione anteriore, o 2.0 Multijet da 170CV con cambio automatico a 9 rapporti e trazione 4×4. Una scelta che dovrebbe soddisfare comunque la clientela di riferimento ed i Fleet Manager che vogliano inserire Jeep Compass nella propria flotta tramite noleggio lungo termine.

Mentre quello che colpisce appena si entra a bordo, apparte il volante con comandi intuitivi, è la plancia nella quale troviamo uno schermo touch da 5, 7 o 8,4″ del sistema Uconnect, con Apple CarPlay o Android Auto per collegare il proprio smartphone. In più, la nuova Compass è dotata di Cruise Control Adattivo, regolatore di velocità, frenata automatica di emergenza, e telecamera posteriore con assistenza al parcheggio.

Interni Jeep Compass

Interni Jeep Compass

Con questa Compass, Jeep punta a rendere il brand ancora più globale attraverso la spiccata vena e le capacità off road 4×4 ai vertici della categoria, l’ottima dinamica di guida e la libertà open-air che i sistemi di assistenza alla guida lasciano al driver.

Un SUV rinnovato, solido e gagliardo, che va ad inserirsi in quel segmento di mercato in competizione con Kia SportagePeugeot 3008 o Volkswagen Tiguan, delle quali non ha niente da invidiare e che è pronto a sfidare nel mercato del noleggio lungo termine.

Puoi trovare l'articolo originale di Auto No Problem al seguente link: http://www.auto-noproblem.com/blog-noleggio-lungo-termine/nuova-jeep-compass/

L’evoluzione della mobilità italiana? Noleggio e car sharing!

di Alessandro Graziadei

Nei primi mesi del 2017 quasi 1 auto su 4 è stata immatricolata per diventare “a noleggio”. Ogni giorno in Italia per ragioni di business e turismo circa 674.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 89.000 quelli del noleggio a breve termine e oltre 17.000 sono quelli che si affidano a servizi di car sharing. Sono questi alcuni dei dati diffusi lo scorso 26 maggio dall’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici (Aniasa) che ha presentato il rapporto “Il Car Sharing in Italia: soluzione tattica o alternativa strategica?” dal quale emerge che “L’ininterrotta crescita dei servizi di noleggio veicoli e car sharing conferma l’evoluzione della mobilità italiana dalla proprietà alla formula on demand”.  È la conferma dello stato di buona salute del comparto, che sta contribuendo al rinnovo del parco auto nazionale, immettendo sulle strade veicoli più sicuri e meno inquinanti e che per l’Aniasa “potrebbero aumentare con una configurazione strutturale del super-ammortamento e con un’estensione dell’iper-ammortamento ai veicoli a basse emissioni e alle infrastrutture di ricarica elettrica”. Un occasione per avviare un circolo virtuoso e più sostenibile del parco auto circolante simile a quello già in corso in altri Paesi Europei.

L’Aniasa ha sottolineato che le attività di noleggio veicoli, reduci da un biennio di aumenti a doppia cifra (+18% nel 2014 e +22% nel 2015), “hanno registrato anche nel 2016 una forte crescita delle immatricolazioni: quasi 375 mila nuove targhe tra auto e veicoli commerciali. Il giro d’affari del settore ha superato la cifra record di 6 miliardi di euro, in espansione del 10% rispetto al 2015, con una flotta complessiva che ha sfiorato le 800.000 unità, pari a 100.000 veicoli in più sull’anno precedente”. Tutto ciò ha portato il settore ad incidere come mai prima d’ora sul mercato dell’auto tanto che lo scorso anno, in Italia, più di un’auto su cinque è stata immatricolata ad uso noleggio. Questi risultati sono per l’Aniasa frutto di varie dinamiche convergenti: “la crescente domanda di mobilità turistica e di business, il rinnovo e l’ampliamento delle flotte aziendali, la spinta dei veicoli commerciali trainati dal boom dell’e-commerce, la nuova clientela nell’area delle micro-imprese, dei professionisti e dei consumatori privati, cui si è aggiunto il noleggio mid-term (la disponibilità dei veicoli da un mese a un anno) e i benefici effetti determinati dalla misura del super-ammortamento”.

Secondo il presidente Aniasa Andrea Cardinali, l’accelerazione dello sviluppo anche del car sharing, “da un lato conferma la centralità delle quattro ruote nel sistema di trasporto nazionale, e dall’altro evidenzia il passaggio graduale da un modello di mobilità individuale fondato sulla proprietà del bene ad uno basato sulla condivisione”.  I dati registrati a fine 2016 danno conto di un fenomeno in grande sviluppo in diverse città d’Italia con un aumento del 70% rispetto al 2015 nella distribuzione di tessere per i servizi di car sharing arrivate a 1.080.000 per una flotta di 6.000 veicoli, un più 33% rispetto all’anno prima. Il rapporto spiega che “L’utente tipo, maschio, 38 anni, è pendolare e lo utilizza per raggiungere il lavoro; possiede in media 2,8 tessere per servizi di car sharing e se ne serve senza preferenze per particolari operatori o modelli, verificando la disponibilità del veicolo più vicino”. Così in Italia grazie all’auto condivisa, quasi 2 utenti su 10 hanno già rinunciato all’auto di proprietà, che presenta costi di gestione più onerosi rispetto al car sharing e viaggiano in compagnia di una o più persone, abbattendo ulteriormente i costi della mobilità e quelli ambientali. 

Se però il car sharing è sempre più diffuso è ancora utilizzato come strumento di mobilità saltuario e sporadico, in alternativa all’auto di proprietà e al trasporto pubblico. “Per trasformare il car sharing da alternativa tattica a soluzione strategica per la mobilità urbana, le Istituzioni nazionali e locali dovrebbero uniformare la normativa sul settore e rendere omogenee le condizioni di utilizzo nelle città” ha spiegato Aniasa. Anche se i dati testimonino lo sviluppo costante del car sharing in città, per Cardinali “Restano alcune rigidità che rischiano di ingessare un mercato fortemente dinamico, con enormi potenzialità di sviluppo per la mobilità, urbana e non solo. Manca innanzitutto una definizione normativa di vehicle sharing, così come una cornice legislativa unica per gli operatori pubblici e privati, i quali oggi si confrontano con regolamentazioni del servizio disomogenee fra una città e l’altra, che creano anche confusione nell’utente finale specialmente quando è in trasferta”. Come testimonia la ricerca, è necessario quindi, un potenziamento delle infrastrutture, prevedendo, tra l’altro, parcheggi dedicati e di scambio intermodale presso stazioni ferroviarie e della metropolitana, centri commerciali, poli universitari e ospedalieri: “vere e proprie isole della mobilità dove l’utente possa cambiare mezzo di trasporto in modo agevole, e soprattutto garantito”.

Ma potendo contare pienamente sul car sharing, gli italiani sarebbero realmente disposti a rinunciare all’auto? Dall’analisi dell’ Aniasa emerge come in realtà l’auto condivisa al momento rappresenta un’opportunità di mobilità aggiuntiva, eventualmente sostitutiva della seconda auto. “Il 43% degli utilizzatori non è ancora pronto ad abbandonare la propria vettura e il 32% lo farebbe se solo potesse affidarsi pienamente al car sharing, ma l’11% ha rinunciato a comprare un’auto e il 6% ne ha già venduta una, passando al car sharing”. È chiaro che l’auto condivisa sta ormai modificando le abitudini di mobilità degli italiani, frutto di esigenze diverse che trovano nel risparmio, nella flessibilità e nella praticità del servizio una risposta che non sempre il trasporto pubblico riesce a dare anche nelle grandi città come Milano e Roma, che si confermano città d’elezione dell’auto condivisa assorbendo l’80% del business nazionale. Ora perché il car sharing diventi una vera alternativa italiana è però necessario che esso si integri pienamente nel sistema mobilità, grazie a leggi chiare e ad una maggiore sinergia tra pubblico e privato. L'economia familiare e quella ambientale, intanto, ringraziano.

Puoi trovare l'articolo originale al seguente link: http://www.unimondo.org/Notizie/L-evoluzione-della-mobilita-italiana-Noleggio-e-car-sharing!-166443

“L’AUTO COME FOSSE MIA”. LUIGI HA SCELTO IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

di Tommaso

Tutti abbiamo bisogno di sentire l’auto “nostra”. La amiamo a tal punto da accettare di dedicare tempo e denaro alla sua manutenzione. Oggi, però, c’è un’alternativa. Pur mantenendo lo stesso amore per la nostra vettura, è possibile svincolarsi da tutte le pratiche relative alla sua gestione.

Con il Noleggio a Lungo Termine, è possibile avere un’auto solo per pochi anni, senza dover pagare bollo e assicurazione e doversi occupare della sua manutenzione. Un trend che sta prendendo sempre più piede anche tra i privati. Lo dimostra la storia di Luigi, giornalista di Roma, che ha trovato la soluzione alle sue esigenze di mobilità nel Noleggio a Lungo Termine di ALD Automotive, tramite il canale retail di Hurry!. Lo abbiamo intervistato per capire meglio le motivazioni di questa scelta

Quanto usi l’auto? Quali sono le tue esigenze di spostamento?

Uso l’auto soprattutto per gli spostamenti casa – lavoro e saltuariamente nel tempo libero. In realtà nel traffico di Roma, per raggiungere velocemente determinate zone nelle ore di punta, uso anche uno scooter. Alla fine percorro con la macchina circa 15mila chilometri l’anno.

Come mai hai scelto la formula Noleggio a Lungo Termine?

Mi sono fatto incuriosire da un collega che mi ha parlato di questa forma di noleggio. Poi mi sono informato per conto mio, ho cercato on line, confrontato siti, comparato le varie offerte e vetture…e alla fine ho contattato Hurry!. Un paio di giorni dopo avevo il preventivo, dieci giorni dopo firmavo il contratto

Che auto hai scelto?

Una Bmw 318d touring, 2.0 diesel, per due anni. Cercavo una tedesca affidabile ed elegante, con spazi familiari visto che ho due figlie, e che mi permettesse di fare qualche viaggio ogni tanto in tutta comodità. E con consumi non esagerati…

Te la saresti comprata nuova?

Confesso di non aver comparato l’opzione ‘nuovo’ con il noleggio a lungo termine. Credo che, a spanne, la perdita di valore di una vettura di quel genere in due anni, pareggi più o meno la rata di noleggio e l’anticipo…. Comunque a parte il discorso economico, era proprio questa mentalità che volevo cambiare: non innamorarsi per tanti anni di una vettura di proprietà, ma di diverse vetture a noleggio ogni due o tre anni. Senza dover pensare ad altro.

Quanto ti pesava la gestione delle pratiche riferite alla tua auto?

Mi pesava soprattutto la manutenzione ordinaria e straordinaria, la gestione di eventuali sinistri: lì in effetti, diventa un carico pesante…non dover pensare a nulla – oppure essere avvertiti se è il caso di pensarci – e poter contare su una rete di assistenza capillare è fantastico!

Che rapporto hai con la tua auto?

In generale, come detto, tendevo ad…affezionarmi. Confesso che vendere la mia auto precedente, una Nissan Qasqai di sette anni, sulle prime mi è un po’ dispiaciuto…ma poi ero soddisfatto del prezzo ottenuto e quindi va bene così. La vettura a noleggio, invece, l’ho appena presa ma la trovo straordinaria: solida, affidabile, con una tenuta di strada pazzesca, silenziosa, confortevole ma anche grintosa. Cerco di tenerla il più possibile pulita e in ordine…figlie permettendo!

Ti mancherà quando dovrai lasciarla?  

Non so…sicuramente sarò curioso di conoscere l’offerta di acquisto…ma spero di resistere e passare a un altro noleggio, ne parliamo tra due anni!

Puoi trovare l'articolo originale al seguente link: http://www.hurrymagazine.it/lauto-come-se-fosse-mia-luigi-ha-scelto-il-noleggio-a-lungo-termine/

I dati sul noleggio a breve termine nel 2016

Autore: Redazione

L’autonoleggio a breve ha vissuto un altro anno di crescita solida, secondo quanto riportato dai dati del rapporto ANIASA, con il giro d’affari che ha addirittura superato l’annata record 2015 (+4,9%, quasi 1,2 mld di euro). Il 71% del giro d’affari riguarda la tariffa base del noleggio, che comprende giorni e chilometraggio; il 24% deriva dalla vendita di accessori come seggioloni per bambini o navigatori satellitari, mentre il restante 5% deriva da tasse e oneri come la gestione delle multe o il mancato ritiro dell’auto prenotata.

Il 2016 è stato anche l’anno record per numero di contratti firmati (5 milioni, +7,6% 2015) e numero di giorni di noleggio (32,5 milioni, +5%), mentre la flotta media ha raggiunto 117.000 veicoli, una crescita del 7% rispetto al 2015.

È stabile il costo del noleggio al giorno, rimasto attorno ai 36 euro. Questo dato è dovuto da due fattori: in primis, la domanda ha espresso la richiesta di noleggi più brevi, che costano di più: I giorni di noleggio nel 2016 sono stati pari a oltre 32,4 milioni (+5%). La durata media dei noleggi è variata del –2,4%, attestandosi a 6,6 giorni. Il secondo fattore riguarda la qualità delle flotte, che ha registrato un calo delle auto di fascia bassa e un aumento di auto di fascia medio alta.

Nel 2016 ogni auto in flotta ha generato proventi per circa 10.000 euro, leggermente più basso (-2,2%) rispetto all’anno precedente.

Il fatturato generato dal business del noleggio di autovetture rappresenta il 95% del giro d’affari totale ed è cresciuto del 4,5%, mentre il noleggio di furgoni, che rappresenta il restante 5%, è aumentato del 13,5%.

Puoi trovare l'articolo originale al seguente link: http://www.rentalblog.it/osservatorio/i-dati-sul-noleggio-a-breve-termine-nel-2016/