Auto elettriche: Duferco Energia spinge l’innovazione

di Marco Castelli

Le auto elettriche sono una delle principali direttrici del futuro delle quattro ruote. Se ne è parlato nei giorni scorsi all’Autopromotec Conference 2018, andata in scena a Bologna.

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Quando si parla di mobilità a zero emissioni, è impossibile non far riferimento al ruolo (decisivo) degli operatori del mercato energetico. A loro, in partnership con le Case automobilistiche, spetta il compito basilare di alimentare la rete delle infrastrutture di ricarica.

Abbiamo incontrato, a questo proposito, Sergio Torre, responsabile Business Development di Duferco Energia, che ci ha spiegato i progetti e la visione della società sul futuro delle auto elettriche.

DUFERCO ENERGIA E LA CRESCITA DELLE AUTO ELETTRICHE

“Abbiamo iniziato nel 2013 a lavorare in questo settore e oggi ci possiamo definire i secondi operatori a livello nazionale (i primi tra i privati): abbiamo una rete di ricarica di oltre 1.000 punti” spiega Torre.

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Una caratteristica importante, per Duferco Energia, è il servizio qualificato. “Pensiamo che l’utente della mobilità elettrica abbia bisogno di aiuto e, quindi, con il nostro help desk h24, proviamo a supportarlo in tutte le esigenze” sottolinea Torre. Per Duferco è molto importante la clientela straniera (in alcuni Paesi europei, l’auto elettrica è già decisamente più diffusa rispetto all’Italia) e la società rivolge “un occhio particolare alle flotte aziendali”, riconosciute come il volàno principale verso le auto elettriche.

Per venire incontro alle esigenze dei clienti, rivela il manager, “stiamo installando una rete di ricarica ‘Fast Charge’ e abbiamo introdotto il roaming internazionale, che consente agli utenti Duferco di ricaricare il proprio veicolo elettrico in tutta Europa”. Abbattere le barriere, dunque, è una priorità.

IL VERO PONTE? È L’IBRIDO PLUG-IN

In materia di futuro delle motorizzazioni, Torre ha le idee chiare. La domanda di partenza sorge spontanea: l’ibrido, che è in grande crescita sul mercato, può essere davvero considerato un ponte verso le auto elettriche? “L’ibrido puro serve a poco – risponde senza giri di parole il responsabile Business Development di Duferco Energia -, forse è più una ‘sostituzione’ del diesel, mentre la risposta è sì per l’ibrido plug-in, anche se è più costoso dell’elettrico e ha una dipendenza dalla ricarica ancora più, perché ha poca autonomia”.

In conclusione, però, già oggi la vettura elettrica, secondo Duferco Energia, deve essere considerata una realtà praticabile. Occorre crederci, ovvero puntare sull’auto a zero emissioni e, in questo senso, il ruolo delle flotte aziendali sarà molto importante.