Noleggio a lungo termine si chiede intervento dell’AGCM

450 mila nuove immatricolazioni dal 2017 ad oggi. Il boom del noleggio a lungo termine è nell'onda piena dell'espansione. Federcontribuenti: ''le società NTL violano l'articolo 20 del codice del consumatore. Chiediamo al Garante della Concorrenza e del Mercato di intervenire''.

di Patrizia Del Pidio

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La Federcontribuenti, richiamata da diversi associati che hanno lamentato una differenza importante tra il canone mensile preventivato e quello contrattualizzato, si è fatta fare diversi preventivi per una eguale utilitaria dalle maggiori società di NLT: ”le società di NLT propongono sul proprio sito il noleggio a prezzi stracciati evidenziando solo la rata mensile, esclusa IVA, omettendo tutti gli altri costi che il consumatore si troverà a versare al momento della firma. Un concetto deve essere chiaro, nessuno vi regala nulla – lo scopo è guadagnare”.

L’art. 20 del codice del consumatore ” vieta le pratiche commerciali scorrette vale a dire quelle pratiche omissive che inducono il consumatore a prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso”. Specifica il Presidente della Federcontribuenti Marco Paccagnella: ”il consumatore viene indotto al preventivo o al contatto perché spinto dalle offerte presentate sulle vetrine dei vari siti o dei volantini dalle società di NLT per poi vedersi presentare un contratto con un canone mensile raddoppiato rispetto all’offerta evidenziata sul volantino o sul sito”.

Utilitaria base, rata mensile da 170 euro esclusa IVA per 48 mesi e 60 mila KM.

In questa formula non c’è l’anticipo ma ci sono costi aggiuntivi in caso di manutenzione e penale risarcitoria per i sinistri. ”Poi alla stipula del contratto inseriscono i costi nascosti, come la franchigia e l’IVA, con una rata mensile che aumenta anche del 50%. Così un 69 cavalli verrà a costare dopo 48 mesi circa 12 mila euro”.

Altro esempio su auto di grande cilindrata: canone mensile 1.258,00 + IVA 1.534,76 x 36 canoni per un prezzo finale pari a 55.251.

”Il consumatore viene convinto alla stipula del contratto ammaliato dall’avere incluso la RCA e il bollo auto e la manutenzione, ma il rischio è un altro. Se per mille motivi, di salute o di lavoro, smetto di avere uno stipendio posso lasciare la mia macchina in garage, posso anche non pagare la RCA. Se per gli stessi motivi non posso pagare questo canone mensile io finisco dritto dritto nel recupero crediti con tutto quanto consegue”.

La Federcontribuenti per tanto consiglia di:
”Controllare il contratto prima di firmarlo leggendo bene i costi finali e i servizi inclusi. In particolare quale addebito scatta a vostro carico se causate un incidente o in caso di furto; quali costi sono inclusi per la manutenzione straordinaria e ordinaria o danni anche lievi al veicolo e farsi due conti sul costo totale e finale”.