Come va il mercato auto italiano? Le classifiche per canali di vendita

Una panoramica delle classifiche di vendite dei marchi per ogni singolo canale, dai privati ai km0, per comprenderne meglio le dinamiche

Andrea Tartaglia

Mercato_auto_EU-kN0C-U3501809537229GjC-528x329@Gazzetta-Web_528x329.jpg

I numeri relativi alle immatricolazioni di automobili in genere permettono di capire quali marchi vendono di più, ma spesso offrono solo la visione complessiva, quella del totale di vetture vendite e immatricolate. Il mercato, però, è comporto da diversi canali di vendita, ognuno con le sue dinamiche e ognuno con la propria profittabilità.

Iniziamo con il dire che sono quattro i canali utilizzati per immatricolare una vettura: privati, società, chilometri zero e noleggi.

Anche se, come vedremo tra poco, non sono tutte vendute all’utilizzatore effettivo le auto che ricevono una targa. L’andamento di ognuno di questi sottoinsiemi e il dato complessivo ci dicono qual è lo stato di salute del mercato auto nazionale, per questo abbiamo analizzato le immatricolazioni dei primi undici mesi del 2019 suddivise per canale in rapporto alle immatricolazioni totali di ogni singolo marchio.

Il mercato auto si divide in quattro canali di vendita, quello dei privati pesa oltre la metà del totale

Il mercato auto si divide in quattro canali di vendita, quello dei privati pesa oltre la metà del totale

QUATTRO CANALI DIVERSI

Il canale di vendita “privato” è quello che raggruppa tutte le auto immatricolate ad una persona fisica, per dirla in maniera burocratica quelle contraddistinte da un codice fiscale e dall’uso privato del veicolo. Si tratta di un dato di fondamentale importanza, perché riguarda le famiglie italiane e quindi rappresenta un valido indicatore dei consumi. Da solo ha una quota di mercato pari al 57,1% nel 2019.

Il canale “azienda” che raggruppa le vendite a persone giuridiche contraddistinte da una partita iva come società, professionisti e agenti di commercio. Tiene conto sia degli acquisti che dei leasing, ma non include le auto aziendali prese a noleggio dalle società, che confluiscono del canale di vendita dedicato. “Pesa” per una quota di mercato del 5% rispetto al totale.

Quello delle “autoimmatricolazioni” è canale di vendita anomalo - perché riguarda le auto targate da concessionari e case auto – ma rappresenta il 13,5% delle immatricolazioni totali. Alcune vengono utilizzate nell’esercizio di impresa come aziendali (date in uso a dipendenti o dimostrative per test drive). Altre diventano “Km zero” perché non utilizzate - di fatto rimangono ferme in attesa di essere rivendute come usate, di qui la definizione – servendo solo a raggiungere i target di mercato.

Il canale “noleggio”, infine, si compone di due sottoinsiemi: quello a “breve termine” – che raggruppa le auto acquistate dai noleggi di breve durata, che le tengono generalmente dai 12 ai 18 mesi – e quello a “lungo termine”, che interessa vetture date in locazione per periodo compresi tra i 24 e i 60 mesi. Hanno una quota di mercato rispettivamente del 7,5% e del 14,7%.

Privati-kN0C--344x520@Gazzetta-Web_528x329.jpg

PRIVATI

Sopra la classifica con vendite a privati da gennaio a novembre 2019

Partiamo dall’analizzare le immatricolazioni del canale vendita privato tra gennaio e novembre dell’anno corrente. Rispetto allo stesso periodo del 2018 il segmento è cresciuto leggermente – lo 0,4% in più – mostrando un timido seppur incoraggiante progresso. Inoltre, la crescita delle formule di noleggio dedicate ai consumatori ha sicuramente fatto travasare un po’ di vendite verso il canale del noleggio a lungo termine.

Porsche, Lamborghini e Ferrari occupano le prime tre posizione, segno evidente che auto di un certo tipo si preferisce intestarle ad aziende, magari tramite leasing. A conferma di questa tendenza, nella classifica seguono Tesla, Maserati e Land Rover. Lancia, Opel, Dacia e Suzuki sono i marchi meno acquistati dalle aziende, a parte Opel hanno gamme di modelli piccoli e dal posizionamento specifico: Suzuki è nota soprattutto per le doti fuoristradistiche, Dacia per il prezzo “low cost”, mentre Lancia ha solo la Ypsilon in listino.

Autoimmatricolazioni-kN0C--344x520@Gazzetta-Web_528x329.jpg

AUTOIMMATRICOLAZIONI E KMO

Sopra la classifica con vendite sul canale della autoimmatricolazioni da gennaio a novembre 2019

—   

Quello delle autoimmatricolazioni, più che un canale di vendita è una valvola si sfogo che permette a case auto e concessionari di generare volumi di immatricolazioni pur senza aver ancora venduto l’auto al cliente finale, privato o società che sia. Tolte le vetture effettivamente utilizzate per l’attività delle aziende del settore, le altre che rimangono ferme in attesa della vendita, che finisce conteggiata come usata, visto che l’auto a km zero è già targata viene effettuato un passaggio di proprietà.

Lo scopo delle autoimmatricolazioni – in calo nel del 13% nel 2019 - è quello di centrare i target di vendita e maturare i relativi bonus, di conseguenza la classifica di questo segmento va letta al contrario: fa meglio chi ha percentuali basse di autoimmatricolazioni, come Suzuki, Porsche, Ford, Tesla e Kia. Tra i marchi che nel 2019 hanno targato molto tra case e concessionari spiccano Lamborghini, Mini, Smart, BMW e Lancia. In termini di valori assoluti sono significative le 12.843 autoimmatricolazioni di BMW così come le 14.457 di Jeep o le 18.164 di Peugeot, marchi di successo che non hanno bisogno di spingere sui volumi.

Noleggio_BT-kN0C--344x520@Gazzetta-Web_528x329.jpg

NOLEGGIO A BREVE TERMINE

Sopra la classifica con vendite sul canale del noleggio a breve termine

—   

Quando noleggiamo una vettura per un breve periodo, da poche ore a qualche settimana magari per le vacanze o per lavoro utilizziamo una delle tante auto delle aziende di noleggio a breve termine. Un settore che impiega modelli di tutti i tipi: dalle citycar ai modelli premium, fino alle auto di alta gamma incluse quelle supersportive, proposte da aziende specializzate oltre che dalle multinazionale note.

E in effetti, a guardare le immatricolazioni del segmento – cresciute del 4,7% quest’anno - scopriamo che in cima agli acquisti dei noleggiatori a breve termine ci sono Jaguar, Fiat, Audi, Smart, DS e Renault. Una pattuglia di marchi molto eterogenea, come d’altra parte i marchi che chiudono la classifica: Mitsubishi, Tesla, Honda e Suzuki.

Noleggio_LT-kN0C--344x520@Gazzetta-Web_528x329 (1).jpg

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Sopra la classifica con vendite nel canale del noleggio a lungo termine da gennaio a novembre 2019

—   

L’ultimo canale di vendita – non certo per volumi – è quello del noleggio a lungo termine, una formula alternativa alla proprietà del veicolo che dopo aver conquistato importanti fette di mercato tra le aziende sta iniziando ad attirare anche utenti privati, per i quali sono sempre di più le offerte dedicate. Se parliamo di numeri assoluti, i principali fornitori del canale Nlt sono Fiat (46.829 immatricolazioni), Volkswagen (22.679) e Audi (18.082): un costruttore generalista, un semi-premium e uno premium.

Nel 2019 le immatricolazioni di auto destinate al noleggio di lungo periodo sono cresciute del 5,6%, a spiccare nella classifica del segmento sono Alfa Romeo, DS, Audi, Volvo e Smart. Anche in questo caso c’è molta eterogeneità di marchi dal momento che è il cliente a scegliere il modello da noleggiare e tutti i modelli possono essere richiesti, Tra i meno attici nel noleggio di lungo periodo ci sono Hyundai, Suzuki, Mitsubishi e Dacia.


Fonte: La Gazzetta