Prosegue il periodo d’oro per il noleggio a lungo termine, che dura da dopo l’estate: le statistiche di Dataforce sottolineano il risultato record di novembre (+48% in termini di immatricolazioni), spinto anche dal timore dell’aumento della tassazione sulle auto aziendali.
Non c’è due senza tre. Il noleggio a lungo termine, dopo un settembre e un ottobre in grande crescita (rispettivamente +37,7% e +29,97%), a novembre si è ripetuto. Le statistiche di Dataforce parlano addirittura di un altisonante +48,84%, con 27.046 immatricolazioni contro le 18.171 di un anno fa.
Un risultato che spinge in alto il consuntivo annuale: nei primi 11 mesi del 2019, il noleggio auto a lungo termine ha fatto segnare oltre 262mila unità, contro le oltre 245mila del 2018.
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NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: LA CRESCITA DI NOVEMBRE
Nello specifico, il noleggio a lungo termine, a novembre, è cresciuto grazie alle performance delle captive (ovvero le società controllate delle Case auto), che hanno più che raddoppiato le consegne: +125,85%, mentre i generalisti top, come sottolinea Dataforce, hanno fatto registrare una crescita più contenuta: +10,27%.
Una crescita di dimensioni così rilevanti conferma, certamente, lo stato di salute del comparto, che dura da anni, ma è anche frutto dell’ipotizzato aumento della tassazione sulle auto aziendali, poi fortunatamente non confermato dalla Manovra 2020 (leggi il nostro approfondimento). E’ chiaro infatti che il timore ha spinto molte aziende ad anticipare la sottoscrizione dei contratti, con un conseguente impatto positivo sui numeri.
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L’ANDAMENTO DEL 2019
In generale, nel 2019 il noleggio a lungo termine non ha avuto un andamento del tutto lineare, a causa di fattori esterni ben precisi: l’inizio dell’anno, condizionato dall’ecotassa e dall’ecobonus (scopri qui l’opinione dei Fleet Manager sull’incentivo) e dall’incertezza economico-politica, è stato negativo, in termini di immatricolazioni, mentre i mesi successivi, fino a luglio sono stati positivi.
Agosto, complici le ferie e la crisi estiva vissuta dal Governo, ha fatto segnare una leggera battuta d’arresto, mentre da settembre la corsa del noleggio è ripartita. E non si è più fermata.
“Dopo il farneticante percorso del provvedimento sul fringe benefit finalmente moderato dal forte e deciso intervento di tutta la filiera. Resta comunque sconfortante l’incompetenza del Governo su molti dei provvedimenti in discussione nella Legge di Bilancio, ed è specchio della pochezza della sua classe dirigente prendersi anche il merito di aver così modificato la norma sul fringe” spiega Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia.
Nel 2020, continua Saladino, “il noleggio a lungo termine crescerà ancora, ma assisteremo a una forte redistribuzione del mix per alimentazioni, perché così il legislatore dirige e incentiva: resta comunque da vedere se il bilancio emissivo di questo spostamento sarà positivo per l’ambiente e la nostra salute, perché così finora non è stato. Siamo invece certi dell’impatto sul conto economico dei consumatori: negativo”.
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Fonte: Fleet Magazine