Per il noleggio un 2017 da incorniciare

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di Salvatore Saladino

a gennaio a ottobre il noleggio a lungo termine (Nlt) ha immatricolato 253.283 veicoli (passenger car più light commercial vehicles), con una crescita sullo stesso periodo 2016 dell’11,1%. Un anno d’oro per il comparto, agevolato dal superammortamento e dal gradimento sempre maggiore da parte delle aziende. A dicembre è probabile che il long rent superi le 300mila targhe (lo scorso anno furono 267mila). La probabile fine del superammortamento dovrebbe portare a una corsa frenetica all’ultimo contratto. La leadership dovrebbe essere una lotta a due tra Ald automotive e Leasys, con Arval che chiuderà al terzo posto (ma che potrebbe lottare per la prima posizione Lcv). Per ora, Ald ha sorpassato sia Leasys sia Arval. Per LeasePlan il quarto posto sarà un buon risultato, per il discreto tasso di crescita. Vediamo le mosse, i risultati e le strategie commerciali di alcuni fra i principali player.

ALD AUTOMOTIVE

È il protagonista di quest’anno: attivo in ogni segmento di mercato, ha immatricolato da gennaio a ottobre ben 55.615 veicoli, con un balzo in avanti del 29,6%. La sua quota di mercato è passata dal 18,9% del 2016 al 22%. Ald ha sviluppato la sua strategia commerciale a 360°, puntando sul rinnovo dei parchi delle grandi aziende, ma anche riservando attenzione alle imprese con parchi di dimensioni medie e piccole, raggiunte attraverso una rete indiretta molto valida e ben distribuita. Sul versante dei privati, Ald è stata l’antesignana (assieme a Car Server): ha costruito rapporti con le reti dei dealer di molti costruttori e ha sfruttato il canale del web attraverso partnership. Infine, il noleggiatore controllato da Société Générale ha varato i Premium point per l’assistenza e gli experience point, chiamati Base Ald, che danno accesso ai più innovativi servizi e prodotti per la mobilità. Da segnalare la partnership con Enel sui contratti E-Go.

LEASYS

Un anno di sfide, ma nient’affatto negativo quello della captive di Fca Bank, che ha seminato molto per il futuro. Il tasso di crescita è stato inferiore alla media del mercato (+6,6% contro l’11,4%) e, fino ad oggi, è seconda in classifica. Ma la distanza da Ald Automotive non è abissale: le 53.125 immatricolazioni a ottobre le garantiscono una market share del 21%. La forza di Leasys è la rete di vendita del gruppo Fca e i broker sul canale indiretto. Nel 2017 ha sviluppato nuovi prodotti dedicati alle Pmi, ai professionisti, ma soprattutto ai privati, con le proposte Be Free e Be Free Pro (per il brand Jeep la formula si chiama Leasys Unlimited). Oggi le concessionarie dei marchi Fca hanno venditori con maggiori competenze Nlt. Leasys, oltre alla consolidata presenza sui grandi clienti e sulla Pa, si è anche concentrata sui clienti artigiani. Attiva sul corporate car sharing con il servizio i-share, ha spinto sull’internazionalizzazione.

ARVAL

La società controllata da Bnp Paribas, nonostante quest’anno abbia immatricolato circa 6mila auto in meno rispetto al 2016 (44.423 contro i 50.447), grazie alla crescita della sua flotta del 14% (soprattutto sul comparto Pmi), ha mantenuto la prima posizione a livello di flotta gestita: 184mila auto a ottobre 2017. Il calo di immatricolazioni è imputabile al fatto che, a oggi, Arval non è ancora attiva sul mercato dei privati, che tante soddisfazioni sta dando ai primi due player (ma nel 2018 entrerà nel segmento con un prodotto innovativo). Arval si è concentrata sulla crescita del settore small business, sul network, sul lancio di un innovativo corporate car sharing, sulla qualità del servizio (è l’unico player che garantisce la consegna del veicolo presso la sede del cliente). La novità è l’Arval Mid term rental, che consente la massima flessibilità: da uno a 24 mesi, senza penali per restituzione anticipata, con eccellente disponibilità di vetture e veicoli commerciali in pronta consegna.

LEASEPLAN

Nuovo marchio e claim (What’s next) per LeasePlan, a sottolineare la centralità dell’innovazione. Il 2017 è positivo, con una crescita delle immatricolazioni in linea con il mercato (+12%). Diverse le novità: è stato riorganizzato il remarketing, che ha abbandonato il brand CarNext in favore di un più intuitivo Usato LeasePlan; Click & Drive è il nuovo programma di noleggio con veicoli in pronta consegna; Let’s Move, invece, è il prodotto dedicato ai privati. LeasePlan è molto attiva sul versante del noleggio di veicoli elettrici.

VOLKSWAGEN

Un formidabile tasso di crescita per la captive del Gruppo Volkswagen, grazie ai marchi molto apprezzati dai clienti Nlt, in particolare Audi (da anni leader tra i marchi premium nel Nlt) e Skoda, in crescita. Dalle 10.772 immatricolazioni del 2016, Volkswagen Leasing è arrivata a 14.004 di quest’anno (+30%). Deve il proprio successo alla struttura commerciale capillare dei concessionari dei brand del gruppo e ai suoi prodotti.

MERCEDES-BENZ

Leggero arretramento per la finanziaria di noleggio di Mercedes: -6,8% rispetto ai primi 10 mesi 2016. Il risultato, però, è ampiamente compensato dal successo di Athlon car lease, la società generalista acquisita lo scorso anno da Daimler, con cui però non è ancora iniziata l’integrazione, che partirà nel 2018. Mercedes quest’anno ha proposto prodotti innovativi, come Dynamic lease: il canone di noleggio composto da due parti, una fissa e una variabile. Quest’ultima dipende dai chilometri percorsi, secondo un concetto di massima flessibilità di utilizzo.

CAR SERVER

La società di Reggio Emilia, partecipata per circa il 19% da Iccrea Banca Impresa (mentre la maggioranza fa riferimento al mondo delle cooperative), nel 2017 è cresciuta più della media del mercato: +14,4%, passando da 7.880 a 9.017 immatricolazioni. Car Server si è sviluppata sul territorio nazionale attraverso un network di 20 filiali gestite direttamente. A ottobre il direttore commerciale Andrea Compiani è stato promosso vicedirettore generale, per coadiuvare l’ad Giovanni Orlandini nel piano di sviluppo 2017-2022 che deve portare l’azienda a incrementare del 50% la flotta (già oggi oltre le 30mila unità). Car Server è stata la prima società Nlt a credere nel mercato dei privati, creando accordi con le reti degli ipermercati e sviluppando il prodotto Drive Different, venduto anche attraverso i suoi punti vendita, veri e propri concessionari di Nlt.

ALPHABET

La captive meno captive di tutte ha realizzato il 40% dei suoi contratti con marche e modelli diversi da Bmw e Mini. I risultati ottenuti hanno consolidato i volumi del 2016: 8.398 veicoli contro i 7.949 del 2016 (+5,7%). Alphabet ha puntato sulla qualità del servizio e sullo sviluppo delle competenze dei venditori delle reti ufficiali Bmw. I veicoli elettrici, su cui Bmw è pioniera, sono sempre al centro dell’attenzione dell’operatore Nlt.

ATHLON

Dal dicembre 2016 il Gruppo Athlon car lease è stato acquisito da Daimler. In Italia Athlon è ancora gestita in maniera autonoma. Ha una flotta di oltre 16mila veicoli, gestiti attraverso tre filiali dirette (Roma, Bologna e Milano) e un network di punti d’assistenza sul territorio nazionale. Uno dei prodotti di punta è Matrice solution: un sistema che tiene monitorato l’uso dei veicoli e corregge il tiro di durata e percorrenze in caso di scostamenti dal contratto, per evitare sorprese di addebiti. I numeri sono positivi: con un tasso di crescita del 33,4%, le immatricolazioni sono salite dalle 5.461 del 2016 a 7.288.

RENAULT-NISSAN

La captive dell'Alleanza franco-nipponica, che utilizza il brand ES Mobility, nel 2017 è cresciuta quasi esponenzialmente, grazie all'ottimo lavoro commerciale della rete dei dealer: +70,8%, passando da 3.870 immatricolazioni del 2016 alle 6.608 di quest'anno. La captive controllata da RCI Banque basa il proprio successo su canoni molto competitivi e su una gamma di prodotti molto estesa, che va dalle berline e station wagon tradizionali alle monovolume e crossover che in molti casi sono tra i leader di mercato.

PSA

Il Gruppo Peugeot e Citroën è sempre più attivo nel Nlt e nella mobilità in generale. Nella seconda parte del 2017 è stato lanciato il brand Free2Move Lease, che propone il noleggio a lungo termine anche ai privati. È un vero e proprio sistema di mobilità alternativa, che oltre al noleggio prevede formule di car sharing. I risultati non si sono fatti attendere: Psa è il costruttore che ha fatto registrare il maggior tasso di crescita nel Nlt: +271,8% sul 2016. Le immatricolazioni sono infatti passate da 799 a 2.970 nel 2017.

SIFÀ

La giovane società a capitale italiano (una quota significativa è del gruppo BPer) sta mostrando tassi di crescita eccezionali: guidata da Paolo Ghinolfi, ha già raggiunto i volumi di aziende importanti. Nel 2017 ha raddoppiato il numero dei contratti, passando da 1.560 a 2.928. Per il 2018 l’obiettivo è lo stesso: raddoppiare la dimensione della flotta.


Crediti a Il Sole 24Ore

Come cambia il mercato delle autovetture

Il mercato cambia velocemente e questo particolare della nostra società moderna vale anche per le autovetture.

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Il mercato cambia velocemente e questo particolare della nostra società moderna vale anche per le autovetture. Cambia e lo fa tenendo a mente due aspetti: le tecnologie in primis, sempre più green, e le modalità, come nel caso del noleggio a lungo termine. In entrambi i campi le novità non sono certamente poche. Poi, il boom del settore automotive viene anche dimostrato dai dati sulle vendite e persino dai canali di acquisto: forse la novità maggiore, destinata a modificare per sempre le nostre abitudini. Oggi vedremo di approfondire ognuno di questi aspetti portanti del mercato delle autovetture.

Noleggio a lungo termine: cresce il mercato

Oggi le auto si noleggiano, e si noleggiano sul lungo periodo. Un trend che viene chiarito dai numeri di un mercato sempre più ampio: nei primi sei mesi del 2017, sono stati oltre 144.000 i veicoli destinati al noleggio a lungo termine in Italia. Con un aumento pari a +20.000 unità. Questi i dati, fonte Aniasa. Cos’è il noleggio a lungo termine? È una forma di affitto della vettura che va da uno a due anni, che prevede una serie di spese già incluse nel pacchetto di noleggio: come l’assicurazione e il bollo, oppure la manutenzione o la riparazione dei danni.

Non solo noleggio: in tanti comprano l’auto

Nonostante il successo del noleggio a lungo termine, sono comunque numerosi gli italiani che preferiscono l’auto di proprietà. Secondo le ricerche effettuate sul mercato nazionale, quest’anno ha visto le vendite tornare al livello degli anni prima della crisi. Soprattutto a maggio, un mese che ha registrato un totale di oltre 200.000 auto immatricolate: con una crescita del +8% rispetto alla precedente annata.

Acquisto auto: il futuro è Internet

L’e-commerce è destinato a cambiare per sempre il mercato delle auto. Stando alle previsioni di Iab Internet Motors, entro i prossimi cinque anni il 18% delle vendite di auto avverrà online. Il 79% degli acquirenti, invece, userà sia Internet sia il “metodo classico”. Già adesso questa è di fatto una tendenza: fra i principali player del mercato della vendita delle automobili online c’è il noto sito automobile.it, un portale che offre veicoli in vendita sia usati che nuovi.

Trend di domani: l’auto elettrica

In quanto a tecnologie, il futuro dell’automotive è certo: saranno le vetture elettriche a rappresentare il domani della mobilità. Questa scelta verrà favorita da un netto calo dei prezzi, attualmente ancora alti. Inoltre, la necessità di guidare una vettura green sarà sempre più importante. Il tutto per un duplice scopo: permetterci di respirare aria più sana, più pulita e per concedere un po’ di respiro anche al nostro pianeta. L’auto elettrica, quindi, diventerà non solo il mezzo per muoversi in città, ma anche lo strumento per combattere l’inquinamento.


Source Savona news

Volkswagen T-Roc: noleggio a lungo termine di un crossover compatto

Di FEDERICO RENTACA

La Volkswagen T-Roc è il crossover dal design distintivo ed emozionale.

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La Volkswagen T-Roc è il crossover dal design distintivo ed emozionale. Elemento inconfondibile è l’evidente montante posteriore obliquo: unlistello cromato lucido accentua la lunga linea del tetto conferendo alla silhouette uno stile da coupé. Il frontale vigoroso e le linee affilate delle fiancate conferiscono alla T-Roc un aspetto energico e una personalità decisa.

La linea del tetto allungata, gli sbalzi ridotti e le ampie carreggiate, enfatizzano le proporzioni dinamiche del crossover compatto. Riuscitissimi l’imponente calandra, le robuste applicazioni off-road e il vigoroso posteriore.

Dentro alla Volkswagen T-Roc, una nuova architettura della plancia per l’era digitale (preziosa pure per il noleggio a lungo termine), scandita da elementi orizzontali disposti su tre livelli all’insegna di un sapiente minimalismo. A richiesta, in sostituzione dei noti strumenti di forma circolare, debutta la strumentazione digitale Active Info Display di seconda generazione. Sul suo display a colori ad alta risoluzione da 11,7″ puoi visualizzare molte più indicazioni di quanto consentito da un semplice tachimetro. Nei differenti layout di informazioni, per esempio, fornisce dati di marcia dettagliati o un’illustrazione grafica dei tuoi sistemi di assistenza alla guida. Inoltre, in combinazione con il sistema di navigazione, puoi visualizzare davanti a te la mappa in grandi dimensioni a tutto schermo, un’esperienza a cui non potrai rinunciare.

Volendo, la Volkswagen T-Roc può essere resa ancora più dinamica e sportiva se equipaggiata con la regolazione adattiva dell’assetto DCC e lo sterzo progressivo. La regolazione adattiva dell’assetto DCC consente di variare la taratura normale grazie agli ammortizzatori a regolazione elettronica, assumendo caratteristiche ora più sportive, ora più confortevoli. Lo sterzo progressivo inoltre, tecnologia originariamente introdotta per Golf GTI, assicura maggiore controllo della vettura in caso di guida sportiva e comfort superiore nell’uso quotidiano. Il rapporto di demoltiplicazione progressivo regala maggiore agilità alla vettura in fase di parcheggio, migliorando nel contempo la dinamica grazie a un comportamento di sterzata più diretto su strade ricche di curve.

A tutta sicurezza. La Volkswagen T-Roc di serie Lane Assist, Front Assist e Adaptive Cruise Control. In quanto ai motori, sono disponibili i 1.0 TSI BlueMotion Technology a 3 cilindri da 115 CV e il 1.5 TSI ACT da 150 CV, con disattivazione attiva dei cilindri: entrambi dimostrano una straordinaria efficienza e flessibilità nell’utilizzo urbano. Oppure il motore Diesel TDI 2.0 da 150 CV 4MOTION (quello che preferiamo), particolarmente silenzioso e dalla coppia elevata per favorire uno stile di guida sportivo. Sia con cambio manuale che automatico a doppia frizione DSG con 7 rapporti.

Pensi al 4×4 per la Volkswagen T-Ro? Il motore 4MOTION  2.0 da 150 CV di T-Roc ripartisce la forza motrice tra tutte le quattro ruote in funzione del fabbisogno. La ripartizione tra asse anteriore e posteriore viene effettuata da una frizione a lamelle a gestione elettronica, che tiene in considerazione anche l’erogazione della coppia motore. In tal modo, vengono impediti il pattinamento e il bloccaggio delle ruote e la tua T-Roc assicura la massima trazione pressoché su qualunque fondo. La trazione integrale 4MOTION offre quindi un contributo rilevante in termini di comfort.


Source FleetBlog

I vantaggi del noleggio a lungo termine di un auto

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Conviene davvero il noleggio a lungo termine di un auto rispetto al suo acquisto? Proviamo ad analizzare la situazione. Prima di entrare nel dettaglio, marchiamo una differenza: il noleggio a lungo termine si differenzia da quello a breve termine per la durata, dai 12 mesi in poi.

Noleggio lungo termine: ecco i motivi per cui conviene. La svalutazione: sì, perché generalmente un auto, dopo soli 5 anni di vita, può subire una svalutazione anche del 75%. Per essere chiari, se una vettura l’avete pagata 10mila euro, ‘rischiate’ di perdere 7.500 euro dopo un lustro. Il secondo vantaggio è quello fiscale, in particolare per professionisti e imprese. Infatti, se utilizzate l’auto a noleggio e siete proprietari di partita I.V.A., avete la possibilità di dedurre le spese e detrarre l’IVA. Un altro aspetto, e ciò riguarda che i cittadini senza partita IVA, è la possibilità di cambiare auto una volta scaduto il contratto. Ad esempio, avete acquistato una macchina che, però, dopo qualche mese non vi piace più: piuttosto che provare a venderla, perdendoci sicuramente qualcosa, potete aspettare che scada il contratto di noleggio e poi prenderne un’altra. Ancora: una volta che avete trovato l’accordo per il canone mensile, non dovete più preoccuparvi di altro. Nel canone mensile, spesso, è compresa anche l’assicurazione e, inoltre, eventuali guasti o costo di manodopera sono già coperti. Non solo, poi, non c’è più la ‘sindrome del primo anno di auto’: spesso, infatti, chi acquista un’auto nuova, nei mesi iniziali, controlla pedissequamente se c’è qualche graffio, se è tutto ok o evita di parcheggiarla in posti non sicuri, al fine di evitare possibili furti. Ecco, dimenticate tutto questo.

Soprattutto per chi ama cambiare auto frequentemente (anche 1 ogni 4-5 anni), è molto più conveniente noleggiare a lungo termine la macchina. C’è un risparmio non soltanto di costi, ma anche di stress. Certo, la macchina non sarà di vostra proprietà ma, alla fine, cosa cambia nel concreto per il vostro utilizzo? Vi porterà, comunque, dove volete e dovete andare.


Source Daily News 24

I contratti di noleggio a lungo termine: patti chiari, fornitura lunga

di Salvatore Saladino

Rispetto al passato, i contratti di noleggio a lungo termine contengono ora regole più trasparenti che diminuiscono la possibilità di contenzioso. Le aree grigie, però, rimangono quelle sulle promesse di consegna e su alcuni costi occulti più o meno autorizzati

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Il grado di soddisfazione dei clienti nel noleggio a lungo termine sta vivendo una situazione difficile. La crescita di questo canale di mercato non sta andando di pari passo con un’attenzione al cliente che sta perdendo il valore umano a favore di una rigida applicazione dei processi, cosa purtroppo necessaria vista l’enorme mole di clienti da gestire. Chi risente di più di questa situazione sono proprio i nuovi clienti privati, ai quali i consulenti commerciali promettono delle aspettative che poi, al primo evento da gestire con i contact center, si scontrano con una realtà ben diversa e, a volte, frustrante.

Nonostante gli operatori del settore compiano molti sforzi per migliorare la qualità del servizio, chi scrive ravvisa la necessità che questi sforzi vadano nella direzione di semplificare i processi di gestione lasciando anche aree di discrezionalità nella loro applicazione, piuttosto che aggiornare i contratti pensando di prevedere qualsiasi eventualità, e quindi il modo di gestirla.

Nei fatti, le aree critiche sono sempre le stesse: i tempi e le modalità di consegna, le autorizzazioni alle riparazioni o alla sostituzione degli pneumatici, il diritto ad ottenere la vettura sostitutiva e il conteggio dei danni a fine locazione, tutti eventi che implicano il contatto con un operatore telefonico, altra area dove possono nascere problematiche. D’altra parte, il contratto di locazione contiene praticamente tutte le norme che regolano l’erogazione dei servizi, ma quasi nessuno lo legge integralmente e veramente pochi consulenti commerciali spiegano al cliente i punti chiave. Quattroruote ha messo a confronto i contratti aggiornati delle prime quattro società di noleggio a lungo termine in Italia per scoprire quali sono i punti che potrebbero determinare frizioni tra fornitore e cliente.

La pre-assegnazione fa scattare il contakm

Chi opta per il pre-leasing, cioè l’auto sostitutiva in attesa della consegna del veicolo effettivamente ordinato, presti molta attenzione al chilometraggio effettuato con il mezzo in pre-assegnazione. Alcuni noleggiatori calcolano la percorrenza nel complessivo del chilometraggio prevista nel contratto di locazione. Attenzione anche al prezzo che verrà applicato per il pre-lease: in genere uguale a quello del canone contrattuale ma con una vettura di fascia inferiore a quella che avete ordinato in contratto. Il consiglio è quello di rivolgervi alle società di noleggio che offrono proposte di medio termine senza penali di riconsegna anticipata, facendo un contratto separato per coprire il periodo che va dall’ordine alla consegna della vettura definitiva, per esempio Arval con il suo Mid Term o FlexiPlan di Leaseplan.

I tempi di consegna? Rassegnatevi…

L’impegno dei noleggiatori a rispettare la data di consegna prevista rimane labile: in tutti i contratti il fornitore si sgrava della responsabilità di un eventuale ritardo, imputandolo al costruttore. Arval, però, assicura un impegno in più: il costante sollecito al costruttore affinché il tempo di consegna sia rispettato. Per essere pratici: se la vettura è già disponibile dovrete aspettare dai 30 ai 45 giorni per ritirarla. L’attesa media in caso di ordine alla casa costruttrice è di 4 mesi.

Consegna a casa? Solo Arval

La società di noleggio controllata da BNP Paribas è l’unica che prevede, senza alcun aggravio di costo, la consegna del veicolo direttamente presso la sede del cliente (ufficio o casa, a scelta del cliente). Per gli altri operatori, la scelta del luogo di consegna spetta sempre al noleggiatore. Se il cliente invece desidera di ritirare la vettura presso una concessionaria ufficiale, dovrà richiederlo espressamente e non tutti i noleggiatori sono disposti a farlo, nemmeno applicando un sovrapprezzo al canone. Non esiste quindi una sorta di listino prezzi per richiedere la consegna in posti diversi dai punti convenzionati del noleggiatore.

La disdetta prima della consegna: occhio alle penali

Come da normative del Codice Civile, il cliente può sempre cambiare idea e annullare il contratto entro un periodo limitato di tempo dopo la stipula del contratto, ma prima della consegna effettiva del veicolo in locazione. Per quasi tutti i contratti analizzati, il tempo massimo concesso senza che si debbano corrispondere penali risarcitorie è di 10 giorni, salvo per ALD Automotive che concede 14 giorni solari. Per Leasys, se la disdetta avviene dopo che sono trascorsi i 10 giorni, ma prima dell’effettiva immatricolazione, il cliente deve pagare una somma risarcitoria pari a 3 canoni di locazione ma, se la disdetta viene richiesta dopo l’immatricolazione, la penale sale a 6 canoni. In tutti i casi con facoltà per Leasys di applicare ulteriori costi in considerazione di allestimento e optional della vettura in questione. Leasys specifica anche che se la disdetta è data dalla società di noleggio, al cliente non spetta alcun rimborso. Anche per gli altri noleggiatori l’impegno al rimborso è “unilaterale”, ma non è specificato in dettaglio nel contratto. Se ALD è più generosa nel concedere tempo alla disdetta, circostanzia in maniera analitica i casi di disdetta successiva: 3 canoni di penale dai 14 giorni all’immatricolazione, 4 canoni dall’immatricolazione alla consegna, 6 canoni se il cliente, avvisato della messa a disposizione, non ritira il veicolo. Con l’ulteriore penalizzazione, per veicoli particolarmente costosi (con listino oltre gli 80.000 euro) o con dotazioni di allestimento, colore o destinazione d’uso: la penale vale il 30% del prezzo di vendita dell’auto. Attenzione alle specifiche di contratto sugli accessori: in alcuni casi il costo degli optional richiesti al momento della stipula del contratto vanno rimborsati integralmente in caso di disdetta dopo il periodo concesso alla riflessione. LeasePlan dimostra un atteggiamento più semplificato con chi rinuncia alla locazione dopo aver firmato il contratto ma prima della consegna: applica una penale pari al 10% del prezzo di listino del veicolo (inclusi gli optional), e chiude la questione.

Riconsegna da manuale

Molte delle contestazioni arrivano al momento della conclusione del contratto. Per quanto riguarda i criteri oggettivi nella valutazione di ciò che è considerabile “normale usura” e di ciò che invece è danno da incuria imputabile al cliente, sugli attuali contratti si deve ammettere che sono stati fatti importanti passi in avanti: tutti i noleggiatori fanno riferimento a un manuale di riconsegna che descrive dettagliatamente i criteri di valutazione dei danni, con fotografie d’esempio e gradi di valore del singolo danno in termini di dimensione e gravità. Rimane comunque variabile il valore economico della riparazione. Anche perché alcuni noleggiatori si mostrano “morbidi” nel calcolo dei costi della perizia di rientro quando il cliente ha già ordinato una nuova vettura con loro mentre diventano decisamente “fiscali” nel caso contrario…

La gomma è… elastica

Sul consumo degli pneumatici, i contratti offrono il fianco alla nascita di contenziosi: tutto bene se il cliente ha una guida, pur brillante, ma non troppo aggressiva, e il consumo delle coperture rientra nei “loro” canoni standard, ovvero 40.000 km. Ma se è troppo sportivo o, peggio ancora, con una guida da “anziano col cappello”, rischia di vedersi sostituire più treni di pneumatici di quanti sono riportati da contratto in ogni caso. Se per gli “aggressivi” tutto sommato è ovvio, usurando gli pneumatici ben prima dei 40.000 km, per i “calmi” può sembrare una beffa. Alcuni noleggiatori sostengono che una gomma non deve durare più di 40.000 km. Quindi, anche se è semi-nuova, deve essere “rottamata” in ogni caso (cosa che in verità non avviene sempre in quanto esistono operatori che acquistano e commercializzano proprio tali pneumatici…). Arval, diversamente dagli altri, accenna nel contratto a una percorrenza media minima, anziché massima: 30.000 km. Curioso il caso del contratto di Leasys che non prevede l’intervento di riparazione di uno pneumatico forato all’interno degli interventi riparativi standard. Tutti gli altri locatori esaminati, invece, la considerano un’attività di depannage compresa nel canone. Attenzione infine ai consulenti commerciali ai quali chiedete un contratto la cui percorrenza totale è di circa 40.000 km. Riceverete sicuramente una (buona) quotazione senza gli pneumatici, incorrendo in un doppio problema: se avrete necessità degli pneumatici invernali dovrete pagarli a parte. Se invece non ne avete bisogno e, alla chiusura del contratto, consegnate la vettura con gli pneumatici praticamente finiti, il noleggiatore vi addebiterà comunque un nuovo treno di gomme, perché così la vettura non può venderla. Non si risparmia così…

La vettura sostitutiva… che non verrà mai concessa

Tasto dolente, perché tutti i preventivi che riceverete prevedono la concessione della vettura sostitutiva per interventi con almeno 8 ore di manodopera (nel caso di Leasys 24 ore di fermo macchina). Se quindi pensate che per i vostri tagliandi o il cambio freni avrete una vettura in sostituzione, scordatevelo. Se davvero volete questo servizio nel canone, chiedete la concessione dello stesso dalle 4 ore di manodopera o per qualsiasi fermo del veicolo, sempre che il noleggiatore preveda questa opzione, e valutatene il costo aggiuntivo sul canone.

Aumenti troppo giustificati

Se i noleggiatori hanno sempre vantato con il NLT la certezza dei costi, la variazione dei canoni durante il periodo di vigore del contratto non è un evento così raro. Specie in ambito assicurativo: in passato (2 -3 anni fa in particolare) il fenomeno aveva raggiunto dimensioni quasi drammatiche, con aumenti del canone puntuali ogni anno a causa dell’innalzamento delle tariffe assicurative di Responsabilità Civile, nonostante le statistiche dell’Ania e dell’Istat dichiarassero il contrario. I noleggiatori asserivano che il fenomeno riguardava proprio gli automobilisti “aziendali”, molto meno virtuosi rispetto ai privati.

In effetti nei contratti di ultima generazione, la materia è regolamentata e descritta in maniera più approfondita, quindi si presta meno a contestazioni da parte dei clienti. LeasePlan, per esempio, dedica al tema dei “canoni e altri oneri” ben più di una pagina intera sulle 10 del documento (appendici escluse). I concorrenti ALD Automotive, Arval e Leasys si limitano a 5 pagine di contratto, però scritte a caratteri più piccoli. LeasePlan, in maniera trasparente, arriva a normare alcuni aumenti in termini di percentuale. Lo fa anche Leasys (che agli eventuali aumenti obbligatori del canone dedica soltanto una ventina di righe del contratto): fissa l’incremento della tariffa d’assicurazione nel 5% del canone come limite massimo. A buon intenditor…

Chi guida senza averne facoltà

Un’altra delle novità più interessanti contenute nei contratti di noleggio di recente revisione è la perfetta disciplina delle regole in caso di guida sotto gli effetti di alcol o di stupefacenti: tutti i noleggiatori riportano a contratto l’assoluta non responsabilità del locatore per le conseguenze di eventuali danni provocati con queste premesse.

Fai pubblicità? Dichiaralo

È possibile allestire i veicoli noleggiati con scritte pubblicitarie? La risposta, da contratto, è sì. Ma solamente Leasys si dimostra permissiva al massimo: chiede soltanto che gli adesivi e le vetrofanie siano asportabili senza lasciare danni permanenti al veicolo. Per gli altri noleggiatori, invece, l’utilizzo di scritte pubblicitarie necessita di autorizzazione scritta da parte del locatore.

Satellitare da contratto

La diffusione di dispositivi di controllo satellitare ha raggiunto ormai percentuali “bulgare” nelle flotte in noleggio. Per questo motivo tutti i contratti esaminati riportano a chiare lettere l’obiettivo dell’utilizzo di questa tecnologia e cosa il noleggiatore non può fare, per la normativa sulla privacy. In questo ambito, i player hanno prodotto documentazioni ineccepibili.


Source Data Force