Speciale noleggio a lungo termine – Il futuro della mobilità è adesso. Pt. 3

Quella del noleggio a lungo termine è una soluzione che negli ultimi anni sta riscuotendo un progressivo successo nel mercato automotive. A raccontarcela i principali protagonisti del settore.

Il noleggio a lungo termine rappresenta oggi una delle soluzioni più innovative per la mobilità di imprese, professionisti e privati. Per approfondire questo nuovo sistema abbiamo contattato quattro professionisti del settore. Massimiliano Archiapatti, Presidente Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici), Andrea Castronovo, CEO di Alphabet, Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia e Fabrizio Quinti, Head of Fleet, Rental & Remarketing Division presso Ford Motor Company ci raccontano presente e futuro del noleggio a lungo termine.

IMG_2863-768x512.jpg

“Vogliamo essere promotori di un cambio di mentalità”

Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia

Rispetto al leasing e all’acquisto, quali vantaggi (economici e non) offre il noleggio a lungo termine?
Negli ultimi anni il bisogno di muoversi da un posto ad un altro, da una città all’altra non è più legato ad un singolo mezzo o ad un unico modo di spostarsi. È in questo contesto che si stanno affermando nuove formule di mobilità slegate dalla proprietà e orientate sempre più al possesso, anche temporaneo, di uno o più veicoli (auto, moto, motorini o minicar). L’evoluzione tecnologica ha dato una forte spinta a questo processo evolutivo. L’introduzione di piattaforme e app che permettono la gestione semplice e in tempo reale dei propri spostamenti ha permesso la rapida diffusione di servizi di mobilità avanzata che permettono agli utenti di muoversi ottimizzando i costi e il tempo scegliendo di volta in volta il veicolo più indicato in base alle proprie esigenze.

Per i privati, quali sono le novità in casa ALD?
Oggi circa il 40% dei nuovi contratti sottoscritti da ALD proviene da clienti individuali o piccole imprese che stanno dimostrando particolare interesse verso i nostri prodotti e il nostro brand: lavorare quotidianamente sulla Customer Experience, renderla sempre più rilevante e consistente, è per noi il modo di porci realmente al loro servizio, consapevoli di avere la responsabilità di offrire risposte e soluzioni che si differenziano per tipologia e natura dal tradizionale perimetro delle grandi flotte. E proprio pensando a questi clienti, tra le formule che continuano a ricevere i riscontri più positivi merita di essere ricordato il nostro servizio ALD Permuta, con il quale diamo una risposta concreta e vantaggiosa a chi pensa al noleggio ma ancora non sa come liberarsi del proprio usato. Tra i nostri servizi, la formula che senza dubbio nasce per i clienti privati è Ricaricar. Si tratta di una soluzione di mobilità totalmente pay per drive che permette di scegliere il pacchetto chilometrico mensile che più risponde alle proprie esigenze di mobilità e abbinarlo ad un’auto nuova, con tutti i servizi inclusi pagando un canone mai visto senza versare nessun anticipo. Per andare incontro alle molteplici esigenze dei nostri clienti, abbiamo sviluppato anche un prodotto di noleggio a lungo termine di auto usate, ALD 2life, una formula che parla ad un pubblico trasversale; pensiamo si tratti di una ulteriore leva per abbattere ulteriormente le barriere di ingresso al noleggio a lungo termine per il pubblico dei privati e dei clienti individuali in generale. ALD Automotive è di fatto anche l’unico grande operatore NLT nel settore delle due ruote. L’offerta è completa: contempla tutti i top brand ed è orientata sia al mercato B2B sia a quello B2C. ALD Automotive opera nelle due ruote con il marchio 2W e di anno in anno sta registrando una forte crescita di contratti sottoscritti da chi vuole provare l’emozione della moto evitando i relativi “pensieri”.

C’è sempre più necessità e attenzione alla sostenibilità. Qual è la strategia di ALD in questo ambito?
Siamo molto attenti all’innovazione tecnologica e quindi alle alimentazioni alternative. Nel 2017 abbiamo sottoscritto una partnership con Enel X per la promozione e diffusione della mobilità elettrica attraverso il marchio E-go, con una serie di offerte dedicate che combinano la guida dei veicoli elettrici con la possibilità di utilizzare le infrastrutture di ricarica. Il progetto lanciato da ALD ed Enel X è composto da tre pacchetti pensati per rispondere alle esigenze di un pubblico vasto, dalle grandi realtà corporate alle Pmi, dai professionisti alle partite iva, fino ai clienti privati. Questo accordo rappresenta bene una delle prospettive più innovative: vogliamo infatti contribuire alla costruzione e diffusione sul territorio di un nuovo modello di mobilità, che favorisca una reale evoluzione del tessuto socio-economico del nostro Paese e un cambiamento in ottica di sostenibilità ambientale. Vogliamo essere promotori di un cambio di mentalità senza trascurare la qualità del servizio che da sempre ci contraddistingue.

Le aziende hanno esigenze di mobilità sempre più customizzate. In che modo vi adeguate a queste necessità?
Quello delle PMI rappresenta un mercato ancora largamente di conquista per il NLT dove la prossimità e chiarezza delle proposte sono i driver principali di successo. Nell’ultimo periodo si registra un focus importante verso la digitalizzazione dei processi di accesso e gestione dei contratti. Molto importante è lo sviluppo di servizi e dispositivi legati alla telematica. Si tratta di elementi che, più o meno mediati, sono in grado di offrire ai clienti una serie di benefici sia di ordine economico, sia funzionale grazie in primis alla disponibilità tempestiva e puntuale di pacchetti informativi legati in modo specifico al business del cliente. Digitalizzazione che permette altresì di migliorare l’esperienza del cliente nell’interagire con ALD riducendo errori, tempi di esecuzione e ampliando la flessibilità del nostro servizio.

Lo speciale sul noleggio a lungo termine proseguirà nei prossimi giorni con l’intervista a Fabrizio Quinti, Fleet, Rental & Remarketing Manager di Ford Italia


Boom della mobilità intelligente con leasing e noleggi

Lo rende noto Confindustria, attraverso dati che dimostrano come il noleggio a lungo termine e il car sharing siano in rapida crescita in Italia, con vetture aggiornate e meno inquinanti

leasing-noleggio.jpg

Nei giorni contrassegnati dai primi blocchi alla circolazione degli autoveicoli più inquinanti in diverse Regioni del nostro Paese, ANIASA, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, rende noti i nuovi dati di crescita delle soluzioni di smart mobility in Italia.

Dopo il boom dello scorso anno, anche nel primo semestre 2018 il settore del noleggio a lungo termine ha registrato un incremento delle immatricolazioni (161.644 vetture, +10% vs lo stesso periodo del 2017) e della flotta che ha toccato le 881mila unità (+16%); un dato, quest’ultimo, che, se sommato ai 140mila veicoli del breve termine e ai circa 7mila del car sharing, porta la flotta complessiva dei veicoli condivisi nel nostro Paese ben oltre il milione.

La crescita delle immatricolazioni di vetture in long term nel primo semestre mette in evidenza l’aumento delle alimentazioni diesel di ultima generazione (+12%, per un’incidenza sul totale immatricolato che sale al 75%), il boom delle ibride, arrivate a 7.634 unità (+155%), del metano (1.545 vetture, +112%) e delle elettriche, tornate a crescere in modo significativo (+344%) con oltre 1.000 veicoli.

Oggi la complessiva flotta a noleggio è composta da veicoli Euro6 per l’87% ed Euro5 per il restante 13%. Entro la fine dell’anno la quasi totalità delle vetture sarà Euro6. Secondo uno studio condotto dall’Associazione con il Centro Studi Fleet&Mobility “Outlook emissioni 2018”, le auto a noleggio oggi emettono meno della metà (se a benzina) e due terzi in meno (se diesel) di monossido di carbonio, mentre le emissioni di ossido di azoto sono addirittura dimezzate rispetto alla media del parco circolante. Inoltre, il particolato emesso dalle vetture diesel a noleggio è inferiore dell’85% rispetto al parco circolante, mentre gli idrocarburi incombusti sono inferiori del 70%.

FP | Marco Caligari


Bonus malus auto: informazioni sull’assicurazione

bonus-malus-auto.jpg

Il modello dell’auto che si acquista e si possiede fino a rottamazione appartiene ormai al passato e a una ristretta cerchia di consumatori. Il mercato dell’auto si adegua a nuovi ritmi sociali e si adegua anche il mercato delle assicurazioni, che dalla scorsa primavera ha recepito le nuove disposizioni IVASS (Istituto di Vigilanza sulle compagnie assicurative), riguardanti soprattutto il tema del bonus malus auto.

Sono infatti entrare in vigore le nuove norme che disciplinano il sistema del bonus malus auto. Chiariamo prima cosa vuol dire questa locuzione latina, che nell’immaginario del consumatore ha spesso solo un’accezione negativa soprattutto in termini di costi assicurativi.

Il sistema di calcolo del bonus malus auto

Si tratta anzitutto di un sistema di calcolo sul quale si basa il maggior numero di polizze per la responsabilità civile auto. In termini molto semplici, determina i costi di anno in anno in base alla condotta dell’assicurato. Senza incidenti il premio assicurativo dovrebbe calare, in caso di incidenti nel corso dell’anno il “premio” aumenta e la maggiorazione si trascina per qualche anno.

Si regola in base alle classi di merito, su una scala di 18 livelli. Dalla quattordicesima in poi si è in “bonus”, mentre da quindicesima a diciottesima si è in “malus” e si pagano i premi più elevati. Qualunque incidente provoca un declassamento. Le nuove regole prendono però in considerazione una serie di fattori nuovi, che riguardano le trasformazioni sociali, sia nel modo di concepire la famiglia e i rapporti personali, sia nella gestione di un’auto, di un veicolo aziendale o altro.

Si pensi alle novità introdotte dalla legge Bersani, che hanno consentito, per esempio, nell’ambito di un nucleo familiare di beneficiare della stessa classe di merito, la più alta, per le diverse auto della famiglia.

Il nuovo metodo del bonus malus

Con la nuova disciplina bonus-malus, si estende il diritto alla classe di merito migliore anche in alcuni casi finora non previsti. Entrano infatti nella definizione di nucleo familiare anche i conviventi dello stesso sesso. E l’astensione della buona classe di merito arriva anche a chi possedeva solo un’auto aziendale.

Le novità sono contenute nelle circolari IVASS 71 e 72 del 16 aprile 2018 entrate in vigore in parte da maggio scorso, e che si completeranno nella loro efficacia entro gennaio 2019. In questo lasso di tempo entrano in vigore norme più restrittive sugli attestati di rischio e sulle polizze temporanee, per le quali si sono registrati numerosi abusi. La nuova disciplina consiste sostanzialmente nel superamento in molti casi del sistema bonus malus, così come lo abbiamo conosciuto perché si prende di fatto in considerazione più la storia del veicolo e del guidatore indipendentemente dalla proprietà effettiva.

Prendiamo a esempio il caso di un’auto aziendale acquistata con una formula leasing di almeno 12 mesi o con un noleggio a lungo termine, sempre della durata minima di un anno. Se il responsabile dell’azienda vende, al termine del contratto di leasing o di noleggio, l’auto al dipendente che l’ha utilizzata, chi l’acquista ha diritto a mantenere la classe di merito maturata e quindi usufruire del sistema bonus malus auto

Il dipendente alla compagnia assicurativa deve però presentare una documentazione idonea a dimostrare di essere l’utilizzatore esclusivo della vettura, poiché il beneficio è sì concesso al soggetto iscritto nella carta di circolazione, ma in caso di auto aziendali, questi è appunto l’azienda. Il punto è abbastanza controverso, non essendoci un atto unico e conforme per assegnare in uso esclusivo un’auto aziendale.

L’IVASS dovrà quindi emettere una circolare esplicativa che indichi i termini precisi.

Poche novità nel bonus malus disabili

Una stretta invece arriva sulle polizze relative a veicoli destinati a disabili non patentati. In genere sono affidati a conducenti abituali, ma le irregolarità in questo ambito sono state numerose. Con le nuove norme non sono infatti previsti benefici per i comodatari, ossia per coloro che vengono indicati come conducenti abituali, se volessero estendere al veicolo personale la classe di merito.

I benefici sono infatti concessi solo se vengono annotati nella carte di circolazione. Ma al riguardo non esiste una procedura codificata e l’interpretazione della norma potrebbe variare da motorizzazione a motorizzazione. Le novità riguardano anche la forma dell’attestato di rischio che viene rilasciato dalle compagnie assicurative ogni anno per determinare la classe di merito. E’ il documento in cui vengono annotati gli incidenti.

E per combattere le truffe assicurative si è studiata una forma “dinamica” per l’attestato di rischio per il bonus malus auto. Sarà esteso anche alle polizze contratte su base fissa o a franchigia, in genere utilizzate per i noleggi o il leasing.

Dal 2023 la storia del veicolo riguarderà non più gli ultimi 5 anni, ma i 10, superando quindi l’indicazione contenuta nella normativa europea in discussione e non ancora approvata che porta a 7 gli anni da prendere in considerazione per l’attestato di rischio. Al periodo considerato di 10 anni si arriverà comunque in modo graduale e, in caso di decisioni diverse da parte dell’UE la disposizione potrebbe anche cambiare.

Arriva il codice IUR per evitare le truffe

Per associare un veicolo a una persona, che sia il proprietario, l’usufruttuario, l’utilizzatore esclusivo o chi l’ha preso a noleggio, si ricorrerà a un codice identificativounivoco di rischio, l’IUR, in applicazione dal primo giugno scorso.

Una misura resa necessaria per evitare che nel cambio di assicurazione, l’assicurato possa evitare di denunciare sinistri nei due mesi che precedono la scadenza di un contratto che non sono noti alla nuova compagnia. In altre parole, prima era possibile evitare che scattasse il maluscambiando assicurazione due mesi prima della scadenza di contratto e denunciare successivamente il sinistro accaduto in precedenza alla nuova compagnia.

Anche per le polizze temporanee, che fino a poco tempo fa venivano contratte anche per evitare il malus, cambiano le regole e queste diventano molto più incisive. Tutti gli incidenti dal primo gennaio 2019 saranno tracciati per stabilire la classe di merito nel caso in cui il cliente stipuli una polizza annuale.

E l’attestato di rischio in questo caso avrà una validità quinquennale, se, scaduta la polizza, chi ha sottoscritto il contratto dichiari sotto la propria responsabilità che il veicolo è rimasto fermo o ha usufruito di una polizza temporanea.


Speciale noleggio a lungo termine- Il futuro della mobilità è adesso. Pt. 2

chiavi.jpg

Quella del noleggio a lungo termine è una soluzione che negli ultimi anni sta riscuotendo un progressivo successo nel mercato automotive. A raccontarcela i principali protagonisti del settore.

Il noleggio a lungo termine rappresenta oggi una delle soluzioni più innovative per la mobilità di imprese, professionisti e privati. Per approfondire questo nuovo sistema abbiamo contattato quattro professionisti del settore. Massimiliano Archiapatti, Presidente Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici), Andrea Castronovo, CEO di Alphabet, Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia e Fabrizio Quinti, Head of Fleet, Rental & Remarketing Division presso Ford Motor Company ci raccontano presente e futuro del noleggio a lungo termine.

Castronovo_Andrea-768x768.jpg

“Innovazione e customer centricity faranno sempre più la differenza”

Andrea Castronovo, CEO Alphabet

Presidente, si sta per chiudere il suo primo anno alla guida di Alphabet, come giudica questi primi mesi?
Direi in modo molto positivo. Per un settore dell’auto che sta registrando negli ultimi mesi una sostanziale stabilità, abbiamo un settore del noleggio a lungo termine che invece continua a crescere: + 12% a fine agosto. E anche Alphabet ha registrato una raccolta ordini in crescita del 30%, performando molto meglio del mercato di riferimento.

Di cosa si occupa Alphabet e quali sono i punti di forza?
Alphabet sviluppa soluzioni di mobilità innovative e flessibili, in grado di anticipare i bisogni delle aziende e dei professionisti e le sfide della mobilità. Supportiamo i clienti con consulenze professionali, offrendo soluzioni di noleggio a lungo termine per veicoli di tutte le marche e gestendo tutti i servizi legati alla mobilità aziendale in un’ottica di ottimizzazione di costi e processi. Attraverso progetti di razionalizzazione della mobilità dei nostri clienti, aiutiamo le aziende a minimizzare il Total Cost of Mobility. Servizio al cliente, soluzioni tailor-made, eccellenza operativa, ma anche innovazione tecnologica, motorizzazioni elettriche e mobilità condivisa sono da sempre i nostri punti di forza e continueranno ad esserlo anche nel 2018.

Anche Alphabet si sta adeguando all’ “ondata” di elettrico che sta conquistando il settore automotive. Qual è la strategia di Alphabet per una mobilità sostenibile?
Negli ultimi anni abbiamo notato da parte della nostra clientela un crescente interesse verso soluzioni alternative. Solo per dare qualche numero, nel 2017 Alphabet ha messo su strada oltre 11.000 tra veicoli elettrici puri (EVs) e ibridi plug-in (PHEVs) a livello internazionale, con una crescita del 51% rispetto al 2016 e raggiungendo circa il 5,2% della quota di mercato delle immatricolazioni di EV/PHEV in 12 dei principali Paesi nei quali opera. Le ultime novità in materia di emissioni, come la nuova procedura WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure), hanno sicuramente accelerato il processo di conversione all’auto elettrica ed ibrida. Fondamentale, però, se vogliamo davvero dare una svolta alla mobilità green, rimane l’abbandono del vecchio approccio basato sui soli costi operativi (TCO – Total Cost of Ownership) e il passaggio verso una visione più ampia che considera tutti gli aspetti della mobilità in un’ottica di ottimizzazione dei costi (TCM – Total Cost of Mobility). In questo modo sono diversi i benefici economici che, sul lungo periodo, rendono le auto elettriche ed ibride competitive. Pensiamo ad esempio al risparmio sul carburante o alla possibilità di accedere alle zone a traffico limitato, ma anche all’esenzione del pagamento del bollo in alcune regioni o agli sconti sull’assicurazione da parte di alcune compagnie. In questo senso AlphaElectric è molto più di un semplice noleggio di veicoli elettrici. È il nostro sistema olistico che parte da un’analisi del potenziale di elettrificazione per individuare, in base alle esigenze di business, quali veicoli elettrici possono essere introdotti nella flotta, quali soluzioni di ricarica possono essere adottate e quali servizi di e-mobility possono supportare al meglio i driver e i fleet manager in un cammino di eco-sostenibilità. Il futuro, in Alphabet ne siamo convinti, sarà sempre più ibrido ed elettrico. Vogliamo guidare questo cambiamento e assumerci una maggiore responsabilità.

In che modo Alphacity, sistema di car sharing a livello aziendale, ha affermato e fa valere la sua unicità nel settore?
I dati dell’ultimo studio di Aniasa e Bain & Company ci mostrano come il fenomeno della condivisione stia prendendo sempre più piede: nel 2017 sono stati quasi 1 milione i veicoli condivisi in Italia. Nel mondo business siamo stati la prima società di NLT a proporre un servizio di Corporate CarSharing, lanciando – all’estero già dal 2010 ed in Italia nel 2014 – AlphaCity, che rappresenta tuttora l’unico servizio con tecnologia keyless in questo segmento. Nel 2018 AlphaCity si arricchisce ampliando la gamma di veicoli al multimarca – veicoli commerciali ed elettrici inclusi -, rinnovando il portale di prenotazione e migliorando la user experience. AlphaCity, consente ai collaboratori di un’azienda (anche a chi non ha diritto all’auto aziendale) di utilizzare vetture premium per viaggi di lavoro o nel tempo libero. Grazie alla disponibilità di report personalizzati è stato possibile analizzare le prestazioni delle flotte e constatare che AlphaCity, secondo alcune best practice internazionali, è in grado di generare saving sul Total Cost of Mobility fino al 30%.

Ad oggi quante aziende si sono approcciate ad Alphacity, utilizzando i servizi che mettete a disposizione?
Negli ultimi sette anni, AlphaCity è stato introdotto in più di 100 aziende di Italia, Olanda, Belgio, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia e Austria a vantaggio di oltre 21mila utenti attivi in otto mercati, consolidando il primato di Alphabet. Grazie ad AlphaCity, Alphabet, in Italia, ha consolidato partnership di lunga durata e stretto nuovi accordi con moltissimi clienti, come Deloitte, Aon, Costa Crociere e TenarisDalmine. Ad oggi il nostro portale AlphaCity conta oltre 640 iscritti per un totale di più di 485.000 km percorsi.

Castronovo_Andrea-11m-684x1024.jpg

Come azienda avete anche un’app dedicata, volta a facilitare l’esperienza della mobilità. Ce ne vuole parlare?
Alphabet Mobility Services, la nostra innovativa applicazione che supporta i driver Alphabet nella gestione dell’auto aziendale, continua a riscuotere successo. Lanciata nel 2015 e disponibile per i principali sistemi operativi (IOS, Android e Windows Phone), semplifica la gestione dell’auto e permette a driver e fleet manager di risparmiare tempo ed energie, garantendo la massima soddisfazione e l’accesso immediato ad un mondo di funzionalità direttamente fruibili da smartphone e tablet. Dalle analisi di benchmarking effettuate da Alphabet, ad oggi, l’app Alphabet Mobility Services risulta essere best in class sul mercato. Il successo di Alphabet Mobility Services è da ricercare in 5 caratteristiche uniche. Facilità d’uso: l’app è user friendly e supporta il Driver a 360°, dalla denuncia di sinistro online alla consultazione delle multe. Informazione: FAQ, news e l’accesso a tutti i dati contrattuali assicurano un costante allineamento tra fornitore e Driver. Interattività: il servizio è disponibile 24/7 con attivazione del soccorso stradale in tempo reale, geolocalizzazione e prenotazione degli interventi di manutenzione da remoto.Trasparenza: il rating dei Centri Assistenza ed il tracking dello stato di avanzamento dei lavori garantiscono trasparenza e affidabilità. Attenzione al cliente: grazie agli input raccolti dalle survey veicolate dall’app, è possibile individuare i bisogni specifici dei singoli utenti e sorprenderli con attenzioni personalizzate.

Come giudica i dati del noleggio a lungo termine nel nostro paese? È un fenomeno quanto ancora destinato a crescere?
Trovo il noleggio a lungo termine un settore estremamente dinamico, in crescita a doppia cifra e dove nel domani prossimo innovazione e customer centricity faranno sempre più la differenza tra semplici “noleggiatori” e “partner di mobilità”. Un recente sondaggio realizzato da Quintegia ha evidenziato come metà degli automobilisti italiani sia interessata, in luogo delle formule tradizionali, a quella del noleggio a lungo termine. Che non a caso, ultimamente, trova sempre più proseliti anche tra gli utenti privati oltre che tra le aziende. Noi in Alphabet siamo pronti a questa sfida.

Progetti e obiettivi futuri di Alphabet?
Servizio al cliente, innovazione tecnologica, ma anche motorizzazioni elettriche e mobilità condivisa sono da sempre i nostri punti di forza e continueranno ad esserlo anche nel 2018, con alcune novità. Il nostro obiettivo è continuare a soddisfare la crescente esigenza di mobilità dei nostri clienti promuovendo una gestione a 360° della Business Mobility, attraverso un’offerta completa di prodotti e servizi innovativi. Proprio in quest’ottica, abbiamo rinnovato AlphaCity, il nostro Corporate CarSharing ampliando la gamma di veicoli al multimarca – veicoli commerciali ed elettrici inclusi -, rinnovando il portale di prenotazione e migliorando la user experience. Il 2018 sarà anche l’anno del lancio in Italia di AlphaRent, la soluzione flessibile e personalizzabile, presente già a livello internazionale, in grado di soddisfare tutte le esigenze temporanee di mobilità (a partire da una settimana, fino a un massimo di 24 mesi). Inoltre, visto l’interesse raccolto, continueremo la collaborazione con BMW, per WHY-BUY Simply Move, il primo servizio di noleggio a lungo termine offerto ai privati per i veicoli BMW e MINI. Per quanto riguarda il futuro, siamo passati dal concetto di vettura che supporta la mobilità dei driver, sia nella modalità tradizionale che con gli sviluppi smart e digital, a soluzioni avanzate di mobilità con l’auto as a service, introducendo la mobilità elettrica, a breve termine e il corporate car sharing. Oggi siamo già nella dimensione della Mobility As a Service con massimizzazione dell’efficienza mediante intermodalità, APP che integrano le diverse soluzioni di mobilità e la gestione di un budget di mobilità a disposizione del dipendente. Il passaggio successivo sarà immergersi nel connected life scenario dove, grazie allo sviluppo di APP che siano delle vere mobility integrator saremo in grado di gestire l’intera esperienza di mobilità del customer/user andando oltre il concetto di spostamento. Parliamo di una vera e propria evoluzione del settore verso una gestione a 360° della mobilità, grazie a un’offerta completa di servizi innovativi, personalizzabili e flessibili.

Lo speciale sul noleggio a lungo termine proseguirà nei prossimi giorni con l’intervista a Giovanni Giulitti, General Manager ALD Automotive Italia


Noleggio a lungo termine: rallenta la crescita record.

di Simone Bolassa

III-TRIMESTRE-2018-774x445.jpg

Settembre è stato un mese nero per l’auto. I dati che il settore rallenta la crescita record registrata inizio anno a oggi 

Rallenta la crescita del noleggio a lungo termine. La stangata delle vendite auto registrata a Settembre influenza anche il settore del noleggio. In generale è tutto il settore dell’auto a registrare una brusca fermata. Si parla di -25,4% con 42500 unità in meno. 

Il noleggio non è da meno anzi. Nel Noleggio a Lungo Termine il confronto Settembre 2017 su Settembre 2018 registra un calo del 38,08%. Per lo stesso periodo, nel Noleggio a Breve Termine il calo è 38,56% .

Un calo che era già nell’aria. Dal 1 settembre sono, difatti, entrate in vigore le nuove norme sull’omologazione di consumi ed emissioni (ciclo WLTP). La nuova normativa ha influenzato il mercato dell’auto, difatti ad agosto si era registrato un boom di vendite proprio per smaltire le scorte dell’invenduto. Nel solo NLT, l’incremento era stato del 11,21%, che è piuttosto insolito in un mese tipicamente fermo per le vendite.

III-trimestre-1024x697.png

 

Noleggio a Lungo Termine brusca frenata

 

Nel Noleggio a lungo termne il calo di Settembre colpisce tutti i segmenti. Se però guardiamo il progressivo 2017 e 2018 i dati mostrano che il segmento più debole è quello Medium(Gfc, Pan, Program). Difatti, come già mostrato a fine del II trimestre, il segmento Top (Arval, ALD, Alphabet, Sifa…) e Captive (Leasys, PSA, Mercedes-Benz…) hanno saputo programmare meglio il loro parco macchine. Addirittura il segmento Captive dimostra di aver fatto meglio di tutti gli altri segmenti, subendo sì il colpo, ma ammortizzandolo bene con un calo solo del 4,79%.

 

Noleggio a breve termine rallenta la crescita

 

Situazione piuttosto variegata nel Noleggio a breve termine. Se da un lato vediamo le compagnie del segmento Top (Avis,Europcar,Goldcar…) registrare una pesantissimo calo del 79,14%, il segmento Medium (Autovia, Car2go,Demontis…) registra un lieve calo 4,64% e i Dealer incrementare con un +51,57%. Qui emergono le differenze di base industriale delle compagnie di noleggio. Le compagnie nel segmento top, di fatto rappresentano la maggior parte del parco macchine italiano ed essendo un business più maturo tendono a seguire l’andamento del settore auto. Nel caso del segmento Medium abbiamo aziende giovani e in crescita che probabilmente sfruttano nicchie di mercato inesplorate dalle compagnie Top. Per cui godono ancora di una spinta alla crescita che gli permette di attutire il duro colpo di Settembre.

Considerando l’altalenante andamento del settore aspetteremo i dati del IV trimestre per vedere se il noleggio è ancora un settore in crescita o se dovrà iniziare a ripensare se stesso.

Fonte: Rent or Share