di Antonella Pilia
Piccole e medie imprese, professionisti e privati. Nel 2018, quello di Arval sarà sempre più unnoleggio a lungo termine per tutti. Una direzione che, ormai, il settore sembra aver preso con decisione.
ARVAL: VERSO CANALI EMERGENTI
Le attenzioni di Arval sono rivolte a due canali “emergenti”: pmi e professionisti e, soprattutto, privati, con i primi che rappresentano un target in crescita di oltre il 30% rispetto al 2016. Tra gli obiettivi prioritari del 2018 c’è la penetrazione nel canale privati.
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“I nostri progetti prevedono il rafforzamento della leadership nelle principali aree del mercato del noleggio a lungo termine e l’integrazione della clientela storica con il mondo retail. La strategia 2018– spiega Gregoire Chové, direttore generale di Arval Italia – vedrà anche il rafforzamento della nostra brand awareness, grazie a un focus sui social network e sull’immagine di marca, anche in tema di servizio al cliente”.
LA STRATEGIA
“In meno di un anno e mezzo – afferma Chové – abbiamo completato la gamma di prodotti, per offrire un range completo di offerte di mobilità”. In particolare, lanciato lo scorso giugno, il progetto di car sharing aziendale registra tassi di crescita decisamente incoraggianti.
“Arval Car Sharing – osserva Chové – rappresenta una soluzione semplice, interessante e funzionale: l’azienda recupera efficienza e costi dall’80% del tempo in cui la vettura è inutilizzata e, nel contempo, offre un benefit a livello di welfare aziendale, perché oltre all’uso professionale del veicolo, è prevista anche la possibilità per il dipendente di utilizzarlo nel proprio tempo libero per intervalli più o meno lunghi”.
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Nel 2017, conclude Chové, “abbiamo confermato la nostra leadership nel mercato italiano a livello di flotta gestita che è cresciuta di circa il 10% rispetto al 2016, raggiungendo oltre 180.000 auto in flotta” .
Fonte Fleet Magazine