incentivo

ForumAutoMotive 2020, incentivi: basta stop&go, serve un piano strategico

A ForumAutomotive 2020 gli esponenti della filiera automotive e della politica si sono confrontati sul futuro delle quattro ruote in questo momento così complicato. Tema forte: gli incentivi, che vanno confermati attraverso un piano strategico e di lunga durata.

La seconda ondata di Covid si sta già facendo sentire sul settore auto. Per questo, gli incentivi – ecco quelli già finiti – sono decisivi: basta stop&go, come accaduto nei mesi scorsi, serve un piano strategico. Concetti chiari, che sono emersi chiaramente nel corso di ForumAutoMotive 2020, il movimento d’opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, che si è svolto in modalità digitale a causa delle restrizioni determinate dalla pandemia. 11121

Tavola-rotonda-ForumAutomotive-2020.jpg

L’evento, che si è svolto lunedì pomeriggio e ieri mattina, ha visto confrontarsi numerosi esponenti della politica e della filiera automotive su vari temi, dal settore dei truck, allo status attuale dei concessionari, fino alla micromobilità. 

INCENTIVI, SERVE UN PIANO 

Apertura dedicata ai truck, un settore che necessita di aiuti pluriennali per rinnovare un parco circolante attualmente anziano e poco sicuro. E che vede nella telematica un’alleata. “Vedo un futuro solido per l’avanzamento della tecnologia a bordo dei veicoli, il 5G può impattare molto. Come LoJack abbiamo lanciato soluzioni in grado di rendere più efficienti le spedizioni e aumentare la sicurezza dei driver” ha spiegato Massimo Braga, vice direttore generale di LoJack Italia

Approfondisci: cosa pensano i Fleet Manager della telematica? La nostra survey

Il punto dei concessionari

Il piano di aiuti serve ancora di più per le auto. Concessionari e Case sono stati concordi nel delineare un quadro complicato ancor di più dalla seconda ondata di Coronavirus. Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, “gli incentivi ci avevano aiutato e anche un po’ illuso. Il mese di ottobre era iniziato bene, ma le trattative sono notevolmente calate negli ultimi giorni e in modo particolare nelle regioni in cui il Covid si sta facendo sentire con più forza. Faremo fatica ad arrivare a 1 milione e 400mila macchine a fine anno (-26%). Eppure, per effetto degli incentivi lo Stato ha incassato in termini di Iva più di quanto ha immesso sul mercato in forma di bonus”.

L’acuirsi della pandemia, dunque, ha determinato un notevole decremento degli afflussi in concessionaria, calati, come spiegato dal dealer Tony Fassinanell’ordine del 40 per cento. 

Il punto delle Case

Michele Crisci, presidente di Unrae, si è soffermato, in particolare, sul meccanismo sbagliato di stop&go degli incentivi: “I beni durevoli, come l’auto, richiedono un approccio strategico. Se la Legge di Bilancio non porterà avanti un sistema di incentivazione, si sarà prodotto solo un’anticipazione di acquisti, senza concreto impatto sul parco circolante. Una strategia efficace deve essere sostenibile ambientalmente ed economicamente e basata sulla neutralità tecnologica. Della strategia dovranno far parte le infrastrutture e la leva fiscale”.

Sullo stesso argomento, è intervenuto anche Gianluca Benamati, vice presidente della Commissione Attività Produttive della Camera“Gli incentivi hanno dato un buon risultato sul fronte delle vendite e della riduzione delle emissioni medie. E’ stato un errore non rifinanziare nel DL Agosto le fasce che li hanno già esauriti. Dobbiamo accompagnare l’attuale sistema verso le nuove alimentazioni. Con i fondi europei di Next Generation partirà un piano generale per l’automobile”.


Il punto di Aniasa

Gli incentivi devono riguardare non solo il nuovo, ma anche l’usato. Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa, ha ricordato come il noleggio sia protagonista della mobilità sostenibile non solo per la propria flotta, tutta Euro 6, ma anche per l’usato fresco che produce e mette ogni anno sul mercato: “Gli incentivi sull’usato consentirebbero di raggiungere fasce di popolazione con minore possibilità di spesa, non toccati dai bonus sul nuovo”.

Incentivi sull’elettrico

Infine, anche la mobilità elettrica, che è in crescita esponenziale in tutta Europa, ha bisogno di incentivi. “Quest’anno arriveremo a 28.000 vetture elettriche in Italia, con un +300% di vendite nonostante il COVID-19. In Germania nel solo mese di settembre ne sono state vendute 20mila. Per supportare una più ampia diffusione dell’elettrico abbiamo bisogno di incentivi e soprattutto di nuove infrastrutture” ha spiegato Dino Marcozzi, segretario generale di Motus-E.

LA MICROMOBILITÀ VA REGOLAMENTATA

La seconda giornata di ForumAutoMotive 2020, che ha visto assegnare il Premio Dekra Road Safety Award al Sindaco di Genova, Marco Bucci, per la realizzazione del nuovo Ponte della società ligure, e il Premio Personaggio dell’anno 2020 per ForumAutoMotive al presidente di Anfia Paolo Scudieri, ha visto affrontare i temi del green e della micromobilità. Per quest’ultima, servono regole stringenti per evitare incidenti e caos in città.

“Legittimo cercare di decongestionare il traffico nelle città, ma senza penalizzare tout court chi utilizza il mezzo privato per lavoro e regioni legate a esigenze particolari. Contro l’auto è stata scatenata una campagna di odio ingiustificata e figlia della pura demagogia. Ci vuole buon senso ed equilibrio, e soprattutto rispetto delle regole. Chi compie violazioni al Codice della strada, anche se con un mezzo appartenente alla micromobilità, dev’essere perseguito severamente. No ai due pesi e alle due misure. Inoltre, i nuovi provvedimenti legati alla viabilità non devono essere improvvisati, bensì studiati attentamente e in funzione di tutti gli utenti della strada” ha sintetizzato Pierluigi Bonora a chiusura dell’evento digitale.

Incentivi: la vera vincitrice è l’auto elettrica

di Marco Castelli

Gli incentivi entrati in vigore questo mese consentono sconti fino a 15mila euro sull'auto elettrica. Agevolazioni che, unite ai fondi per l'installazione delle colonnine di ricarica, potranno facilitare un'ulteriore crescita della mobilità alla spina.

Gli incentivi varati dal primo agosto scorso premiano l’auto elettrica. Una realtà in grande crescita, destinata a crescere ancora anche nell’era della mobilità post-Covid. L’offerta delle Case auto, infatti, si amplia sempre più, i numeri crescono – anche se rappresentano ancora una nicchia – e il Governo, con gli ultimi provvedimenti, ha puntato fortemente sulle vetture a zero emissioni.

ricarica-dellauto-elettrica-costo.jpg

Le auto elettriche e le auto ibride plug-in, infatti, ovvero quelle appartenenti alla fascia di emissioni 0-60 g/km, sono premiate dal rafforzamento dell’ecobonusFino a 20 g/km gli sconti arrivano a 10.000 euro con rottamazione e 6.000 euro senza rottamazione, mentre per quella successiva, 21-60 g/km, si arriva a 6.500 euro con rottamazione e a 3.500 euro senza rottamazione. Agli incentivi statali, poi, vanno aggiunti quelli promossi dalle Regioni e dai Comuni per facilitare l’acquisto dell’auto elettrica. 

Approfondisci: tutti i dettagli sulle agevolazioni statali

AUTO ELETTRICA: I PREZZI SI ABBASSANO

“Partiamo dal presupposto che la convenienza dell’auto elettrica va valutata nell’intero ciclo di vita del mezzo e non solo sul prezzo di acquisto, che ancora sconta gli elevati costi della batteria e delle materie prime. Oggi, però, proprio grazie alla combinazione di incentivi statali e degli incentivi introdotti da alcune virtuose Regioni italiane, anche il prezzo di acquisto dell’elettrico può essere equiparato, se non addirittura essere inferiore, a quello di una corrispondente auto termica”.

Questo è il commento di Motus-E, l’associazione nata nel maggio del 2018 per accelerare la transizione dell’Italia verso la mobilità alla spina, riguardo alle novità degli incentivi dell’auto elettrica. “In alcune Regioni, per esempio, chi vuole acquistare un’auto elettrica rottamando la propria termica può avere un incentivo economico che complessivamente (tra incentivi diretti e scontistica applicata dai concessionari) può arrivare anche fino a 15mila euro. Se poi consideriamo che i rifornimenti costano sicuramente meno e la manutenzione è praticamente assente, la convenienza dell’elettrico diventa davvero tangibile”, spiegano dall’associazione.

Leggi anche: tutte le agevolazioni promosse quest’estate

I NUMERI DEL MERCATO DELL’AUTO ELETTRICA

Complessivamente, il mercato dell’auto elettrica quest’anno, prima degli incentivi, ha ottenuto una crescita senza precedenti, nonostante il Covid e il conseguente lockdown: le statistiche di Unrae testimoniano che a luglio 2020 il settore è arrivato a oltre 12.500 unità, ovvero quasi il doppio rispetto al 2019 e con una quota di mercato dell’1,6%.

Ricarica-auto-elettrica-modi.jpg

Nel complesso le auto elettriche e ibride plug-in hanno ottenuto da inizio anno un altisonante +178% con 3.700 unità solo l’ultimo mese e una quota di market share del 2,7%. Numeri che potranno crescere ulteriormente con le agevolazioni.

GLI INCENTIVI SULLE INFRASTRUTTURE DI RICARICA

La crescita delle vendite deve essere gioco forza accompagnata dalla crescita delle infrastrutture in Italia – guarda l’attuale status nel nostro Paese -. Dei 500 milioni di euro stanziati dal Governo con il recente Decreto Agosto90 milioni di euro sono destinati proprio all’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli a zero emissioni. Vedremo come questi fondi si potranno tradurre praticamente in linfa per l’auto elettrica. 

INDICE DEI CONTENUTI


Fonte: FleetMagazine