Noleggio a lungo termine

LEASYS CRESCE NEL REGNO UNITO E SI ESPANDE IN EUROPA

di PAOLA BALDACCI

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Ci sono altri 5 Paesi in Europa nel futuro di Leasys. Attiva in 8 nazioni, la società di noleggio a lungo termine controllata da Fca Bank ha presentato a Londra i dati di crescita del Regno Unito, con buona pace della Brexit. Nel Paese di Sua Maestà Elisabetta II è attiva dal 2017 e negli ultimi due anni è cresciuta da 7mila a 9mila ordini.

In particolare, nel mese di novembre 2019, è stata registrata una crescita pari al 121% rispetto allo stesso mese del 2018. Leasys ha scalato rapidamente la classifica dei top 50 del ranking UK delle compagnie di noleggio e leasing, arrivando tra le prime 20 nel 2019 con una flotta composta da 13.150 veicoli.

«Puntiamo a ridefinire da leader la mobilità del futuro anche nel Regno Unito – ha spiegato Giacomo Carelli, Ceo e general manager di Fca Bank -. Dopo esserci confermati come l’operatore long  e short term con la più veloce crescita in Italia, l’obiettivo è di consolidare ulteriormente la presenza di Leasys nel mercato britannico, con le nostre soluzioni all’avanguardia e gli esclusivi servizi pensati per le esigenze legate alla mobilità aziendale e privata».

FUTURO DI LEASYS, SU UN PRESENTE A +30%

Durante la presentazione, tenutasi alla National Gallery, sono stati comunicati i risultati dell’esercizio appena trascorso.

Nel 2019, i clienti britannici che hanno scelto Leasys sono aumentati del 30%. L’engagement del network dei retailer è cresciuto del 15% e il broker engagement è incrementato del 50%. Con l’89% di accettazione dei contratti personali e il 74% per quelli aziendali.

In particolare, nel Regno Unito il 2020 sarà un anno all’insegna dell’innovazione digitale con l’implementazione di nuovi servizi all’interno dell’app.

Tra le funzionalità che vengono introdotte c’è “Parking” che permette di ricercare e pagare direttamente dal proprio smartphone il parcheggio in città. A questi si aggiungeranno la nuova piattaforma di car sharing e Leasys Miles, la rivoluzionaria formula di pay per use.

Il mercato inglese è diretto da Sebastiano Fedrigo, country manager di Leasys UK.

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L’EVENTO NEL SEGNO DEL GENIO

L’evento nel museo londinese si è svolto nell’ambito della mostra su Leonardo da Vinci.

Intitolata “Leonardo: Experience the Masterpiece”, di cui Leasys è tra i main sponsor, l’esposizione ha fatto da cornice ad un happening d’arte e cultura sul tema “Redisgn mobility”.

Klaus BusseVP of Design Fca Emea region ha aperto il convegno attraverso un excursus tra il genio di Leonardo e il design italiano di Alfa. HA disegnato dal vivo l’Alfa Romeo Tonale, «come quintaessenza del Dna del marchio», spiega una nota.

«Così come Leonardo ha sempre coniugato nelle sue creazioni l’arte e l’ingegno, anche lo stile Alfa Romeo è il risultato di un percorso fatto di ricerca creativa e di evoluzione, di tecnologia e proporzioni, elementi che trovano un punto di incontro nella bellezza e nell’unicità dello stile del biscione».

Scopri qui le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio Model Year 2020 ripensate totalmente all’insegna della tecnologia.


Fonte: MissiOnline

Nel 2019 è boom per il noleggio auto anche per privati

Paga la riduzione dei canoni “tutto compreso”: dall’utilizzo alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’auto, alla fiscalità, all’assicurazione. 

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Sono diversi anni che il noleggio auto a lungo termine ha iniziato a diffondersi anche in Italia, e il 2019 non ha fatto altro che testimoniarne il grande successo. Un successo che ha coinvolto non solo le aziende ma anche, soprattutto nell’ultimo anno, i privati, dato che un numero sempre più alto di cittadini ha scelto questa opzione in quanto ritenuta più economica ed ecologica. Vediamo quindi quelli che sono i dati relativi alla crescita di questo settore e le motivazioni alla base del boom avuto lo scorso anno.

Il boom del noleggio a lungo termine

Finora il “long term rent” aveva registrato un successo da record soprattutto nel settore delle auto e delle flotte aziendali, ma la situazione sembra essersi decisamente evoluta nel corso del 2019. Anche tra gli utenti privati infatti questa tendenza ha riscontrato un apprezzamento sempre più vasto, come tra l’altro testimoniano i numeri e i dati. Secondo le ultime ricerche, infatti, lo scorso anno sono è stata superata anche nel nostro paese la quota di 52.000 contratti, una cifra più che raddoppiata se la si confronta con quella registrata nel 2017.

Certo, non si parla ancora di un trend sviluppato appieno, ma il potenziale del noleggio auto a lungo termine è enorme, e non è escluso che anche nel corso di questo 2020 possa continuare a crescere ai medesimi ritmi proprio grazie alla nuova apertura agli utenti privati. Ma quali sono, dunque, le stime per l’immediato futuro? Gli esperti prevedono un ulteriore aumento del +11% nei prossimi mesi, in cui la maggior parte della clientela sarà sempre costituita da imprese (che attualmente sono sempre il 60% del totale) seguiti dai professionisti e dai privati (attualmente saliti già al 15%). In particolare, le auto più richieste del 2019 si dividono tra piccole utilitarie come la Panda, per la quale si attendono molte novità quest’anno, la Clio e la Ypsilon (ottime per gli spostamenti cittadini) e altre di maggiore cilindrata e potenza quali la Renegade e la 500X.

Le ragioni del successo del “long term rent”

motivi che stanno spingendo sempre più italiani a passare al noleggio a lungo termine sono molteplici, ma tra questi spiccano in particolar modo quelli relativi alla gestione della manutenzione e agli aspetti burocratici del possesso di un’auto. Moltissimi in particolare si informano online su vantaggi e opportunità di questo servizio, consultando siti che, come carplanner ad esempio, offrono anche l’aiuto di consulenti specializzati per guidare nella scelta. Non sono infatti in molti a sapere, ad esempio, che attraverso il noleggio a lungo termine spese come la sostituzione delle gomme e le eventuali riparazioni risulterebbero completamente a carico dell’azienda, senza gravare quindi sulle proprie tasche.

Allo stesso modo anche il costo del bollo, che in questo 2020 vedrà alcuni mutamenti nelle esenzioni e nel sistema di pagamento, insieme a quello della copertura assicurativa saranno completamente a carico dell’azienda noleggiante. Infine, tra i tanti motivi che stanno spingendo sempre più persone a passare a questa soluzione, troviamo la grande convenienza economica di questa opzione se la si confronta con l’acquisto di un veicolo, vista l’assenza della svalutazione della vettura col tempo.

Il 2019 è stato un ottimo anno per il noleggio auto a lungo termine, che convince oltre alle aziende anche sempre più privati.


Avis premiata come ‘Miglior Società di Autonoleggio’ ai WTA 2019

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Avis è stata premiata, per il secondo anno consecutivo, come miglior società di autonoleggio al mondo alla finale del World Travel Awards 2019. Il riconoscimento è stato annunciato durante una cerimonia di premiazione a Muscat, in Oman, il 28 novembre scorso. La serata ha rappresentato il momento culminante del 26° anniversario del WTA The Grand Tour 2019, durante la quale i vincitori delle sei cerimonie regionali si sono sfidati per gli ambìti titoli mondiali.

“Siamo lieti di essere stati premiati come miglior società di autonoleggio al mondo. Questo riconoscimento conferma il nostro impegno nel fornire ai clienti i migliori prodotti ed esperienze. Siamo orgogliosi di offrire servizi premium e nello stesso tempo innovare e adottare costantemente le ultime tecnologie per reinventare l’esperienza di noleggio, contribuendo a renderla più connessa, semplice e on demand, come ha dimostrato il lancio della nostra Avis App – ha detto Keith Rankin, President, International, Avis Budget Group – Il premio rappresenta anche un tributo ai nostri team, formati da personale estremamente qualificato che lavora nelle 5.500 sedi Avis in tutto il mondo e si impegna per garantire livelli sempre più alti di soddisfazione dei clienti. Come leader nella fornitura di soluzioni di mobilità a livello globale, contiamo sull’esperienza e la professionalità del nostro staff e questi premi aiutano a celebrare il loro lavoro e la loro dedizione per l’eccellenza”.


L'intervista a Stefan Majtán di QuattroRuote

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Con oltre 57.500 nuove immatricolazioni negli ultimi 12 mesi di esercizio (dato relativo a novembre), Arval, la compagnia di noleggio a lungo termine del gruppo bancario BNP Paribas, è il secondo operatore in Italia nel settore. I risultati consolidano un traguardo già conseguito lo scorso anno, quando Arval era preceduta da ALD Automotive in questa particolare classifica. Su questo e altri temi abbiamo intervistato il neo direttore generale della filiale italiana della società francese, Stefan Majtán.

Un 2019 complicato ma positivo. Come lo chiudete e cosa vi aspettate per il 2020?Abbiamo visto una generale contrazione delle immatricolazioni nel mercato nei primi mesi del 2019, ma a settembre il mercato del noleggio ha raggiunto lo stesso livello dello scorso anno, e continuiamo a crescere. Tanto che prevediamo di chiudere il 2019 con una flotta che si avvicinerà ai 220.000 veicoli. Per il 2020, l'intenzione è di continuare il nostro percorso di crescita puntando su due pilastri fondamentali della nostra strategia. Innanzitutto consolidare e rafforzare la nostra posizione di leader di mercato nel segmento B2B, proponendo nuove forme di mobilità e allo stesso tempo migliorando la qualità dei nostri servizi e dei nostri prodotti. Il secondo pilastro è rappresentato dallo sviluppo del nostro approccio "phygital" verso le piccole e medie imprese e i privati che, insieme, rappresentano per Arval il segmento che cresce più velocemente. Il noleggio a lungo termine e, più in generale, le nuove forme di mobilità non sono ancora ben conosciuti, soprattutto dai consumatori privati, e dobbiamo quindi riuscire a comunicare nel modo migliore i vantaggi di questa soluzione, concentrandoci sulle idee di semplicità, convenienza e mobilità “senza pensieri”.

Quali servizi proponete per rendere le flotte più sostenibili? Quali tipologie di motorizzazioni andranno a comporre le vostre flotte nel 2020?
Le aziende sono sempre più interessate ai temi legati alla sostenibilità e molte di esse stanno modificando le car policy per applicare determinati livelli di emissioni, che le auto presenti nella loro car list devono rispettare. Noi lavoriamo insieme ai nostri clienti per supportarli nel loro percorso verso la transizione energetica, per esempio attraverso il nostro Team Consulting, ma anche con il nostro portafoglio prodotti. Penso, per esempio, ad Arval Outsourcing Solutions, che consente ai gestori di flotte di esternalizzare le attività più operative, che così possono essere gestite dai nostri team interni. In ultimo, ma non certo per importanza, c’è il nostro Smart Approach, soluzione con cui  individuare il veicolo giusto per ogni driver, considerando gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda e le sue esigenze di business. Penso che, nel 2020, questa tendenza continuerà a svilupparsi e avremo una flotta che sarà sempre più composta da differenti motorizzazioni.

Adas e tecnologia di bordo, propulsori e nuovi servizi. Come stanno cambiando le car policy e cosa è diventato irrinunciabile?
I veicoli stanno diventando sempre più ecologici, sicuri e connessi. I fleet e mobility manager stanno ovviamente seguendo con grande attenzione questa evoluzione dei veicoli e delle loro tecnologie di bordo. Notiamo, ad esempio, che prendono in considerazione la valutazione Euro NCAP sulla sicurezza e che stanno iniziando ad aggiungere nelle loro car list veicoli dotati di specifici optional, come il bluetooth o più in generale gli strumenti di vivavoce. La presenza di Adas sui veicoli, oggi, è favorita anche dalle scelte dei costruttori, che sempre più frequentemente installano questi sistemi non solo su veicoli di categorie superiori ma anche sui modelli di largo consumo.

Cosa ne pensate delle soluzioni MaaS e cosa state facendo per realizzare proposte in questa direzione?Il mercato dell’automotive e la società nel suo complesso sono sempre più orientati verso un’idea di mobilità come servizio, e anche noi stiamo lavorando per offrire soluzioni. Una delle più importanti è la nostra nuova piattaforma di car sharing, che abbiamo già lanciato per le aziende ma il cui utilizzo, nei prossimi mesi, potrà essere esteso anche ai privati. Penso, poi, alla partnership che abbiamo sottoscritto con BNL e Telepass, grazie alla quale possiamo offrire un prodotto che permette ad aziende e consumatori privati di pagare attraverso il digitale diverse spese per la propria mobilità.

Noleggio a lungo termine: un novembre da record

di Marco Castelli

Prosegue il periodo d’oro per il noleggio a lungo termine, che dura da dopo l’estate: le statistiche di Dataforce sottolineano il risultato record di novembre (+48% in termini di immatricolazioni), spinto anche dal timore dell’aumento della tassazione sulle auto aziendali.

Non c’è due senza tre. Il noleggio a lungo termine, dopo un settembre e un ottobre in grande crescita (rispettivamente +37,7% e +29,97%), a novembre si è ripetuto. Le statistiche di Dataforce parlano addirittura di un altisonante +48,84%, con 27.046 immatricolazioni contro le 18.171 di un anno fa.

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Un risultato che spinge in alto il consuntivo annuale: nei primi 11 mesi del 2019, il noleggio auto a lungo termine ha fatto segnare oltre 262mila unità, contro le oltre 245mila del 2018.

Approfondisci: i risultati del mercato auto a novembre

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: LA CRESCITA DI NOVEMBRE

Nello specifico, il noleggio a lungo termine, a novembre, è cresciuto grazie alle performance delle captive (ovvero le società controllate delle Case auto), che hanno più che raddoppiato le consegne: +125,85%, mentre i generalisti top, come sottolinea Dataforce, hanno fatto registrare una crescita più contenuta: +10,27%.

Una crescita di dimensioni così rilevanti conferma, certamente, lo stato di salute del comparto, che dura da anni, ma è anche frutto dell’ipotizzato aumento della tassazione sulle auto aziendali, poi fortunatamente non confermato dalla Manovra 2020 (leggi il nostro approfondimento). E’ chiaro infatti che il timore ha spinto molte aziende ad anticipare la sottoscrizione dei contratti, con un conseguente impatto positivo sui numeri.

Leggi anche: i dati e i trend del Rapporto Aniasa 2019

L’ANDAMENTO DEL 2019

In generale, nel 2019 il noleggio a lungo termine non ha avuto un andamento del tutto lineare, a causa di fattori esterni ben precisi: l’inizio dell’anno, condizionato dall’ecotassa e dall’ecobonus (scopri qui l’opinione dei Fleet Manager sull’incentivo) e dall’incertezza economico-politica, è stato negativo, in termini di immatricolazioni, mentre i mesi successivi, fino a luglio sono stati positivi.

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Agosto, complici le ferie e la crisi estiva vissuta dal Governo, ha fatto segnare una leggera battuta d’arresto, mentre da settembre la corsa del noleggio è ripartita. E non si è più fermata.

“Dopo il farneticante percorso del provvedimento sul fringe benefit finalmente moderato dal forte e deciso intervento di tutta la filiera. Resta comunque sconfortante l’incompetenza del Governo su molti dei provvedimenti in discussione nella Legge di Bilancio, ed è specchio della pochezza della sua classe dirigente prendersi anche il merito di aver così modificato la norma sul fringe” spiega Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia.

Nel 2020, continua Saladino, “il noleggio a lungo termine crescerà ancora, ma assisteremo a una forte redistribuzione del mix per alimentazioni, perché così il legislatore dirige e incentiva: resta comunque da vedere se il bilancio emissivo di questo spostamento sarà positivo per l’ambiente e la nostra salute, perché così finora non è stato. Siamo invece certi dell’impatto sul conto economico dei consumatori: negativo”.

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