Fiat Punto: addio alla mitica utilitaria, stop alla produzione

di Marco Castelli

La notizia era annunciata, ma ora è ufficiale: la Fiat Punto è uscita di scena. A fine luglio, negli stabilimenti di Melfi è terminata la produzione della mitica utilitaria del Gruppo FCA. Un’auto che ha davvero fatto la storia, anche nel mondo delle flotte aziendali, considerata l’indubbia capacità della vetturetta made in Italy di diventare una perfetta citycar per gli spostamenti urbani e, allo stesso tempo, un compagno di lavoro (la versione van ne è un esempio).

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A pochi giorni dalla scomparsa di Sergio Marchionne, dunque, il Costruttore nazionale dà l’addio a un altro simbolo degli ultimi anni. Con tre generazioni alle spalle, la Fiat Punto è stata un vero e proprio successo.

Approfondisci: chi è Manley, il manager del nuovo corso di FCA

ADDIO FIAT PUNTO

Sono stati gli stessi operai di Melfi a voler salutare la piccola di casa Fiat, postando sui social le ultime immagini dei telai uscite dallo stabilimento nei giorni scorsi. Nata nel 1993, la Punto, fino all’arrivo del nuovo secolo, ha sempre viaggiato a una media di oltre 500mila unità prodotte ogni anno.

Ed è sempre stata una delle auto più vendute nel nostro Paese. Anche negli anni successivi, pur calando, ha mantenuto medie di produzione elevatissime, complice anche l’arrivo della sorella maggiore Fiat Grande Punto. Le poco più di 50mila unità annue prodotte negli ultimi tempi hanno spunto il Gruppo FCA a cambiare strategia e a puntare su altri modelli.

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IL NUOVO CORSO DI FCA

Prima della sua tragica scomparsa, Sergio Marchionne aveva dettato le linee guida per il prossimo futuro del Gruppo FCA. Grandi protagonisti, i Suv e i crossover, che guideranno nei prossimi anni l’offerta di tutti i brand (leggi qui l’annuncio di Marchionne all’ultimo Salone di Detroit), affiancati, per quanto riguarda Fiat, dalla famiglia del Cinquino.

Anche Alfa Romeo ha deciso di dire addio a una sua illustre portabandiera: la MiTo. Che, come la Fiat Punto, è uscita di scena a fine luglio. La deadline è ormai fissata: ultimata la vendita degli ultimi esemplari prodotti, la Punto uscirà definitivamente dai listini.


Fonte: Fleet Magaine

Sulla nuova Ford Focus stop alla guida contromano con il Wrong Way Alert

di Vincenzo Bonanno

La guida contromano in autostrada è uno degli incubi peggiori degli automobilisti. Un errore che può avere conseguenze terrificanti.

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Gli incidenti per guida contromano, infatti, sono quelli che, con più probabilità, possono provocare lesioni gravi e decessi rispetto ad altri tipi di collisioni. Per evitarli, arrivano in soccorso le tecnologie più moderne, come quelle della nuova Ford Focus (configura qui il modello). Il sistema si chiama Wrong Way Alert.

COME FUNZIONA IL SISTEMA WRONG WAY ALERT

Il Wrong Way Alert è il sistema di avviso della guida contromano, che sfrutta la già esistente tecnologia del Traffic Sign Recognition (scopri qui come funziona), in grado di scansionare l’ambiente circostante, leggere la segnaletica stradale e informa il guidatore.

Si tratta di uno degli Adas presenti sulla nuova Ford Focus 2018 (leggi qui tutti i sistemi a bordo della berlina compatta dell’Ovale Blu). Il suo funzionamento si basa su una telecamera installata sul parabrezza e sulle informazioni ottenute dal sistema di navigazione dell’auto.

Nel caso di guida contromano, il Wrong Way Alert indica al driver di fermarsi o invertire il senso di marcia attraverso avvisi acustici e visivi, proiettati sia sul computer di bordo sia sull’head-up display (scopri qui come funziona), qualora si oltrepassino i segnali di senso vietato su una rampa di accesso per strade a scorrimento veloce o autostrade.

“Questi incidenti possono essere devastanti. I conducenti più stanchi, confusi dalla segnaletica stradale non chiara, o che guidano in condizioni di maltempo, possono più facilmente imboccare la strada sbagliata e accorgersi solo dopo di aver messo in pericolo se stessi e la vita di altre persone”.
Jan Guesten, Development Engineer, Driver Assistance Technologies, Ford of Europe

Leggi anche: la storia della Ford Focus

SONO TANTI GLI ADAS DELLA NUOVA FORD FOCUS 2018

Il Wrong Way Alert, ovvero il sistema che non ti fa andare contromano, inizialmente sarà disponibile sui modelli in vendita in AustriaGermania e Svizzera. Fa parte dei numerosi Adas che l’Ovale Blu ha introdotto a bordo della nuova Ford Focus, il modello più tecnologico rispetto a tutti gli altri del marchio.

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Qualche esempio? Il Pre-Collision Assist con Pedestrian e Cyclist Detection rileva pedoni e ciclisti presenti sulla strada, mentre l’Evasive Steering Assist aiuta a evitare gli impatti causati da eventuali veicoli che procedono a rilento o inaspettatamente fermi.

La Rear Wide-View Camera, poi, garantisce una visibilità di quasi 180 gradi nella parte posteriore della vettura, per una migliore visibilità e sicurezza durante le manovre di retromarcia, in uscita dai parcheggi.

Guarda il test drive realizzato per il nostro Speciale Ford Focus.


IMMATRICOLAZIONI AUTO LUGLIO 2018: IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE VOLA

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Dopo il disastroso risultato di giugno, di cui vi abbiamo parlato in un nostro recente articolo, i dati sulle immatricolazioni auto luglio 2018 consentono di tirare un sospiro di sollievo, registrando un aumento delle vendite del 4,42% rispetto al mese di luglio dello scorso anno.

Purtroppo, però, si tratta di una breve parentesi rosea, che non compensa in alcun modo i cali dei mesi passati: i primi sette mesi dell’anno si chiudono, infatti, con 1.273.730 vetture immatricolate, pari allo 0,74% in meno rispetto al medesimo periodo del 2017. Va, inoltre, sottolineato come il calendario abbia influito sull’esito positivo del mese di luglio, con un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Interrogato in merito a questi risultati e alle previsioni per il prosieguo del 2018, il presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha affermato che «benché in lieve ripresa, non è facile prevedere per il mercato auto in Italia un recupero rispetto allo scorso anno. Le immatricolazioni di autovetture nella seconda parte dell’anno, infatti, secondo la nostra stima, dovrebbero stabilizzarsi sui livelli del 2017, per portare il 2018 a un volume di immatricolazioni leggermente al di sotto dell’anno precedente, con 1.960.000 autovetture (-0,6%)».

In ripresa gli acquisti dei privati, mentre continua il crollo del diesel e l’aumento delle vendite di auto elettriche

Gli acquisti di vetture da parte dei privati, che nel mese di giugno avevano mostrato una flessione, benché molto lieve, registrano a luglio un incremento, ancorché modesto, del +1,5%, raggiungendo una quota mercato pari al 56,9%.

Per quanto riguarda il diesel, il calo è più leggero rispetto al -17% del mese di giugno, ma è inarrestabile, come dimostrano i dati che riportano un -5,2%, con una quota mercato che perde più di 5 punti percentuali, attestandosi al 51% del totale.

Al contrario di quanto avvenuto nel mese scorso, cresce, invece, dell’8,5% il GPL, mentre continua il periodo positivo anche delle auto a benzina, pari al +11,3%, e delle ibride, che segnano un eccezionale +47%.

Da segnalare la straordinaria performance delle auto elettriche, che dopo il +125% non solo del mese di giugno, ma del cumulato dei primi sei mesi del 2018, registrano un’impennata di oltre il 340%.

Sale ancora il noleggio a lungo termine, continua la débâcle di quello a breve termine, in leggera ripresa il mercato dell’usato

Il noleggio a lungo termine, cresciuto a giugno del 5,2%, raggiunge la doppia cifra, con un incremento del 20,4%, mentre quello a breve termine registra lo stesso risultato negativo dello scorso mese (-35,9). Si stima che il NLT possa assestarsi, per la fine del 2018, a 295.000 vetture, con una market share del 15%. Risultato decisamente straordinario.

Per quanto riguarda la vendita di auto usate, si registra a luglio un incremento dell’1,4%, pari a 384.318 passaggi di proprietà, rispetto ai 378.884 dello stesso periodo del 2017. Nel cumulato dei primi sette mesi del 2018, tuttavia, prevale il segno meno, con un calo del 2,8%, pari a 2.692.089 auto trasferite, rispetto ai 2.768.661 dei primi 7 mesi dello scorso anno.

Da segnalare la ripresa degli acquisti da parte delle società, cresciuti del 4,6%, con un recupero di quota sia nel mese, sia nel cumulato dei primi sette mesi dell’anno.

La top ten delle auto più vendute

Rimane sostanzialmente invariato il podio delle auto più vendute in Italia nel mese di luglio: mentre il primo gradino, infatti, continua ad essere occupato dalla Fiat Panda, che, con  7.814 unità vendute, continua ad essere l’autovettura più amata dagli italiani, vi è un avvicendamento sul secondo e terzo gradino tra la Fiat 500X e la Renault Clio, con la prima che, con 5.302 unità, scavalca di poco, soffiandole appunto la medaglia d’argento, la seconda, con le sue 5.138 unità vendute.

Fondamentalmente immutato anche il resto della classifica, dove si rileva solamente l’uscita della Volkswagen Golf, il cui posto viene preso dalla Fiat Punto, che si colloca al decimo posto con 3.096 unità.

Il quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo e nono posto sono occupati, rispettivamente, dalla Fiat Tipo, dalla Jeep Compass, dalla Toyota Yaris, dalla Lancia Ypsilon, dalla Volkswagen Polo e, infine, dalla Jeep Renegade.

Sorrisi per il gruppo FCA

A luglio festeggia finalmente la ripresa delle vendite di FCA, che dopo un lungo periodo di contrazione e, soprattutto, nel mese contrassegnato dalla morte del compianto AD Sergio Marchionne, registra un incremento del 3,4%, grazie soprattutto al brand Alfa Romeo e, ancor più, al marchio Jeep, che ha venduto addirittura il doppio di esemplari rispetto al mese di luglio dello scorso anno (7.200 unità, contro le 3.500 del 2017).

Come abbiamo visto, il gruppo FCA detiene ben 7 modelli piazzati nella top ten delle auto più vendute in Italia nel mese di luglio e pare dunque aver fatto centro la sua strategia di «privilegiare le vendite ai clienti privati».

Ottimi anche i risultati di Volkswagen e Renault, che mettono a segno un guizzo di vendite di oltre il 30% la prima, e di quasi il 40% la seconda. Altalenanti, invece, gli esiti per le grandi case automobilistiche tedesche, con BMW che recupera leggermente (+2,6%), Mercedes che perde circa il 20% e Audi che chiude in pari (-0,81%).

Buoni risultati, infine, per le asiatiche, con Toyota che registra un +7,7% e con l’aumento di immatricolazioni anche per Hyundai e Suzuki. Solo Nissan è in territorio negativo, con una perdita di 14 punti percentuali.


Fonte: Auto NoProblem

INFO VOLKSWAGEN TEST DRIVE VIDEO LISTINO NUOVO QUOTAZIONI USATO USATO Il nuovo noleggio per privati di Volkswagen da 179€ al mese tutto incluso

Volkswagen presenta un nuovo programma per il noleggio a lungo termine dedicato ai privati senza Partita IVA. Disponibile su up!, Polo, Golf, T-Roc e Tiguan, ha prezzi che partono da 179€ al mese con assicurazione e assistenze accessorie incluse. Ecco come funziona

Il mondo automotive sta vivendo forti trasformazioni, motivo per cui per i costruttori diventa determinante offrire soluzioni diversificate in base ai clienti. Al pari della personalizzazione delle vetture, sempre più richiesta, anche le proposte finanziarie tendono ad andare incontro alle più diverse necessità.

Il Noleggio Volkswagen è una proposta nuova per il mercato auto e si basa sull’idea che i clienti non abbiano tempo e voglia di affrontare la burocrazia -spesso travolgente- legata al possesso di un’auto. La vera novità sta nel fatto che questa offerta è dedicata anche ai clienti privati senza Partita IVA: fino a poco tempo fa infatti, questa possibilità veniva circoscritta alle sole aziende in cerca di un supporto per il proprio parco auto.

Come funziona il Noleggio Volkswagen per privati? 

Il Noleggio Volkswagen è una formula a lungo termine che può durare da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 4 anni ed è disponibile sui modelli Volkswagen up!, Polo, Golf , T-Roc e Tiguan. Le auto più desiderate del marchio quindi, che per tutta la durata del contratto vengono prese in carico dalla Casa per ogni evenienza.

Volkswagen infatti pensa all’assicurazione, al bollo, all’immatricolazione, alla messa su strada, alla manutenzione (ordinaria e straordinaria) e all’assistenza 24 ore al giorno in tutta Europa, senza considerare la gestione delle multe, anch’essa inclusa nel programma.

I vantaggi di questo programma includono anche la possibilità di configurare la vettura come se la si stesse acquistando da nuova, quindi i colori, gli allestimenti ed eventuali optional sono a completa discrezione del cliente. Il tutto quindi rende il possesso di un’auto semplice quanto i noleggi a cui siamo abituati nella vita di tutti i giorni. In alcuni casi, a dir la verità, è anche meglio: con questa formula infatti potrete far guidare anche i vostri familiari. Vi basterà pensare al carburante.

Quanto costa il Noleggio Volkswagen?

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Il noleggio a lungo termine proposto dal marchio di Wolfsburg ha costi variabili in funzione del modello scelto e dell’anticipo che avete intenzione pagare. In linea di massima le cifre richieste vanno dai 179€ al mese per 36 mesi. Per coprire l’anticipo è anche possibile dare in permuta la propria vecchia auto, ovviamente più sarà corposo più le rate saranno ridotte.

Per maggiori informazioni vi consigliamo di consultare il vostro concessionario di fiducia. Tra le altre proposte del Marchio per rateizzare l’acquisto di una vettura c’è infatti il Progetto Valore Volkswagen, formula consolidata con la quale è possibile -dopo due anni- di tenere l’auto, sostituirla o restituirla.


Fonte: InfoMotori

Noleggio lungo termine o acquisto auto nuova?

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Comprare o noleggiare? È questa una domanda sempre più diffusa tra gli italiani che si stanno avvicinando a un nuovo veicolo, a dimostrazione della ricerca di una maggiore consapevolezza nella scelta delle formule più convenienti per il possesso della propria prossima auto.

Ma è possibile arrivare a una risposta a tale quesito? Quando conviene comprare un’auto rispetto al noleggio a lungo termine?
 

Il noleggio a lungo termine NON è il leasing

Prima di saperne di più, giova compiere una piccola premessa: il noleggio a lungo termine NON è equivalente al leasing, una formula che per certi versi si avvicina all’affitto e che prevede la possibilità di riscattare il veicolo al termine del periodo contrattuale, di solito con pagamento di una maxi rata finale.

Non mancano però le profonde differenze con il noleggio a lungo termine. Si consideri ad esempio che il leasing viene proposto come un vero e proprio finanziamento, con la società di leasing che anticiperà l’intero valore dell’auto acquistata ricevendo poi in cambio le rate mensili da parte del proprio cliente. O ancora che generalmente nel leasing le spese accessorie come il bollo o il soccorso stradale non sono incluse.

Se poi a quanto sopra aggiungiamo il fatto che nel noleggio a lungo termine non si rischia di subire gli effetti della svalutazione del mezzo e che a volte non è nemmeno necessario un versamento iniziale, spiega il crescente successo del noleggio a lungo termine negli ultimi anni.

Come rivela Finrent, servizio di noleggio a lungo termine attivo da oltre 15 anni, negli ultimi anni è avvenuta un’importante crescita anche per i privati.

Conviene ancora acquistare l’auto?

Giungendo a sintesi, il noleggio a lungo termine è un affitto pluriennale dell’auto. Dietro pagamento di un canone, il possessore del mezzo potrà non solamente disporre dell’uso del veicolo, quanto anche dimenticarsi di pagare le spese legate al mezzo, come il bollo, la manutenzione, l’assicurazione, il soccorso stradale e tanto altro ancora, poiché saranno tutte comprese nel canone. Alla fine del periodo contrattuale, si potrà continuare a usare il mezzo, restituirlo o cambiarlo.

Ma siamo sicuri che questa sia la strada migliore? È proprio vero che acquistare un’auto non ha più alcun vantaggio?

In realtà, sarebbe bene non compiere dei passi in avanti troppo affrettati. Al di là delle motivazioni prettamente psicologiche e culturali, che in Italia tendono ancora a preferire il concetto di proprietà a quello di possesso, il principale beneficio dell’acquisto del mezzo è legato proprio al trasferimento del diritto reale sull’auto e, con esso, anche del suo valore intrinseco (pur ampiamente svalutato già nel momento in cui le quattro ruote escono dalla concessionaria).

Non solo: l’acquisto dell’auto potrebbe ancora celare una relativa convenienza nel caso in cui non si utilizzi molto il mezzo, e si punti così a un risparmio su spese di manutenzione e di assicurazione. Ancora, l’acquisto dell’auto è a volte l’unica soluzione per tutti coloro i quali desiderano disporre di mezzi prestigiosi, che raramente sono disponibili nella forma del NLT, o con allestimenti particolari.

Noleggio o acquisto: cosa conviene?

Introdotto tutto ciò, possiamo cercare di compiere alcune valutazioni di massima sull’effettiva convenienza tra il noleggio a lungo termine e l’acquisto.

Innanzitutto, molto dipenderà dagli aspetti fiscali. I professionisti, gli imprenditori e più in generale i titolari di partita IVA  potrebbero trovare una discreta convenienza fiscale proprio nel ricorrere al leasing o al noleggio a lungo termine. Guai, però, a pensare che i benefici siano legati esclusivamente alla propria sfera fiscale. Non è certo un caso che il NLT stia riscuotendo un crescente favore proprio tra i privati, che evidentemente sono ben in grado di apprezzarne la comodità e la maggiore serenità nella gestione del mezzo, oltre alla possibilità di cambiare più spesso il proprio veicolo, senza immobilizzare alcun capitale.

A ciò si aggiunga anche che il rischio di svalutazione dell’auto non cade più nella sfera del conducente, bensì in quella della società di noleggio a lungo termine. Al termine del periodo contrattuale, si potrà dunque decidere se continuare a guidare l’auto, cambiarla o restituirla.

Un insieme di benefici economici, operativi e gestionali che sta convincendo sempre più italiani a valutare e sposare la linea di convenienza del noleggio a lungo termine, nella consapevolezza che proprio mediante questa forma contrattuale sia possibile ottenere una migliore flessibilità nella gestione della propria mobilità.


Fonte: TargatoCN.it