Clausole nel noleggio a lungo termine per i privati

Volete saperne di più sulle clausole nel noleggio a lungo termine per i privati? Siete arrivati nel posto giusto.

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Innanzitutto specifichiamo l’ambito di discussione spiegando cos’è nlt ai privati, in quanto spesso quando parliamo di noleggio per un lungo periodo ci riferiamo ad aziende o a partite IVA.

Il noleggio a lungo termine per privati è una formula contrattuale che nel corso degli ultimi anni ha subito un vero e proprio boom di interesse e di stipule, forte di una lunga serie di vantaggi che anche chi non possiede partita Iva può ben aggiudicarsi.

Si pensi, a titolo di esempio, alla possibilità di poter gestire con maggiore comodità la propria auto, pagando un unico canone d’affitto mensile che comprenda anche assicurazione, bollo, manutenzioni e altro ancora. Oppure, alla possibilità di entrare in possesso di modelli di auto recenti e personalizzabili negli allestimenti, senza impiegare il proprio capitale. O, ancora, alla possibilità di poter cambiare più spesso il proprio veicolo.

Non solo. Uno dei grandi benefici che ha reso il contratto di noleggio per privati a lungo termine così diffuso, è legato alla possibilità di poter personalizzare il contratto con l’inserimento di apposite clausole e condizioni. Ma quali sono quelle più diffuse, alle quali dovreste prestare la maggiore attenzione?

La franchigia

Cominciamo dalla franchigia. In caso di incidente l’assicurazione coprirà i danni verso terzi, ma è possibile che il conducente possa indennizzare la società di assicurazione con una franchigia che può arrivare a pesare anche per diverse centinaia di euro.

Generalmente la franchigia varia a seconda del valore dell’auto e della scelta della società di noleggio. Valutate pertanto con grande attenzione tale clausola, perché se è vero che una franchigia più alta può determinare una riduzione del canone di locazione, è anche vero che in caso di sinistro a pagare le care conseguenze potrebbe essere proprio il conducente.

La clausola rescissoria

Un’altra clausola da guardare con attenzione è la clausola rescissoria. Non tutti sanno che anche i contratti di noleggio a lungo termine per i privati possono essere interrotti prima della data prevista, ma dietro pagamento di una penale.

Al momento della sottoscrizione del contratto, guardate con attenzione alla presenza della penale e alla sua quantificazione, generalmente pari a una percentuale delle mensilità previste.

Le condizioni dell’auto

Un aspetto fin troppo sottovalutato da chi si avvicina con superficialità al contratto di noleggio a lungo termine è legato alle condizioni di restituzione dell’auto.

Nella maggior parte dei casi, infatti, il mezzo restituito alla società di noleggio verrà esaminato al fine di valutarne le condizioni di elementi esterni, interni e meccanici. Naturalmente, nessuno pretenderà la restituzione del mezzo nelle stesse condizioni dell’avvio del contratto, ma eventuali difetti gravi non comunicati e frutto di un mancato rispetto del piano di manutenzione potrebbero essere parzialmente girati sulle tasche del conducente.

Il chilometraggio

Sempre tra le principali clausole cui dovreste prestare giusta attenzione nella stipula del contratto di noleggio a lungo termine, un cenno non può che essere compiuto nei confronti del chilometraggio.

I contratti di noleggio a lungo termine prevedono infatti dei limiti di percorrenza massima, su base annuale o per l’intera durata del rapporto con la società di noleggio. E se si superano i chilometri previsti?

Nessuna paura… l’auto continuerà a funzionare, ma pagherete in più i chilometri in eccesso, con un sovrapprezzo che potrebbe però rendere improvvisamente meno conveniente l’uso di questa formula contrattuale. Leggete pertanto bene il contratto, e valutate che cosa prevede in caso di superamento del chilometraggio.

Il conducente

Prima di far guidare la vostra auto in noleggio a lungo termine da un’altra persona, leggete il contratto alla ricerca delle condizioni che disciplinano la guida di terze persone. È infatti possibile che il contratto richieda la specifica indicazione delle persone abilitate a condurre il mezzo, e che in caso di incidente con guida di persona non autorizzata, chi ha firmato il contratto debba renderne conto alla compagnia noleggiatrice.

Insomma, come abbiamo sopra riassunto, il contratto di noleggio a lungo termine non solo nella maggior parte dei casi potrebbe essere molto conveniente anche per i privati, ma potrà anche essere modellato sulla base delle vostre specifiche necessità.

Abbiate pertanto cura di leggere con attenzione il contratto prima della sua firma e, se ricorre il caso, domandate eventuali modifiche delle clausole più importanti.

Dubbi o domande sulle clausole nel noleggio a lungo termine ai privati? Facci sapere!


L’acquisto di un’auto è un investimento?

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L’acquisto di un’auto è un investimento?
No e tutti a casa.

Scherzi a parte, proviamo un po’ a sviscerare l’argomento e capire perchè tanti lo pensano invece.
Portandoci nell’ambito sportivo esiste una correlazione direttamente proporzionale che porta l’atleta ad investire i primi guadagni di una certa rilevanza in un’automobile.
Succede in tutte le discipline, dal calcio in giù, e il rugby non fa certo eccezione.

I dati dicono che l‘acquisto dell’automobile viene considerato, in genere, il secondo investimento più importante, dopo la casa, ma tale definizione ha un difetto di base. E cioè che nel momento in cui diventi possessore di un automobile, hai tra le tue mani un generatore di spese, non certo un investimento!
Un discorso di investimento potrebbe riguardare l’acquisto di auto d’epoca, ma andiamo, sappiamo che non stiamo parlando di questo.

Perchè succede questo? Il volumetto di psicologia da supermercato potrebbe indicarci una serie di ragioni:

  • voglia di indipendenza
  • libertà di muoversi in una città spesso diversa dalla propria
  • fare il figo con le ragazze (dagli anni ’50 in poi questa è una motivazione basilare) e collegata a ciò arriva il quarto (dolente) punto e cioè
  • non puoi fare il figo con una macchina da 4 soldi, occorre la macchina status symbol (ed è la fine)

Il quarto punto potrebbe essere letale se non ti chiami Mario Balotelli o Cristiano Ronaldo, perchè potrebbe illudere il nostro giovane rugbista che quei soldi (lordi) che si trova sul conto mensilmente siano un sacco di soldi, facendo così scattare la sindrome del calciatore mancato (in termini di stipendio).
Se abbiamo ben chiaro che il rugbista più pagato al mondo, Dan Carter, guadagna di stipendio 1.4 mln eur, è evidente che la Ferrari deve restare quella in scala della Bburago (al limite).

Avere un’automobile, oltre al costo di acquisto, comporta una serie di spesi ricorrenti di cui bisogna tenere conto: immatricolazione, bollo, assicurazione,deprezzamento valore, manutenzione ordinaria e straordinaria, sostituzione pneumatici (estivi/invernali), parcheggio: strisce blu e/o  box auto, carburante, multe (prima o poi una capita…).
Escludendo i punti 3 e 4 della lista di cui sopra, alternative razionali all’acquisto di un’auto, ovvio a seconda di dove uno viva, ce ne possono essere, dal car sharing al trasporto pubblico, utilizzo di taxi o altri sistemi (Uber o Auting per esempio), noleggio spot fino al noleggio lungo termine.
Quest’ultima forma non comporta un vero e proprio risparmio, in termini complessivi, ma può presentare una serie di vantaggi: nessuna, o bassa, spesa iniziale, certezza sulle spese, assicurazione e manutenzione comprese nel canone mensile, vendita dell’usato a carico dell’azienda di noleggio.

Se nonostante tutto pensi ancora che acquistare un’auto sia per te importante, allora ti dò giusto una regola che, per la salute delle tue tasche, può tornarti molto utile:

«E’ importante, anzi fondamenta, che il valore della tua automobile sia inferiore alla metà del tuo reddito annuo».

Se hai speso o pensi di spendere di più, stai prendendo un rischio e potresti trovarti costretto a interrompere il finanziamento o a dover vendere la macchina. E comunque, con questa regolina, si possono trovare anche auto interessanti, stando attenti a non farsi prendere dalla frenesia e dall’innamoramento estemporaneo.

Qui sotto un paio di link interessanti sull’argomento.

Abbiamo scherzato, trattando l’argomento con leggerezza, ma occhio ragazzi che i soldi avranno un valore nella vostra vita, e in questo momento sono legati esclusivamente alla vostra carriera sportiva. Quindi non occorre essere avari e fare dei soldi un idolo, ma è giusto averne rispetto, e anche le scelte di acquisto, per l’automobile o per altro, rispecchiano il proprio atteggiamento verso la vita.

Fatta questa doverosa premessa, mano a mano nei prossimi contributi entreremo in campi un po’ più tecnici, parlando di investimenti e previdenza, e mi farebbe piacere andare a toccare argomenti anche dietro vostri suggerimenti. Potete scrivere a  marco.martello@azimut.it per qualsiasi domanda o argomento di vostro interesse.


Fonte: Rugby Mercato

LeasePlan partner dell’alleanza “veicoli a emissioni zero”

LeasePlan ha annunciato la propria adesione in qualità di partner fondatore all’iniziativa Zero Emission Vehicle (ZEV), una nuova coalizione a livello globale organizzata da The Climate Group e C40. Lo scopo dell’iniziativa ZEV è quella di raggruppare stati, regioni, città, aziende e ONG per inviare un chiaro segnale all’industria automobilistica relativamente alla sempre crescente domanda di veicoli elettrici. I partner, inoltre, svilupperanno e sosterranno politiche e soluzioni in grado di dare impulso all’adozione su larga scala dei veicoli elettrici. L’iniziativa è stata lanciata a New York in concomitanza con la gara finale della competizione di Formula E, tenutasi a Brooklyn. Tra i partner fondatori figurano LeasePlan, Unilever, EDF Energy, lo Stato della California e la città di New York.

Tex Gunning, CEO di LeasePlan ha dichiarato: “Benché la richiesta di veicoli elettrici cresca ogni giorno, i veicoli, le infrastrutture o le politiche per soddisfare una tale domanda non sono ancora presenti. Siamo quindi molto lieti di unirci all’iniziativa globale ZEV e di lavorare con il settore automobilistico al fine di trasformare la mobilità a emissioni zero in una realtà. Utilizzare veicoli elettrici può essere uno dei modi più agevoli per contrastare il cambiamento climatico, ma solo se tutti sapranno affrontare la sfida lanciata dall’iniziativa ZEV.

Helen Clarkson, CEO di The Climate Group ha spiegato che “I trasporti contribuiscono in modo significativo e crescente al cambiamento climatico. Oggi, stiamo lanciando una sfida alle aziende di produzione automobilistica, affinché collaborino con tutti i gruppi di stakeholder – stati, regioni, città, aziende e ONG come la nostra – per accelerare la rivoluzione della mobilità a emissioni zero e rendere il trasporto elettrico la norma. Con i suoi 1,8 milioni di veicoli in circolazione, è di grande interesse che LeasePlan partecipi all’iniziativa ZEV.” In qualità di partner fondatore dell’iniziativa ZEV, LeasePlan si impegna a usare la propria influenza politica e le proprie relazioni con i clienti al fine di accelerare l’adozione dei veicoli elettrici in alcune tra le maggiori aziende al mondo. Oltre metà delle auto circolanti sulle strade oggigiorno appartengono ad aziende che vogliono rendere le proprie flotte aziendali il punto di partenza naturale per la transizione verso la mobilità elettrica.

Con 1,8 milioni di veicoli in circolazione, LeasePlan sta assumendo un ruolo di leadership nella transizione dal motore a combustione interna alle alimentazioni di tipo alternativo, ponendosi l’obiettivo di raggiungere emissioni zero netto entro il 2030. L’azienda intende inoltre trasformare la flotta dei propri dipendenti per comprendere solo veicoli elettrici entro il 2021.


Fonte: FleetBlog

SUZUKI RIDISEGNA IL MITO JIMNY, PIACERÀ AI FAN DEL 4×4?

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Il lancio ufficiale conferma i leak: il piccolo fuoristrada torna quadrato. A ruba online i primi 20 esemplari.

Dopo vari rendering, leak e fake video che hanno messo in allerta il mondo degli appassionati dell’off road, Suzuki ha iniziato a profondere immagini e video ufficiali del nuovo Jimny: quello che è riconosciuto come il miglior “piccolo” fuoristrada (vero) del mondo, e tra i migliori in assoluto. Le immagini autentiche hanno confermato le anticipazioni: il Jimny è diventato perfettamente squadrato! Angoli vivi ovunque, tetto piatto come un tatami, fiancate disegnate col filo a piombo, e il frontale ripreso quasi per intero dal progenitore LJ10 del 1970.

Un’edizione limitata battezzata “Sakigake” (pioniere) è stata messa in vendita online dopo la metà di luglio: i venti esemplari, proposti con livree particolari a circa 22 mila euro, sono andati esauriti dopo appena 40 ore di frenetici click sullo shop Suzuki. Le dotazioni di queste auto “pioniere” ci danno un’idea di ciò che troveremo nelle concessionarie quando inizieranno le vendite.

 Le immagini autentiche hanno confermato le anticipazioni: il Jimny è diventato perfettamente squadrato!

Tra le caratteristiche più interessanti i fari a led autolivellanti e dotati di lavafari; i retrovisori comandati elettricamente e riscaldati, come pure i sedili anteriori; il volante, optional in pelle, regolabile in altezza e dotato di comandi, tra cui cruise control e limitatore di velocità. Uno schermo touch da 7 pollici al centro del cruscotto con navigatore, Apple Car Play e Android Auto.

Tra le dotazioni di sicurezza e gli assistenti alla guida figurano: sei airbag; il controllo di stabilità (ESP); le allerte per cambi di corsia, ostacoli davanti alla vettura e colpi di sonno del guidatore; riconoscimento dei segnali stradali; monitoraggio della pressione delle gomme; controlli per la ripartenza in salita e assistente alla discesa ripida.

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Nel nostro paese il “suzukino” è ben visto da sempre, e non solo dai fuoristradisti. Nelle varie denominazioni che ha assunto nel tempo (SJ, Samurai, Santana, Jimny), è una presenza costante sulle nostre strade dagli anni ’80: apprezzato per le dimensioni compatte; gli interni spartani ma relativamente comodi; e soprattutto per quell’idea, insita in molti, per cui basta togliere il tetto, imboccare una sterrata e innestare le ridotte, per ritornare a una dimensione avventurosa che la berlina di famiglia non può dare. Tutto questo Jimny lo fa, e bene.

Questa quarta generazione è lunga 3 metri e mezzo e larga 1,65; ha un nuovo telaio a traliccio; le sospensioni ad assale rigido; la trasmissione automatica e manuale, con riduttore. L’altezza minima da terra è di 210 mm; l’angolo di attacco è di 37°, di dosso 28°, d’uscita 49°… tutte caratteristiche che a un orecchio esperto sussurrano: fango, rocce, guadi, neve. Porte: tre; posti: quattro; bagagliaio 85 litri con i sedili posteriori alzati. Vale a dire che non è un’auto per famiglie, questo non cambia; anche se i sedili hanno gli ancoraggi isofix per i seggiolini dei bambini, e la casa vanta 53 litri di spazio in più con gli schienali posteriori abbassati.

Questa quarta generazione è lunga 3 metri e mezzo e larga 1,65; ha un nuovo telaio a traliccio

Delle motorizzazioni (a parte il coraggioso 0,66 litri riservato al morigerato mercato giapponese) per ora si conosce solo il 1500 benzina, quattro cilindri e sedici valvole, da 75 kw e 102 CV. Cambio manuale a cinque rapporti, per la guida a due o quattro ruote motrici; più le ridotte per i percorsi più lenti e accidentati. Velocità massima 145 km/h, consumi dichiarati: da circa 13 km/l in città, a circa 16 fuori.

L’ultima generazione della 4×4 giapponese aveva arrotondato gli angoli e ingentilito gli interni: un successo durato vent’anni, dal lancio datato 1998. Piacerà agli appassionati di fango e polvere questo ritorno a un’estetica del passato? E ai fuoristradisti da città, che lo comprano per parcheggiare sui marciapiedi o per sporcare le gomme sul vialetto di ghiaia dell’agriturismo? Al mercato l’ardua sentenza.


Photo Credits: Suzuki Automotive


Noleggio a lungo termine: la soluzione più vantaggiosa per cambiare auto

di Domenico Scalera

 

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Se prima per cambiare auto erano possibili soltanto due opzioni, cioè l’acquisto di un modello nuovo o di un'auto usata e il Leasing, oggi la realtà è cambiata con l’introduzione di un sistema vantaggioso come il noleggio a lungo termine.

Con questa definizione si intende la possibilità di poter avere un’auto sempre nuova e funzionante con il pagamento di un canone mensile, senza spendere cifre elevate. Il noleggiare auto, infatti, è la soluzione ideale e più vantaggiosa per cambiare auto e scegliere, perché no, quella che si è sempre sognato. I modelli sono numerosi e di diverse tipologie da decidere in base a quelle che sono le esigenze e i gusti degli automobilisti.

Del resto i vantaggi del noleggio a lungo termine sono evidenti soprattutto rispetto alla tradizionale soluzione dell’acquisto che impone restrizioni su modelli e tipologie in base al budget di cui si dispone. Ciò non significa che il costo nel long rent sia uguale per tutti i modelli di auto che si noleggiano, ma che almeno è molto più probabile potersi permettere ciò che si sogna, in particolare perché il canone mensile che si dovrà sostenere è sicuramente più accessibile delle spese per l’acquisto vero e proprio dello stesso veicolo.

Cosa c’è da sapere prima di noleggiare un’auto
La prima cosa che c’è da sapere quando siamo indecisi sul da farsi e divisi tra la voglia di buttarsi in una nuova avventura che è quella nel noleggio a lungo termine (Nlt) e quella di affidarsi al caro vecchio acquisto dell’auto, magari accontentandosi di una utilitaria che si allontana da quelli che sono sempre stati i nostri sogni è cosa comprende il canone mensile.

Spese per bollo, assicurazione RC automanutenzioneordinaria e straordinaria e altri numerosi servizi scelti da chi decide di noleggiare fanno parte della rata. Ogni modello di auto prevede una spesa diversa per il canone mensile che dipende oltre che da questo elemento anche dal chilometraggio scelto, dalla durata del noleggio (che va da un minimo di 24 a un massimo di 60 mesi) e dai servizi di cui si ha bisogno.

Poter guidare un’auto sempre nuova mettendosi al riparo dalle spese spesso eccessive per l’acquisto tradizionale del veicolo e per la sua manutenzione, è una delle motivazioni che spingono sempre più automobilisti a scegliere il long rent.

A chi conviene questa soluzione
Probabilmente la cosa più corretta da dire è che il cliente tipo del noleggio a lungo termine è quello che si trova ogni giorno a dover utilizzare molto l’auto per motivi professionali o anche semplicemente per esigenze personali. Ecco perché quando questa forma di noleggio ha iniziato a prendere piede il cliente migliore era il libero professionista con partita iva che ogni giorno macinava chilometri alla guida della sua auto.

Con il passare del tempo però si è capito che il Nlt è perfetto per ogni tipologia di automobilista, dal professionista alla famiglia con figli, dal single allo sportivo che necessita di un’auto spaziosa per trasportare le attrezzature di cui ha bisogno per i suoi allenamenti.


Fonte: Automania