Allarme sicurezza sulle strade italiane

di Ambrogio Paolini

Con un programma che si preannuncia ricco di spunti, analisi e dibattiti animati dal consueto stile provocatorio dell’iniziativa, è stato presentato il nuovo #ForumAutoMotive in agenda il prossimo 29 ottobre a Milano presso l’Enterprise Hotel in Corso Sempione 91, dalle ore 9.00.

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Il primo talk show sarà dedicato a: “Codice della Strada: i (soliti) ritardi della politica”, con la partecipazione di esponenti parlamentari e rappresentanti di Polizia Stradale, Aci, Ania e Asaps per un punto sull’allarme sicurezza che si leva con sempre maggiore forza dalle nostre strade e sulla necessità che questo tema entri con urgenza nell’agenda dei lavori del nuovo Governo, visto che nei dibattiti preliminari non se ne è ancora fatto cenno. Pierluigi Bonora, deus ex machina del Forum lancia la provocazione:

“Le cronache degli ultimi mesi restituiscono un vero e proprio bollettino di guerra con una crescita continua degli incidenti dovuti in particolare alla distrazione da smartphone, alla guida in stato di ebbrezza o in stato di alterazione da stupefacenti. Il rischio reale è che il recente cambio di Governo favorisca un nuovo allungamento dei tempi di approvazione della riforma del Codice della Strada che sembrava ormai vicino alla meta e che avrebbe dovuto imprimere un giro di vite, con sanzioni ancora più dure per i comportamenti più a rischio. Chiediamo con forza al Governo di proseguire, risentendo le parti in causa, il lavoro già impostato portando rapidamente al traguardo la riforma del Codice”.

Tra le nuove misure proposte, e decisamente condivisibili, #ForumAutoMotive ritiene strategico anche l’inserimento dell’insegnamento dell’educazione stradale sin dai banchi delle scuole dell’infanzia, passando per le elementari, medie e superiori, dove educazione civica ed educazione stradale dovrebbero essere insegnate al pari delle altre materie per produrre maggiore consapevolezza nei futuri automobilisti e generare un adeguato senso di responsabilità.platea primo talk show 2018

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Un momento che farà riflettere i presenti sarà quello che vedrà protagonista Valentina Borgongi, Presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, che racconterà la storia di suo fratello ucciso da un ubriaco alla guida di un’auto. Seguirà un approfondimento sul rapporto tra i giovani e la sicurezza stradale.

Nel talk show conclusivo, dal titolo: “L’impegno del settore automotive per contrastare i comportamenti irresponsabili”, rappresentanti del settore delle due, quattro e più ruote, della componentistica e gli stakeholder del comparto, aggiorneranno la platea sui progressi compiuti dall’industria dal punto di vista tecnologico, verso una sempre maggiore sicurezza sulle nostre strade, anche grazie al graduale progresso sul lungo cammino che porterà, in futuro, alla guida autonoma.

Per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti che si registreranno all’evento anche attraverso la piattaforma SIGeF la partecipazione darà diritto 4 crediti formativi.


Fonte: RentalBlog

Auto: il settore torna a sorridere con un +13,4% di immatricolazioni e la proposta di legge per ridurre le tariffe Rca

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Se confermate entrambe, le due notizie positive dell’automotive potrebbero far tornare a sorridere il settore. Da un lato la riprese registrata a settembre delle immatricolazioni a +13,4% rispetto allo stesso mese del 2018 (142.136 unità vs 125.355) anche se con una flessione del -1,6% su base annua, e dall’altra la proposta di legge di Andrea Caso (M5S) della Commissione Finanza per una riduzione delle tariffe Rca, allontanerebbero un 2018 piuttosto burrascoso per l’intero comparto. Facendo la radiografia del settore, i modelli a benzina hanno rappresentato il 44,6% del mercato, gli ibridi il 7,7% alla pari dei gpl (7,7%), quelli alimentati a metano il 2,5% e gli elettrici lo 0,9%. Nulla di nuovo per il diesel che continua nella progressiva decrescita arrivando a perdere il -13,1% a settembre con una quota di mercato del 36,5%, in calo di oltre 11 punti percentuali rispetto al 47,6% dello scorso anno e una rappresentatività che nel periodo gennaio-settembre è scesa al 41,2% dal 53% del 2018. Le vendite a privati crescono nel mese del +13,4% raggiungendo una quota di mercato del 60,4%, in sostanziale parità rispetto all’anno scorso, mentre da inizio anno la crescita è del +2,2%, portandosi al 57,2% del totale mercato. Alta la crescita del noleggio a settembre con +25% e una quota di mercato del 18,1%, in crescita di 1,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno, e una rappresentatività del 25,1% da inizio anno; le società crescono del +4,2%, scendendo di quasi due punti di quota nel mese (al 21,5%) e tre punti nel cumulato (al 17,7%). Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 46,9% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 16,4% dei volumi di vendita mensili.
“Non facciamoci ingannare dal risultato positivo del mese appena trascorso, in quanto il confronto avviene con un mese dello scorso anno in cui il mercato era crollato del -25% a causa delle problematiche connesse all’entrata in vigore delle nuove norme di omologazione WLTP. Va, comunque, segnalato che sulla performance del mese hanno pesato anche le auto immatricolazioni delle reti di vendita legate ai premi di chiusura del terzo trimestre e la spinta del canale del noleggio a lungo termine” ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
“Quello che preoccupa – prosegue De Stefani – è l’assenza, fino ad oggi, di una chiara strategia politica che prenda in considerazione i vari fattori connessi al ciclo economico, industriale e del mercato auto per realizzare, attraverso delle riforme ben congegnate, una leva di crescita importante per il Paese e per la difesa dell’ambiente. Il tema della cd mobilità sostenibile e del rinnovo del parco auto va affrontato in modo strutturato a livello nazionale e senza demagogia. Assistiamo, invece, al continuo attacco ai motori diesel, ritenuti responsabili della cattiva qualità dell’aria delle nostre città, soprattutto da parte di molte amministrazioni locali che, in nome della salvaguardia ambientale, ne stabiliscono il progressivo blocco alla circolazione. La contrazione delle auto diesel di ultima generazione sta determinando, al contrario, un aumento della CO2, per effetto dei motori benzina che sono in costante crescita e di un ritmo di rinnovo del parco auto più anziano e inquinante che è troppo lento, senza lo spostamento significativo della domanda di auto verso sistemi di alimentazione green”.
Aggiunge De Stefani “La transizione energetica verso la diffusione massiccia di veicoli ibridi plug-in ed elettrici puri è un processo di lungo periodo che necessita ancora di notevoli investimenti dal punto di vista dello sviluppo industriale e del software, di una capillare ed efficiente infrastruttura di ricarica per questa tipologia di veicoli, senza dimenticare l’offerta di una più ampia gamma di veicoli economicamente accessibile”.
Conclude il presidente di Federauto “L’impegno preso dal neo Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli di convocare un tavolo dedicato ai problemi del settore auto è una notizia importante ma, nel frattempo, le misure contenute nella bozza del cd Decreto Clima in discussione questi giorni nei palazzi del Governo, appaiono inadeguate rispetto agli obiettivi ambientali auspicati. Speriamo in un percorso condiviso per accompagnare la transizione ecologica e svecchiare efficacemente il parco circolante, a beneficio di imprese, cittadini e ambiente”.


Fonte: Prima Press

Auto elettriche, crescita immatricolazioni in Italia ma poco spazio sul mercato

Il rapporto UNRAE ci presenta la situazione del comparto elettrico nel mercato automobilistico italiano. La Renault Zoe è l'auto più venduta nel 2019


Il recente Salone di Francoforte ha confermato ulteriormente quanto, nel futuro dell'automobile, il comparto elettrico sia destinato a diventare preponderante. In Italia, il settore è in crescita, ma siamo ancora lontani da una possibile rivoluzione elettrica dell'automotive. E' quanto emerge dal rapporto del Centro Studi e Statistiche UNRAE presentato nella settimana europea per la mobilità. Nei primi 8 mesi del 2019 in Italia sono state immatricolate 6.453 auto elettriche, per 26 modelli immatricolati. La crescita si attesta a un +109%. L'elettrico, tuttavia, occupa solo lo 0,5% del mercato totale, ovvero 1 vettura nuova su 200 è elettrica..

Il rapporto UNRAE contiene anche altri dati aggregati sul settore green. I privati rappresentano il 41% delle immatricolazioni. Poi il noleggio a lungo termine con il 30,7% del totale, poi le flotte al 17,4% e pure i Costruttori stessi e i venditori (dealer) con l’8,3%..

Il 72,4% delle immatricolazioni, quasi tre su quattro, delle auto elettriche è intestato a uomini. Per un plus dell 13,2% rispetto alla media. La fascia di età più votata all’acquisto è tra i 46 e i 55 anni (32,8%, anche qui + 7,4% rispetto ai motori termici), probabilmente anche per motivi di stabilità economica.

Quasi il 75% delle auto elettriche viene immatricolato al Nord. Va ricordato che, ad esempio, la Lombardia ha stanziato finanziamenti fino a 8.000 euro. Ma la città che acquista più auto a batteria è Roma, davanti a Milano: 161 a 130. Terze Bologna e Firenze con 33. I clienti provengono per il 45% da auto Diesel, per il 35% da benzina, per il 10% da altre elettriche, per l’8% da ibride e per il 2% da metano GPL.

Ecco la top 4 dei modelli di auto elettriche più vendute da gennaio ad agosto 2019

Renault Zoe - 1.657 esemplari

Tesla Model 3 - 1.164

Smart fortwo - 1.036

Nissan Leaf - 787


Fonte: Tutto Sport

Noleggio a lungo termine senza anticipo: oggi si può

di Marco Castelli

Flessibilità è la nuova parola d’ordine: per questo le aziende di renting tendono ad offrire anche il noleggio a lungo termine senza anticipo, una formula ideale per i privati. Sulla stessa linea di pensiero, c’è anche la possibilità di un noleggio a lungo termine con permuta.

Noleggio a lungo termine senza anticipo: una formula particolarmente vantaggiosa, specie per chi si avvicina per la prima volta al renting e non vuole farlo con un notevole esborso iniziale di capitali. Se fino a qualche anno fa non esisteva, oggi questa offerta si sta diffondendo sempre più.

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In particolare, è ideale per venire incontro alle necessità di privati e professionisti titolari di Partita Iva. Due target che si interessano sempre più al noleggio, per ottenere benefici in termini di gestione e risparmio.

Approfondisci: come funziona il Nlt?

COME FUNZIONA IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE SENZA ANTICIPO?

La risposta è semplice. Oggi le società di noleggio auto tendono ad agevolare il privato o il singolo titolare di Partita Iva con il noleggio a lungo termine senza anticipo.

Chiaro che, con questa formula, la rata mensile, che include tutti i servizi, diventa più alta, ma allo stesso tempo accedere al renting auto è indubbiamente più semplice. Prendendo come esempio uno stesso modello (una Nissan Micra), in un intervallo di 48 mesi/60.000 km, con “anticipo zero” il noleggio viene mediamente a costare circa 50 euro più al mese rispetto alla spesa sostenuta versando un anticipo di 2.000 euro.

VINCONO LE FORMULE FLESSIBILI

In questo particolare momento storico di allargamento della clientela interessata al noleggio a lungo termine, proporre formule flessibili è diventato fondamentale.

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La nostra survey “Noleggio & Qualità”, patrocinata dall’Osservatorio Top Thousand e che verrà presentata a fine settembre nel corso di un evento a Milano, testimonia infatti che i Fleet Manager valutano positivamente la crescita delle società di noleggio in questo ambito. Anche se c’è ancora lavoro da fare e ulteriori miglioramenti sono auspicabili.

Leggi anche: cosa fare in caso di incidente con l’auto in Nlt

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE CON PERMUTA

Un’altra testimonianza di flessibilità crescente del servizio arriva dalla formula del noleggio a lungo termine per privati con permuta, promossa recentemente da molte società di noleggio.

Uno dei principali ostacoli, per il privato (e anche per il singolo titolare di Partita Iva) che si avvicina al noleggio auto a lungo termine, è infatti proprio la necessità di “smaltire” la propria auto usata. Il noleggio offre la possibilità di “dare in permuta” l’usato, il cui valore può essere utilizzato come anticipo per il renting o per abbassare l’entità della rata mensile.

INDICE DEI CONTENUTI


Noleggio a medio termine, la soluzione senza vincoli

Primerent e una nuova concezione di mobilità

Roma, 12 set. (askanews) – Nel 2018 il settore del noleggio a breve termine ha sviluppato un giro d’affari pari a 1 miliardo e 229 milioni (+1,8% rispetto al 2017), mentre il fatturato noleggio a lungo termine, di ben 5,5 miliardi, ha segnato un aumento del +12%. Vi è però una terza soluzione che si colloca tra il breve e lungo termine e risponde alle esigenze di una quota di mercato pronta ad accogliere sempre nuove soluzioni in fatto di mobilità: si tratta del noleggio a medio termine, ovvero la possibilità di guidare un’auto per il numero dei mesi più congeniale alle proprie necessità. Sono sempre di più gli italiani che lo prediligono, e i motivi sono molteplici. Primerent, società leader in Italia ed Europa nel noleggio a breve e medio termine, racconta quali sono tutti i vantaggi di questo servizio.

Si tratta della soluzione più flessibile sul mercato, perché la possibilità di prolungare la durata del noleggio in base alle proprie esigenze permette di rivoluzionare la propria concezione di mobilità. A differenza del noleggio a lungo termine o del leasing, per noleggiare un’auto a medio termine non serve avviare nessuna pratica finanziaria, e non vi è nessuna richiesta di documentazione. Ad esempio, non servono il modello unico, bilancio società o visura camerale. Si può pagare con carta di credito, bonifico o direttamente in sede, senza legarsi ad una società di noleggio a lungo termine che impone di guidare la stessa auto per anni. Si ha quindi la libertà di cambiare auto quando lo si desidera senza costi aggiuntivi secondo le proprie necessità.

Il canone comprende una copertura assicurativa Kasko, ma non solo: il noleggio mensile consente di dire addio anche al pagamento del bollo auto, superbollo, eco tassa, immatricolazione, I.P.T.. Anche la manutenzione ordinaria e straordinaria sarà solo un lontano ricordo, così come l’acquisto e la sostituzione di pneumatici.

Zero attese e zero anticipo: il cliente sceglie il modello e lo ritira in pronta consegna senza nessun acconto. Inoltre, Primerent assicura la consegna e il ritiro dell’auto noleggiata in qualsiasi luogo d’Italia e sud Europa!

Con Primerent, durante il noleggio, vi è anche la garanzia di un consulente dedicato h24 per qualsiasi necessità, sempre a disposizione, con assistenza telefonica in caso di guasti e sinistri, con possibilità di richiedere una vettura sostitutiva della stessa categoria. In questo modo il cliente dispone di automobili sempre nuove, con il massimo delle prestazioni, costantemente controllate, che garantiscono assoluta sicurezza alla guida.


Fonte: askanews.it