Anche Opel nell’offerta di Noleggio a lungo termine Free2Move Lease

di Marina Marzulli

L'operatore di mobilità Free2Move Lease del Gruppo Psa ha inserito le vetture del Marchio Opel nella sua offerta di Noleggio a lungo termine, per aziende e privati.

Free2Move Lease Italia estende ai veicoli Opel l’offerta di Noleggio a lungo termine. A partire dal 1 marzo, l’operatore di mobilità F2ML inserisce nella propria offerta i modelli di Opel, il quarto costruttore entrato di recente in Groupe PSA.

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Commenta Angelo Simone, Brand Director di Opel Italia“Le persone si orientano sempre di più verso soluzioni di mobilità alternative al possesso e l’opportunità di offrire un noleggio a lungo termine attraente come quello di F2ML è un ulteriore passo a vantaggio dei nostri clienti. Siamo sicuri che apprezzeranno i costi competitivi e l’altissimo livello di servizio offerto e renderanno Opel sempre più forte nel mercato italiano”.

FREE2MOVE LEASE

Free2Move Lease è parte del marchio di mobilità Free2Move del Gruppo Psa, elemento chiave del piano strategico “Push to Pass”. Dal lancio, avvenuto il 4 settembre 2017, Free2Move Lease ha contribuito alla crescita dei Marchi del Gruppo nel Noleggio. Nel 2018, primo anno completo di attività, Free2Move Lease ha registrato una crescita dei volumi del 60% rispetto al 2017, con un incremento del portafoglio del 50%.

Nel 2019 si prevede un ulteriore incremento dei volumi del 50%, grazie anche all’integrazione di Opel, che rappresenterà un ulteriore booster per Free2Move Lease nel suo percorso di crescita.

PER AZIENDE E PRIVATI

“L’integrazione della gamma Opel nell’Offerta F2ML  è un’ottima opportunità per noi per allargare le possibilità di scelta per la nostra clientela e rispondere ad ogni esigenza di Car Policy. Qualità e facilità di accesso al servizio sono oggi fattori determinanti per il successo nel mercato del Noleggio e della mobilità. Opel e la sua rete di Vendita e Assistenza sono un ulteriore tassello che integra la nostra proposta e che ci porta ad essere ancora più solidi e competitivi.”
Andrea Valente, General Manager di F2ML Italia

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Clientela business, aziende e professionisti ma anche i clienti privati possono contare su una proposta multimarca tramite le reti di vendita di Peugeot, Citroën, DS Automobiles e Opel (per i clienti privati Opel a partire dal mese di Aprile). Uno dei maggiori punti di forza di Free2Move Lease è proprio la rete di Concessionari che, con circa 300 Dealer e 700 Riparatori ufficiali, garantisce capillarità territoriale sia in termini di vendita sia di Assistenza Post Vendita.

UNA FORMULA ALL INCLUSIVE

L’offerta di Free2Move Lease punta ad una formula tutto compreso: copertura assicurativa completa, manutenzione a 360°, assistenza stradale H24, cambio pneumatici, vettura di cortesia, Servizio clienti e gestione sinistri.

INDICE DEI CONTENUTI

1FREE2MOVE LEASE

1.1PER AZIENDE E PRIVATI

1.2UNA FORMULA ALL INCLUSIVE


ALD AUTOMOTIVE: il noleggio per i privati

Il mercato del NLT verso i clienti individuali è in forte crescita, grazie alla diversa percezione che gli utenti hanno del veicolo

Il numero di clienti privati che scelgono formule di mobilità legate ai servizi sta vivendo una crescita sempre maggiore negli ultimi anni. Questo perché è cambiato completamente il modo di utilizzo dell’auto, sempre più slegato dalla proprietà e orientato verso una mobilità di servizio con formule con un canone fisso e la tranquillità dei servizi inclusi. 
Sempre più clienti accettano proposte di media lunga durata proprio perché più consapevoli della bontà della soluzione. Oggi circa il 40% dei nuovi contratti sottoscritti da ALD AUTOMOTIVE proviene da clienti individuali o piccole impreseche si avvicinano ai prodotti del brand. Lavorare quotidianamente sulla Customer Experience, renderla sempre più rilevante e consistente, è per ALD AUTOMOTIVE il modo di porsi realmente al servizio dell’utente, nella consapevolezza di avere la responsabilità di offrire risposte e soluzioni che si differenziano per tipologia e natura dal tradizionale perimetro delle grandi flotte.

Ricaricar è il servizio ALD AUTOMOTIVE riservato ai privati: si tratta di una soluzione di mobilità totalmente pay per drive che permette ai clienti di scegliere il pacchetto chilometrico mensile che più risponde alle proprie esigenze di mobilità e abbinarlo ad un’auto nuova, con tutti i servizi inclusi, pagando un canone e senza versare nessun anticipo.

Sempre ai privati è rivolto il servizio ALD AUTOMOTIVE Permuta, ideato per chi pensa al noleggio ma ancora non sa come liberarsi del proprio usato.

Inoltre, per andare incontro alle molteplici esigenze degli utenti privati, ALD AUTOMOTIVE ha sviluppato ALD AUTOMOTIVE 2Life, un prodotto di noleggio a lungo termine di auto usate garantendo così prezzi ancor più accessibili, mettendo a disposizione veicoli usati ma in perfette condizioni. ALD AUTOMOTIVE 2Life è una formula “zero pensieri” e tutto compreso: tassa di proprietà, assicurazione, consegna del veicolo, soccorso stradale 24 ore su 24 e Servizio Clienti dedicato.


Automobili, gli italiani scelgono sempre più spesso il noleggio a lungo termine

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Negli ultimi anni il settore della mobilità cittadina è andato espandendosi, virando verso soluzioni da un lato innovative ma allo stesso tempo anche molto semplici. I modi per spostarsi in città si sono moltiplicati, ad esempio per merito di nuovi sistemi come la sharing mobility. Gli italiani, però, dimostrano di concentrare i propri interessi su un fenomeno in particolare: il noleggio a lungo termine di automobili sta spopolando, questo nuovo strumento ha velocemente scalato le gerarchie delle preferenze degli italiani e sembra attirare sempre più persone, come dimostrano gli ultimi dati di settore.

Noleggio auto a lungo termine: gli ultimi dati

Fra le soluzioni preferite per spostarsi in città, quindi, gli italiani mettono in cima alla lista dei desideri (anche) il noleggio auto a lungo termine. Lo sostengono i dati di settore, secondo i quali la modalità NLT ha visto un aumento del proprio mercato superiore al +28% nei dodici mesi del 2018. Appare dunque evidente che un numero sempre maggiore di persone si affida a portali specializzati come automobile.it, ad esempio, per cercare auto in noleggio a lungo termine. E per avere un’ulteriore prova di ciò basta confrontare il mercato delle vendite automotive a quello del noleggio: quest’ultimo ha dimostrato nel 2018 un trend di crescita tre volte superiore al primo, arrivando a conquistare il 25% del mercato auto.  Guardando i dati in questione, la domanda sorge spontanea: quali sono i motivi di questo successo? Perché dal giorno alla notte questo nuovo sistema di mobilità ha cominciato a spopolare tra gli italiani? Le ragioni sono molteplici, e tutte ugualmente convincenti.

I motivi del successo del long term rent

I vantaggi appartenenti al noleggio a lungo termine sono numerosi, ed è anche difficile stabilire quale sia il principale. In primo luogo, il sistema NLT consente agli automobilisti di evitare di stare dietro a noie di tipo burocratico come il bollo auto e l’assicurazione, perché queste vengono incluse nel contratto di noleggio a lungo termine. Inoltre, in questa lista di noie finisce anche la manutenzione del veicolo, che diventa di responsabilità della società presso la quale è stata noleggiata l’auto. Chiaramente bisogna sottolineare anche i vantaggi di natura economica: da un lato si risparmia perché, non acquistando l’auto, si evita il rischio che questa possa poi svalutarsi; dall’altro, il prezzo del pacchetto complessivo è chiaro sin da subito e non varia nel tempo: un grande vantaggio in sede di pianificazione delle spese. Inoltre l’utente ha la possibilità di decidere in totale autonomia il tempo di noleggio, senza poi considerare tutti i servizi aggiuntivi che si possono scegliere liberamente. Una lunga serie di vantaggi che ha convinto (e continua a convincere) un numero sempre maggiore di automobilisti a spostarsi verso questo nuovo sistema.


Aniasa: “Un Codice della Strada da adeguare alla sharing mobility”

di Marco Castelli

Aniasa ha illustrato alla Commissione Trasporti della Camera alcune proposte per svecchiare il Codice della Strada. Fondamentale, in particolare, armonizzare le regole del car sharing. Ecco come è andata.

Un Codice della Strada da rivedere, alla luce dello sviluppo della sharing mobility. E’ stato questo l’oggetto dell’Audizione effettuata stamattina da Aniasa alla Commissione Trasporti della Camera

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Si tratta di un punto da tempo sottolineato in maniera forte e chiara dall‘associazione rappresentativa del mondo del noleggio: il Codice della Strada, ormai, risulta essere vetusto e oggi più che mai occorre incoraggiare e sostenere le nuove forme di “smart mobility” attraverso un quadro di norme al passo con i tempi che il settore automotive sta vivendo. Ricordiamo, infatti, che il Codice è fermo al lontano 1992. 

Approfondisci: ecco cosa contiene il disegno di legge del nuovo Codice 

ANIASA E IL NOLEGGIO IN CRESCITA

“L’attuale Codice della Strada costituisce ormai un ostacolo all’innovazione e all’affermarsi di nuovi e più sostenibili modelli di fruizione dei veicoli” ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa, durante l’Audizione.

I rappresentanti dell’associazione hanno poi ribadito, attraverso i numeri, l’importanza che il settore del noleggio, reduce da un altro record nel 2018, sta assumendo. Un dato su tutti: tra il 2000 e il 2018 il comparto del renting ha immatricolato oltre 6,3 milioni di veicoli nuovi e rappresenta il 23% delle immatricolazioni di auto nel nostro Paese.

GLI AGGIORNAMENTI AL CODICE DELLA STRADA

Queste le principali proposte portate da Aniasa ai membri della Commissione:

  • L’introduzione nel Codice della Strada di una definizione di “vehicle sharing” e l’armonizzazione delle regole per la gestione e la fruizione dei servizi nei diversi Comuni. Obiettivo: facilitare la vita delle persone e consentire agli operatori di pianificare un’offerta integrata. 

  • La previsione della possibilità per taxi e servizi di NCC di prendere a noleggio il proprio veicolo.

  • L’introduzione della possibilità di noleggiare veicoli con portata superiore a 60 quintali, oggi prevista solo tra le imprese iscritte all’Albo in conto terzi. 

Leggi anche: la posizione di Aniasa su ecotassa e ecobonus

NOLEGGIO E FUTURO DELLA MOBILITA’

Il noleggio, ha sottolineato Aniasa, oggi può rappresentare un importante volàno verso auto più sicure e ecologiche, con in particolare una spinta importante all’auto elettrica (scopri cosa pensano i Fleet Manager dell’e-mobility).

Il settore distribuisce veicoli di ultima generazione, puliti e sicuri. E ad oggi rappresenta circa il 50% delle immatricolazioni totali delle auto elettriche in Italia.

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La sfida tra i SUV elettrici: Tesla Model X è ancora troppo avanti

Una società di noleggio ha compiuto un test di consumi per valutare l'efficienza di tre SUV elettrici. Model X batte di gran lunga la concorrenza

di MASSIMILIANO ZOCCHI 

Quando si parla di SUV elettrici è inevitabile che il riferimento sia Tesla Model X. Ma il mercato ha accolto, e sta per accogliere, nuovi protagonisti dello stesso segmento, così la società di noleggio tedesca Nextmove ha voluto realizzare un test per valutare l'efficienza di questi veicoli. Ovviamente tra i tre prodotti in considerazione c'è proprio Model X, seguita da Jaguar I-Pace, e da Audi e-tron, ufficialmente non ancora in vendita, per cui per il test è stato utilizzato un esemplare pre-serie.

La prova di è svolta sulla famosa autostrada Autobahn, su un percorso di 87 km tra l'aeroporto di Monaco e Landshut, con velocità media di circa 120 km/h, con strada identica per i tre modelli.

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Come si può vedere dal grafico qui sopra, i risultati sono a netto favore di Tesla Model X che ha registrato un consumo di 24.8 kWh ogni 100 km. La nuova arrivata di Audi ha consumato il 23% di energia in più, con 30.5 kWh per 100 km, mentre la prima elettrica di Jaguar si è fermata poco sopra con 31.3 kWh/100 km, quindi il 26% in più.

Riportando quindi il risultato su un altro grafico, quello dell'autonomia in base alla capacità della batteria, troviamo sempre Tesla Model X ovviamente in testa, con 389 km di range (modello con 100 kWh di batteria) oppure 339 km (modello usato per i test, con 90 kWh), sempre considerando la velocità media di 120 km/h. Audi e-tron e Jaguar I-Pace sono quasi alla pari, rispettivamente con 274 e 272 km.

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La prova indica quindi che a parità di condizioni, e con batteria all'incirca uguale, Model X ha 65 km in più di autonomia. È doveroso ricordare che nel caso di Audi si tratta di una vettura pre-serie, per cui è plausibile aspettarsi dei miglioramenti, sia sul fronte batteria sia sul fronte software, nella versione di produzione. Per Jaguar I-Pace invece un recente aggiornamento software sembra aver migliorato i consumi, come segnalato da alcuni proprietari. Riusciranno a concorrenti a colmare il gap?


Fonte: DMove