Bollo auto

Bollo auto, le novità del 2020: sconto del 10% e stop agli evasori

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La delibera da parte della Giunta Regionale, emanata il 15 gennaio 2020, prevede una riduzione del 10% dell’importo dovuto per la tassa automobilistica, ai contribuenti che aderiranno alla domiciliazione bancaria, a partire dal 1 gennaio 2020, con termine il 31 maggio 2020. Una modalità su cui la Regione ha puntato molto, per garantirsi una riscossione il più possibile certa, puntuale e senza costi aggiuntivi. Semplificando anche la vita dei contribuenti, che possono anche dimenticarsi questo adempimento (salvo poi ricordarsi di modificare l’autorizzazione se cambiano veicolo).

Il 2020 sarà anche decisivo per gli evasori delle tasse automobilistiche

 Il decreto fiscale ha “riportato” nel sistema informatico del Pra, gestito dall’Aci, i dati sui versamenti del bollo auto. Era dal 1998 che all’Aci era stato sottratto il monopolio nazionale, per affidarlo alla gestione delle Regioni con il coordinamento dell’allora ministero delle Finanze. Per questo era stato costituito un archivio nazionale (lo Sgata), da far “colloquiare” in tempo reale con quelli regionali.

Ora, rispetto al passato, chi non paga il bollo auto sarà intercettato con maggiore facilità prima che possa scattare la prescrizione. Si ritorna così al passato visto che nel 1998 all’Aci era stato tolto il monopolio nazionale sul sistema informatico e sui dati relativi al pagamento del bollo auto al fine di dirottare la gestione in capo alle Regioni.

Importante novità riguarda anche l’agevolazione per le finte ibride

Quest’anno verranno immatricolate molte vetture ibride in più rispetto al passato. Non solo per l’addio più o meno forzato di molti italiani al diesel, ma anche perché le case automobilistiche hanno nell’ibrido l’alternativa più a buon mercato per ben figurare nei test delle emissioni di CO2, evitando le sanzioni previste dalla Ue per chi sfora i limiti.

Noleggio a lungo termine

In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo.

A partire dal 1° gennaio 2020, in caso di veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso.


Bollo auto nella rata noleggio, lo pagherà il cliente?

Una norma del Governo vuole rivoluzionare il settore delle vetture in affitto: chi prende l’auto a nolo, paga la tassa di proprietà. Così le promo delle Case sono meno allettanti. E ci sono conseguenze nefaste per clienti e società di nolo

di Walter Gobbi

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Rivoluzione bollo auto nel noleggio a lungo termine: è nel decreto legge fiscale 2020. Oggi, chi prende in affitto una vettura per anni, paga un canone mensile: dentro questa quota, c’è la tassa di proprietà spalmata nel tempo. Che è a carico della società di noleggio. L’utente versa 500 euro al mese di canone? All’interno, ci sono anche alcuni euro di bollo auto. Domani, con la novità che il Governo ha in serbo, il cliente paga subito il bollo auto: una bella seccatura. Anche da punto di vista burocratico.

Bollo auto nel noleggio: promozioni di FCA (e di altri gruppi) meno allettanti

A proposito di noleggio, vanno forte le promozioni dei gruppi automobilistici (come FCA) con le auto date in affitto a privati senza partita Iva, aziende, partite Iva, professionisti, clientela business. Oggi, l’utente paga il canone di nolo: dentro c’è il bollo auto. Spalmato. Una comodità dal punto di vista economico e burocratico. Il cliente ha zero pensieri. Certo, se invece deve pagare ogni anni il bollo, ecco le noie della sfera amministrativa. Più la seccatura di pagare. Più eventuali controversie con la Regione. Morale: le promo delle Case sul noleggio lungo divengono meno allettanti.

Bollo auto: Aniasa a ClubAlfa.it

ClubAlfa.it ha voluto capirci di più. E ha chiesto lumi ad Aniasa (Associazione autonoleggio). Nell’ambito dei lavori della VI Commissione Bilancio della Camera è stato presentato, dice l’Aniasa, un emendamento. A firma Fabio Melilli (Partito democratico, forza di Governo). L’emendamento 53.9 reca disposizioni in materia di tassa automobilistica per le singole Regioni e per le Province autonome di Trento e di Bolzano. Punta a introdurre l’obbligo del cliente locatario di provvedere al pagamento in via esclusiva del bollo. Intervenendo (senza motivo o contenzioso mai avvenuto) in uno dei basilari vantaggi operativi del noleggio, cioè sollevare l’utilizzatore da ogni aspetto gestionale.

Auto noleggio: secondo disastro

L’emendamento vuole introdurre una seconda norma disastrosa, aggiungiamo: l’obbligo di annotare al Pubblico registro automobilistico i contratti di noleggio a lungo termine superiori a 12 mesi di durata. Duplicando un adempimento già previsto dall’articolo 94, comma 4 bis del Codice della strada (con l’obbligo di comunicazione all’Archivio nazionale dei veicoli).

Burocrazia asfissiante nel noleggio

Così, a parole, la politica vuole semplificare, snellire, modernizzare, rendere tutto digitale e all’avanguardia. Nei fatti, il Partito democratico (al Governo col M5S) fa un pasticcio amministrativo-burocratico in stile Bulgaria. Che danneggia i clienti e le Case automobilistiche. Ora che il noleggio potrebbe essere un filoncino d’oro. Tale da sostituire la proprietà.

Emendamento sul noleggio: guai economici

In questo modo, dice l’Aniasa, si prevedono a partire da gennaio 2020 adempimenti e oneri amministrativi che ingessano le attività imprenditoriali. E che moltiplicano compiti ed esigenze di gestione della flotta. Dirottando risorse finanziarie e di personale fuori dagli scopi aziendali, con costi fuori dai budget già approvati a livello internazionale.

Bollo e burocrazia per far scappare le multinazionali

L’emendamento è un’idea geniale per far scappare le multinazionali. E per abbassare i livelli occupazionali. Gli extra costi di gestione porterebbe a riconsiderare la presenza del settore in Italia, costituito specialmente da aziende multinazionali detenute da grandi fondi di investimento e istituti di credito mondiali.

Noleggio e bollo: cosa chiede l’Aniasa

Consapevoli della complessità del momento, si ritiene necessario il ritiro dell’emendamento 53.9, provvedendo a un più approfondito esame in sede parlamentare, chiede l’Aniasa. Condividendo con tutte le Istituzioni e soggetti di rappresentanza interessati un programma di riordino dei tributi automobilistici, in linea con le previsioni delle regole sul federalismo fiscale.

Settore noleggio: piano con le modifiche poco illuminate

Vale la pena rammentare che la locazione veicoli ha immatricolato nell’ultimo decennio 3,3 milioni di veicoli nuovi di fabbrica. Con un fatturato arrivato a 6,5 miliardi di euro. Producendo per l’erario quasi 2 miliardi di entrate tra imposte dirette e indirette. L’andamento del settore è caratterizzato da un incremento del numero degli addetti, passati da 3.000 a 8.000. Nonché dallo sviluppo di un indotto di centinaia di imprese fornitrici di servizi all’autonoleggio, per ulteriori 20.000 addetti.

Noleggio auto: numeri sexy

Sono 5,5 milioni i contratti sottoscritti con gli operatori del noleggio per motivi di turismo e lavoro presso aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di snodo e centri cittadini. Per un totale di 35 milioni di giornate di noleggio/anno. Inoltre, ogni giorno, circa 80.000 aziende private e 2.900 Pubbliche amministrazioni utilizzano, per soddisfare le loro esigenze di mobilità, le flotte delle società di noleggio a lungo termine, per un totale di circa 1.000.000 veicoli. Sono numeri sexy, in un Paese che non attrae più molti investimenti dall’estero: è il caso di tutelare un patrimonio così importante: il comparto, sviluppa interconnessioni con l’industria dell’auto e il relativo indotto, con l’articolata filiera del turismo, dei servizi di trasporto e della gestione di infrastrutture.

Noleggio con sedi a Trento e Bolzano: ma il problema qual è?

Varie multinazionali del settore del noleggio veicoli hanno proceduto alla costituzione di società con sede nelle Province autonome di Trento e Bolzano, con conseguente consistente spostamento di personale nelle nuove sedi. Per un più favorevole contesto regolamentare e di efficienza nei servizi, e per l’esigenza di presidiare mercati del Nord e dell’Est Europa. Si chiama libertà d’impresa. Perché contrastarla con emendamenti insensati?


Fonte: Club Alfa

Bollo auto 2019 e noleggio lungo termine: risparmio 36 mesi, come fare

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Comprare una nuova automobile comporta ovviamente una spesa, che non si ferma soltanto al momento dell'acquisto. Mantenere una vettura significa provvedere a tutta una serie di pagamenti, a cominciare dall'assicurazione, la revisione, la manutenzione e anche il bollo auto. È specialmente quest'ultima spesa che a molte persone non va proprio giù e spesso si cerca di capire come fare per eluderla in maniera legale. Una possibile soluzione può essere quella del noleggio a lungo termine, che consentirebbe all'utente di non pagare il bollo auto.

Noleggio auto a lungo termine e bollo 

Perché noleggiare una macchina a lungo termine, ad esempio con Finrent, società fra le più note nel noleggio lungo termine di auto e furgoni nel nostro Paese? Questa scelta viene fatta nella maggior parte dei casi da coloro che ritengono svantaggioso dotarsi di un'auto di proprietà, in primis per tutte quelle spese a cui facevamo riferimento prima. Inoltre, molte persone amano cambiare vettura molto spesso e per questo non considerano conveniente acquistare un'automobile: così facendo si evita anche il rischio di una svalutazione del veicolo.

 

Il noleggio a lungo termine viene praticato principalmente dai professionisti possessori di partita IVA e dalle aziende, proprio perché comporta delle agevolazioni dal punto di vista fiscale: tuttavia anche molti privati si orientano per questa soluzione.

La caratteristica principale del noleggio a lungo termine è la temporalità. Per farla breve, una volta scaduto il contratto di locazione – che in genere varia da 1 a 5 anni – si può decidere di rinnovarlo, oppure di sostituire il mezzo o in alternativa di restituirlo.

 

Va precisato che il noleggio a lungo termine si differenzia dall'opzione di leasing con riscatto finale: in quel caso, al termine del contratto di affitto, l'utente è tenuto a versare una rata, in genere anche molto sostanziosa.

Nel contratto di noleggio a lungo termine, invece, si stabilisce una percorrenza chilometrica prefissata, che può variare a seconda della marca dell'auto (talvolta anche del modello). Basta fare un giro su internet per trovare molti siti web che propongono noleggi a lungo termine, ognuno dei quali con tariffe differenti: la maggior parte di questi predispone anche un preventivo, in modo tale che l'utente possa rendersi conto della spesa complessiva da affrontare. 

 

Venendo al bollo auto, va precisato che si tratta di una tassa di proprietà del veicolo. Dato che con il noleggio a lungo termine questa proprietà viene meno, l'utente non è quindi tenuto al versamento del bollo, che rientra in quei servizi garantiti dal contratto stesso.

Naturalmente ogni ditta può proporre un contratto personalizzabile anche in base a quelle che sono le possibilità economiche dell'utente che decide di orientarsi per un noleggio auto a lungo termine. In sintesi, le spese principali da affrontare con questa soluzione sono il carburante (o il metano/gpl), i pedaggi sulle autostrade e l'alimentazione della vettura. 

 

Vantaggi IRPEF per partite IVA e aziende 

Come già accennato in precedenza, il noleggio auto a lungo termine per i privati è vantaggioso solo se si sa già che si cambierà macchina molto spesso e non si vogliono avere troppi pensieri relativi ai costi di gestione. Coloro invece che desiderano un'auto propria opteranno per l'acquisto definitivo.

Per i titolari di partita IVA e per le aziende c'è invece la possibilità di dedurre i costi per l'IRPEF: il 20% per i primi (con un tetto massimo fissato a 3615,20 euro) mentre per le aziende siamo sul 70% in riferimento alle auto concesse ai propri dipendenti.Bollo auto 2019 e noleggio lungo termine: risparmio 36 mesi, come fare.


Noleggio a lungo termine, risparmi sul bollo auto e sull’assicurazione

Si tratta di un’opzione scelta da differenti soggetti che eliminano il peso dei costi di gestione della vettura

L’opzione del noleggio auto a lungo termine è utile per chiunque non abbia la necessità di possedere un veicolo di proprietà.

Tra l’altro toglie anche il pensiero del pagamento del bollo auto e dell’assicurazione, come anche le varie spese di manutenzione. Questo perché si tratta di elementi che fanno già parte del canone che si corrisponde mensilmente per la locazione della vettura. La tassa automobilistica, come ben sappiamo, è un’imposta applicata sulla proprietà del veicolo e con l’alternativa del noleggio la proprietà stessa viene meno. Ecco perché viene definito anche un modo per risparmiareed è scelto soprattutto dalle aziende e dai titolari di partita Iva che possono beneficiare delle agevolazioni fiscali. Non è detto comunque che i privati non possano scegliere quest’opzione, e in molti lo fanno, perché vogliono cambiare spesso l’auto senza il rischio della svalutazione sul mercato.

Innanzitutto due parole sul noleggio auto a lungo termine, modalità di cui abbiamo già parlato nel dettaglio in un articolo dedicato. Si differenzia ovviamente dall’acquisto della macchina e dal leasing. È un contratto temporale, per cui chi decide di noleggiare la vettura, al termine stabilito può rinnovare lo stesso accordo oppure cambiare macchina o anche restituirla semplicemente. I costi variano a seconda della marca e del modello dell’auto e di solito si stabilisce una percorrenza prefissata. Oltretutto ovviamente non si possono stimare i costi, ogni azienda specializzata in questa tipologia di servizio per gli automobilisti infatti applica le proprie tariffe.

Quello che conta però è che all’interno delle varie clausole del contratto si parla anche dei costi di vari servizi che servono a gestire l’auto e la manutenzione della stessa e che sono inclusi nella tariffa concordata. Si tratta quindi dei cosiddetti costi di gestione, nei quali sono compresi il pagamento del bollo auto ma anche la copertura assicurativa della vettura, l’assistenza stradale e tutte quelle operazioni che rientrano nella manutenzione ordinaria e straordinaria del mezzo. Ogni contratto di noleggio auto a lungo termine deve obbligatoriamente comprendere tutte queste voci. Ci sono poi dei casi specifici in cui si possono personalizzare gli accordi per delle esigenze personali di qualsiasi natura e quindi prevedere dei servizi in aggiunta a quelli basilari appena citati. Riassumendo quindi, i costi vivi che rimangono fuori dal contratto di noleggio a lungo termine e che quindi l’automobilista deve sostenere sono il carburante e i pedaggi. Per questo si tratta di un’alternativa conveniente per risparmiare sul bollo auto e sull’assicurazione.


Fonte: V Motori