Popmove, per condividere le auto a noleggio

Possibile 'cedere' la propria vettura quando non la si usa

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Nasce Popmove, il primo Social Mobility Network che consente di trovare un'auto quando se ne ha bisogno e condividere la propria quando non la si usa. Si tratta di un modello di mobilità circolare da cui tutti traggono benefici sia per coloro che hanno bisogno di una vettura per poche ore o per spostamenti più lunghi, sia per i titolari di un contratto di noleggio a lungo termine Popgo che possono mettere a disposizione la propria auto sulla piattaforma Popmove e risparmiare sulla rata mensile, ricevendo un accredito fino all'80% dell'importo di ogni singolo viaggio effettuato da un altro 'noleggiatore'. Popmove parte da Roma per estendersi gradualmente a tutte le città italiane. Il servizio, che è già operativo con le prime 150 auto, è semplice e intuitivo. Le vetture si mettono in condivisione e si aprono con una app proprio come un car sharing ma con durate e percorrenze superiori: da 1 ora a 29 giorni e su tutto il territorio nazionale, purché si riconsegni il veicolo nei tempi indicati dal proprietario.

Popmove è pensato anche per creare una nuova formula di mobilità tra piccole comunità di prossimità: l'opportunità, in questo caso, è quella di abilitare la condivisione di un'auto tra gruppi di amici, vicini di casa, colleghi di lavoro. Popmove contribuisce a eliminare i vincoli della proprietà dell'auto. Secondo un Rapporto Aniasa sono infatti oltre un milione le persone che scelgono di muoversi attraverso il noleggio o lo sharing, ogni giorno, per ragioni di business e turismo: oltre 900.000, nel dettaglio, gli utenti del noleggio a lungo termine; 130.000 quelli del noleggio a breve termine e 33.000 del car sharing. In crescita anche i privati che hanno già scelto di sposare la formula del noleggio a lungo termine: nel 2017 erano in 30.000, divenuti 40.000 nel 2018, ed entro fine anno raggiungeranno quota 50.000. 


Fonte: Aniasa.it

Con 2share il noleggio condiviso secondo Volkswagen

La formula prevede metà costi per un affitto a lungo termine. Disponibili Up!, T-Cross e T-Roc

Maurizio Bertera

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La T-Cross è tra i modelli disponibili per il servizio 2share

L’ispirazione è sicuramente legata a piattaforme come Spotify o Netflix dove è sempre più diffusa la condivisione a un abbonamento e non viene impedita, anzi. Volkswagen ha deciso di testare il sistema nell’automotive e ha lanciato 2share, un programma di condivisione sul noleggio a lungo termine. In pratica, viene proposto a due utenti di pagare metà per uno la rata mensile, senza alcun anticipo. Una soluzione applicabile sui modelli più popolari della Casa di Wolfsburg, come Up! che parte da 5 euro al giorno, Polo da 6 euro al giorno, T-Cross da 7 euro, o T-Roc da 8 euro. Tariffe da intendersi a persona. La formula 2share può essere applicata a tutti i motori e allestimenti dei quattro modelli.

La formula si presta benissimo a quanti desiderano avere un’auto a disposizione ma allo stesso tempo sanno che ne faranno un uso limitato: la condivisione è studiata per un tempo di 24 o 48 mesi e una percorrenza di 10.000 km annui per la Up!, mentre gli altri tre modelli arrivano a 20.000 km. Nel contratto di noleggio a lungo termine sono inclusi servizi come la copertura assicurativa Rca, la copertura danni e furto e incendio, il bollo, la messa su strada, la manutenzione ordinaria e straordinaria nella rete ufficiale della Casa, l’antifurto satellitare, il soccorso stradale, il traino del veicolo (in qualsiasi giorno e a qualunque orario) in Italia ed Europa, nonché una polizza assicurativa integrata a tutela del conducente.


Noleggio e flotte aziendali alla prova del Diesel

IL SETTORE PAGA IL TRACOLLO DEL GASOLIO, MA GUARDA SENZA TIMORI AL FUTURO E CONTRIBUISCE ALLO SVECCHIAMENTO DEL PARCO AUTO TRICOLORE. SE SOLO IL CODICE DELLA STRADA FOSSE ADEGUATO ALLE NUOVE FORME DI SHARING MOBILITY…

A.P. ARTEMI, HA COLLABORATO NICOLE BERTI DI CARIMATE

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Alla fine di febbraio ecco lo schiaffone: il settore del noleggio è sceso dal 29 al 25% della quota del mercato dell’auto, con una riduzione delle immatricolazioni a doppia cifra sia nel breve (-21,7%) sia nel lungo termine (-16,3%). A metterci lo zampino è stato soprattutto il tracol­lo del gasolio, da sempre spina dorsa­le degli acquisti dei fleet manager, che nel secondo mese del 2019 ha fatto segnare un clamoroso -22%, mentre i modelli a benzina e quelli ibridi hanno guadagnato, rispettivamente, il 29,3 e il 42,7%. Del resto, era prevedibile, dopo un 2018 da record che aveva portato il parco-flotte italiano vicino a quota 900 mila unità una flessione era nell’aria.

Ma la domanda che serpeggia tra gli addetti ai lavori è una e una sola: i pri­mi dati ufficiali di quest’anno sono un de profundis per il Diesel? Valerio Ca­stronovo, presidente di Alphabet Ita­lia, non ne è affatto convinto. «Al di là delle chiacchiere da bar ha ancora mol­te carte da giocare», dice, «ed è tutto­ra competitivo sul piano dell’efficien­za energetica». Vero, ma con l’aria che tira le Diesel potrebbero diventare un problema quando sono usate, ma rap­presentano anche una ghiotta occasio­ne per portarsi in garage una vettura come nuova, tagliandata e manutenu­ta come nessun privato si sognereb­be mai di fare. «Ogni anno sono cir­ca 160 mila le vetture poste in vendita a fine noleggio e il canale più conso­lidato e rapido per piazzarle sono i concessionari e i commercianti spe­cializzati, che comprano circa il 75% dell’usato», dice Pietro Teofilatto, diret­tore noleggio a lungo termine di Ania­sa, «mentre un altro 12-14% è esporta­to in Paesi dove è forte la richiesta di questo tipo di veicoli. Il resto è conte­so tra privati. Chi parte in pole position è spesso il driver (oppure un suo fami­liare o conoscente), che conosce bene il veicolo che ha guidato a lungo e non vuole perdere l’occasione. Seguono poi le vendite online, aperte a tutti».

I modelli più gettonati tra quelli redu­ci dall’imbarco nelle flotte aziendali sono le Fiat Panda, 500 e 500 X, seguite dalle Volkswagen Golf e dalle Nissan Qashqai. «Per un privato sono ghiot­te occasioni», sottolinea Massimilia­no Archiapatti, presidente Aniasa, «a maggior ragione perché basta un’app per avere sullo smartphone informa­zioni, foto e video della precedente vita aziendale dell’auto su cui abbiamo puntato gli occhi. È la trasparenza as­soluta, ma anche un modo efficace per svecchiare il parco auto italiano». E qui entra in scena il convitato di pietra, os­sia il governo. «Da anni proponiamo una parziale defiscalizzazione dell’usa­to euro5 o euro6 per chi possiede una ante euro3», sottolinea Archiapatti.

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LA PAROLA ALLE AZIENDE:

E le elettriche? Da anni si legge qua e là che stanno per fare il botto, ma quel boom non arriva mai… «Sono il futuro, un futuro molto prossimo», dice con sicurezza Alessandro Villa, direttore Business-to-business e usato del grup­po Psa Italia. «Anche se a rilento i punti di ricarica si stanno diffondendo e noi ci prepariamo al cambiamento epoca­le proponendo a partire da quest’an­no tutti i nuovi modelli anche in una versione ibrida o totalmente elettri­ca, come avviene nel caso della 208». Schierato sul fronte dell’elettro-ottimi­smo è anche Vincenzo Varriale, diret­tore vendite di Nissan Italia, che ricor­da: «Nella Penisola si è passati da poco più di 2 mila vetture elettriche vendute nel 2017 alle oltre 5 mila del 2018, con un’ulteriore forte crescita prevista per il 2019. I volumi assoluti sono ancora bassi, è vero, ma il trend ci fa riflettere a maggior ragione perché la nostra Leaf è stato il veicolo 100% elettrico più ven­duto sia in Italia, con più di 1.500 unità, sia a livello globale, con 400 mila esem­plari dal lancio, avvenuto nel 2010».

Il cahier de doléances parte dalla mancanza di una definizione di «vehicle sharing» e dell’armonizzazione delle regole per la gestione e la fruizione (accesso alle Ztl, uniformità della segnaletica stra­dale, accesso alle corsie preferenzia­li, previsioni di stalli dedicati in prossi­mità dei luoghi di interesse… «I veicoli a noleggio sono tutti di ultima genera­zione, equipaggiati con i più efficaci si­stemi di sicurezza e, rispetto alla media del parco circolante, emettono meno della metà di monossido di carbonio e ossido di azoto», ha concluso in presi­dente di Aniasa. «Inoltre, il particolato emesso dalle vetture diesel a noleggio è inferiore dell’85% e gli idrocarburi in­combusti del 70%».

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Come funziona il noleggio a lungo termine con Partita Iva?

di Marco Castelli

Il noleggio a lungo termine con Partita Iva è un'opportunità. Scopriamo i vantaggi, dalla fiscalità, che consente di dedurre e detrarre i canoni mensili, alla libertà di utilizzo senza pensieri. Oggi, poi, è sempre più diffuso anche il noleggio auto con Partita Iva senza anticipo.

Il noleggio a lungo termine con Partita Iva? Oggi è più di un opportunità per chi è titolare di una ditta individuale. Si può parlare di competitività, si possono confrontare le offerte dei diversi operatori e analizzare – dati alla mano – le ragioni per cui il Nlt può essere conveniente anche per un singolo. Di certo, il noleggio auto porta vantaggi importanti, quali il risparmio di costi e la serenità di guidare una vettura pagando un canone mensile e dovendosi preoccupare soltanto di fare carburante.

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Il noleggio auto con Partita Iva è una formula facilmente accessibile: oggi sul web, e non solo, si trovano molte offerte per chi, come avvocati, commercialisti, wedding planner, ecc, vuole prendere una vettura con la formula del renting. 

Approfondisci: come funziona il noleggio auto a lungo termine?

IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE CON PARTITA IVA CONVIENE? 

Perchè il noleggio a lungo termine con Partita Iva conviene? Innanzitutto perché, rispetto alla proprietà, c’è sicuramente la convenienza economica e il fatto di non dover immobilizzare denaro. La convenienza, inoltre, sta anche nel fatto di avere un’auto nuova ogni tot anni, ma soprattutto di essere sgravati dalle operazioni di manutenzione auto e burocrazia.

Con il noleggio auto a lungo termine per Partite Iva, in altre parole, si guadagna in serenità nella fase del post vendita. Anche perché l’auto in fringe benefit viene utilizzata sia per lavoro, sia nel tempo libero. Altri punti di forza sono la fiscalità conveniente e la questione del regime forfettario.

L’elevato potenziale ancora inespresso del noleggio a lungo termine con Partite Iva, invece, dipende anche e soprattutto da un fattore culturale.  Per molti italiani, rinunciare al possesso dell’auto è uno shock, specie per l’italiano medio che vede ancora nella vettura uno status symbol. Anche se, come dimostrano i numeri in crescita del noleggio, in molti si stanno ricredendo. 

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COS’E’ IL REGIME FORFETTARIO

Per le Partite Iva e le micro aziende, dal 2015, è previsto il diritto di detrarre i costi di noleggio a lungo termine dei veicoli ad uso strumentale, ovvero quelli utilizzati per lavoro. Questi i requisiti per beneficiare dell’agevolazione fiscale: 

  • ricavi non superiori a 65.000 euro;

  • spese per lavoro dipendente non superiori ad 5.000 euro lordi;

  • costo complessivo per l’acquisto di beni ammortizzabili non superiore a 20.000 euro.

LA FISCALITA’ DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE CON PARTITA IVA

In generale la fiscalità dell’auto è un punto di forza che può spingere un titolare di Partita Iva a scegliere il noleggio. Nel dettaglio, il noleggio auto a lungo termine con Partita Iva consente di dedurre i canoni mensili dal calcolo delle imposte dirette. Nello specifico:

  • La deducibilità del canone è del il 100%se l’auto è destinata ad essere utilizzata esclusivamente come bene strumentale nell’attività di impresa, oppure se è impiegata con finalità pubbliche,

  • con il veicolo in fringe benefit, è possibile portare in deduzione il 70% del canone,

  • Nell’ipotesi in cui il veicolo non sia un bene esclusivamente strumentale e non sia assegnato in fringe benefit ad un dipendente, la deducibilità del canone è del 20%, con limite di 3.615 euro per la quota finanziaria e senza alcun limite per la quota servizi del canone.

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Anche la detrazione dell’Iva è possibile, nelle seguenti modalità:

  • la detraibilità dell’Iva applicata ai canoni di noleggio e alle spese accessorie è del 100% se l’auto è un bene strumentale dell’attività dell’impresa.

  • In caso contrario, la detraibilità è al 40%.

Leggi anche: una guida sulla fiscalità dell’auto aziendale in Italia

I VANTAGGI DEL NLT CON PARTITA IVA

I vantaggi del noleggio a lungo termine con Partita Iva sono assimilabili a quelli del noleggio auto per privati. Scegliendo l’auto a noleggio, il titolare di Partita Iva può beneficiare di un canone vantaggioso se il valore residuo è alto e di tutti i servizi inclusi, quali il bollo auto, la manutenzione ordinaria (ovvero il tagliando auto) e straordinaria, l’assicurazione. In generale, tutti gli imprevisti sono coperti dal contratto di noleggio.

Le società di noleggio, inoltre, tendono sempre più ad offrire la possibilità alle Partite Iva di dare in permuta la propria auto usata in cambio di quella a noleggio. Non solo. Si sta anche diffondendo sempre più la formula di noleggio auto a lungo termine senza anticipo

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IL NOLEGGIO SENZA ANTICIPO

Solitamente, infatti, il canone di noleggio comprende un anticipo che può variare tra i 2.000 e i 5.000 euro a seconda dei modelli. Ma nel periodo più recente proprio per soddisfare le esigenze del noleggio ai privati e del noleggio auto con Partita Iva, i noleggiatori hanno cominciato a proporre il noleggio senza anticipo, con una rata leggermente più alta ma comunque competitiva.

Con questa formula non vi è alcun esborso di denaro prima di cominciare il noleggio. Non resta che aprire le portiere, salire a bordo e guidare. Il pagamento viene affidato solitamente alle rate mensili. Prima di tutto l’utilizzo, in definitiva…

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Fonte: FleetMagazine

ALD Automotive: la forza di un network radicato sul territorio

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Dalla consulenza sulle molteplici soluzioni di mobilità alle attività di assistenza post vendita, ALD Automotive assicura la vicinanza ai suoi clienti attraverso una capillare rete di centri distribuiti in tutta Italia. Un network complessivo di 8.000 operatori che rappresentano sul territorio la società leader nei servizi di mobilità, noleggio a lungo termine e fleet management parte del Gruppo Société Général.

È vero, infatti, che nell’era della digitalizzazione 4.0 tutto è a portata di click: si può fare la spesa, prenotare un taxi e anche scegliere la prossima vettura nuova, usata o a noleggio. Ma a fare veramente la differenza, ancora oggi, è la presenza rassicurante di un punto di riferimento tangibile su cui poter contare in ogni momento e per qualsiasi necessità. Anche e soprattutto quando si parla di mobilità e dei servizi innovativi ad essa connessi, sia per chi si utilizza il proprio veicolo per lavoro che per la vita di tutti i giorni.

Un intreccio, quello tra il digitale e l’esperienza, ben sintetizzato nella strategia di ALD Automotive che, grazie alla sua rete, garantisce elevati standard di qualità in tutta la parte relativa alla manutenzione e un’assistenza a 360 gradi per tutta la durata del contratto, ma anche una consulenza commerciale che sappia accompagnare ogni cliente nella scelta della soluzione di mobilità più consona alle proprie esigenze. Merito di operatori radicati in profondità sul territorio, in grado di proporre i servizi di ALD e un supporto continuo in virtù del rapporto di fiducia costruito e rafforzato giorno dopo giorno.

UNA RETE CAPILLARE – Il network di ALD Automotive conta 250 centri in tutta la penisola e, nell’ottica di una sempre maggiore capillarità e prossimità nei confronti degli utenti, entro fine 2019 raggiungerà un totale di 270 tra Service Box, Premium Point, BASE e Mobility Store. Un numero decisamente nutrito che, considerando anche i centri convenzionati, raggiunge quota 8.000.

Il sodalizio stretto da ALD con le sue unità operative sul territorio si concretizza principalmente in quattro tipologie di centri:

  • Service Box, officine caratterizzate da un eccellente livello di assistenza;

  • Premium Point, altamente qualificati in tutte le attività di aftersales, con elevati standard e certificazioni per la manutenzione e una consulenza commerciale sui prodotti e servizi ALD;

  • Mobility Store, contraddistinti da una riconosciuta e consolidata impostazione commerciale tesa ad accompagnare il cliente nella scelta migliore per la propria mobilità;

  • BASE, veri e propri Experience Point in cui è possibile provare in prima persona l’intera offerta innovativa firmata ALD Automotive attraverso eventi, test drive, i più alti standard sui servizi di manutenzione presenti sul mercato e una consulenza completa sulle formule di mobilità ALD, dal Noleggio a lungo termine (anche di veicoli elettrici) a Ricaricar; da 2W, il brand ALD dedicato a moto, scooter e minicar all’acquisto di veicoli usati provenienti dal noleggio con la garanzia della qualità ALD.

HUB DI MOBILITÀ – Il focus non è dunque solo sul noleggio a lungo termine, formula che sta consolidando la sua storica presenza nel mondo corporate avvicinando un numero crescente di privati. L’obiettivo di ALD è quello di trasformare i centri del proprio network in veri e propri punti di riferimento per la mobilità sul territorio, anche attraverso un confronto continuo con le realtà locali e le istituzioni.

All’interno degli experience point della rete si respira forte l’innovazione alla base della strategia di ALD Automotive. A fare da protagoniste assolute sono le formule zero emissioni, veicolate in virtù della partnership con Enel X e grazie a una rete infrastrutturale che permette a tutti i clienti di ricaricare i propri veicoli.

In questo percorso, ALD stessa si fa garante della professionalizzazione dei suoi partner promuovendo una formazione continua sui prodotti e i servizi attraverso un percorso di training che assicuri standard e competenze in linea con l’evoluzione continua dell’offerta e lo sviluppo di piattaforme digitali in grado di migliorare le performance aumentando la soddisfazione dei clienti.

“Essere vicini ai consumatori, oggi fortemente orientati verso soluzioni di mobilità innovative, ci ha da sempre spinto a costruire una solida alleanza con operatori di primaria importanza sul territorio nazionale, consci che il successo di ALD passi in misura prioritaria attraverso una continua e costante attenzione al cliente e alle sue esigenze durante tutta la durata del contratto”, ha commentato Crescenzo Ilardi, Head Of Market Sales & Customer Management di ALD Automotive.

“Partner essenziali per quanto concerne i servizi più tradizionali – ha chiosato Ilardi –, i nostri centri sono ancora più strategici per la diffusione di un approccio culturalmente avanzato nei confronti della mobilità. Un approccio che assecondi la crescente propensione manifestata dagli italiani nei confronti della sostenibilità ambientale e del superamento della proprietà della vettura, in grado di riproporre fedelmente il carattere innovativo da sempre insito nella natura di ALD”.

ALD Automotive  
É la divisione del Gruppo bancario francese Société Générale specializzata nei servizi di mobilità, noleggio a lungo termine e fleet management. Forte dell’esperienza e della professionalità dei suoi team, ALD Automotive si posiziona tra i leader mondiali del comparto, con una presenza internazionale diretta diffusa in 41 Paesi, oltre 6.500 dipendenti e una flotta gestita che globalmente supera quota 1.700.000 veicoli (aprile 2019).

ALD Automotive Italia 

In Italia, con le sue sedi di Roma e Milano, uno staff di oltre 550 risorse, piattaforme digitali dedicate ai propri servizi e una rete assistenza di oltre 8.000 centri convenzionati, ALD gestisce e sviluppa oggi la mobilità di circa 68.000 clienti, grazie a soluzioni flessibili e personalizzate che rispondono alle esigenze di aziende corporate PMI, professionisti e P. IVA, fino ai clienti privati, con un totale parco circolante di oltre 197.000 unità tra auto, veicoli commerciali leggeri e moto (maggio 2019).


Fonte: AdriaEco